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LINEA FERROVIARIA ARONA-SANTHIA’

RIAPERTURA GRAZIE AI FONDI DEL PNRR E PRESTO UN TAVOLO DI LAVORO PER VERIFICARE GLI INTERVENTI NECESSARI

Arona - "Un’iniziativa che si appresta ad andare in porto e che rispecchia il lavoro dell’Amministrazione provinciale per rispondere positivamente a questa come ad altre analoghe esigenze manifestate da parte del nostro territorio". E’ la precisazione del vicepresidente della Provincia di Novara Michela Leoni rispetto all’esito della riunione dello scorso 30 novembre sulla possibile riapertura della tratta ferroviaria Arona-Santhià, "dismessa – ricorda la vicepresidente - ormai da dieci anni". Al tavolo hanno partecipato, insieme con il vicepresidente, l’onorevole aronese Alberto Gusmeroli, promotore dell’incontro, l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi, i consiglieri regionali Riccardo Lanzo e Angelo Dago, l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Luigi Ferraris, l’Amministratore Delegato di Rete Ferroviaria Italiana Vera Fiorani, Achille Chiari e Michele Cimelli, rispettivamente presidente e vice presidente dell’Associazione Ferroviaria Internazionale Torino Svizzera. Presente anche una delegazione di sindaci dei Comuni interessati, tra i quali Borgomanero, Comignago e Romagnano Sesia.

"Chiaramente – riferisce la vicepresidente – da parte di Rfi è stato precisato il fatto che per il ripristino si dovranno eseguire una serie di interventi che costeranno dai 36 ai 44 milioni di euro. Inoltre risulta importante verificare con precisione la tempistica per l’effettuazione di questi interventi é definire con la Regione quali servizi e quali tracce dovranno essere messe a disposizione da Rfi per i nuovi servizi. Da parte dell’onorevole Gusmeroli è stato confermato che gli importi necessari per i lavori di ripristino saranno reperiti attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza e che la Regione dovrà assumersi l’incarico dei costi di gestione, stimati in circa 4 milioni di euro all’anno". 

Da parte dell’assessore Gabusi "è stato inoltre ricordato che dopo oltre quindici anni la Regione e Ferrovie dello Stato sono riusciti a sottoscrivere un contratto di servizio per la regolamentazione dei servizi ferro, fatto questo – sottolinea il vicepresidente – che risulta essere essenziale in quanto la mancanza di un contratto avrebbe vanificato qualsivoglia ripristino di linee sospese ed altro. L’assessore regionale ha inoltre ricordato che al momento della sospensione del servizio, la linea Arona-Santhià era, tra quelle sospese, la seconda linea ferro con maggiore numero di passeggeri trasportati".

Sempre su richiesta della Regione sarà istituito "un tavolo di lavoro specifico: grazie a questo strumento e in base al cronoprogramma che Rfi presenterà - aggiunge in proposito il vicepresidente - si potrà capire quando riattivare la linea, fare una verifica sulle coppie di corse necessarie e conseguentemente mettere a bilancio le risorse per sostenere finanziariamente l’esercizio. Si presume che il termine per il ripristino del traffico ferroviario potrebbe essere il periodo tra fine 2024 e inizio 2025, con un sistema di convogli ad alta sostenibilità".

Un fatto che rappresenta "un valore aggiunto a tutto tondo per territorio interessato è che da parte di Trenitalia è stata espressa a investire nel cosiddetto “turismo lento”: pertanto oltre al servizio ferroviario passeggeri e merci si potrebbe prospettare anche un servizio che favorirà anche al turismo delle nostre zone, rendendole ancor più facilmente raggiungibili e, quindi, ulteriormente appetibili. Infine – conclude la vicepresidente - mi sono trovata perfettamente in linea con quanto espresso dai rappresentanti dell’Associazione Ferroviaria Internazionale Torino Svizzera, oltre che dall’onorevole Gusmeroli: la riapertura della linea è fondamentale non solo in ottica locale, ma anche come interconnessione di “rete a maglie” tra il traffico passeggeri e merci, senza contare che l’opera consentirà di finanziare il costo di esercizio della linea, dal momento che ci sono realtà del territorio molto interessate al rilancio della ferrovia anche in ottica internazionale".