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Mascherine biodegradabili per dire stop all’inquinamento

BIODEGRABILITÀ: UN REQUISITO SEMPRE PIÙ RICHIESTO CON LA RIPRESA DELLE SCUOLE

Galliate - Mascherine chirurgiche biodegradabili e conformi alla compostabilità: la risposta per preservare i mari e il suolo dall’inquinamento arriva dall’Industria novarese Coccato & Mezzetti che a Galliate produce con il marchio Promovita® la materia prima idonea alla certificazione di dispositivi di protezione individuale (DPI) e di dispositivi medici monouso (DM) ecofriendly. I prodotti Promovita (mascherine, tute e camici monouso) sono realizzati con Mater-Bi®, la bioplastica biodegradabile e compostabile brevettata dalla Novamont guidata da Catia Bastioli. Le mascherine monouso ecologiche ora sono realizzate su larga scala grazie a ingenti investimenti che hanno permesso di abbattere i costi e di renderle ancora più funzionali, leggere, esteticamente gradevoli e praticamente identiche alle comuni chirurgiche. Con l’inizio dell’anno scolastico l’utilizzo di mascherine monouso aumenterà sensibilmente: si stima  che se ne utilizzeranno circa 10milioni al giorno per la scuola e le attività collegate, 2miliardi di unità ogni anno! Dispositivi in massima parte non biodegradabili che dovranno essere smaltiti e che, se non correttamente eliminati, rischiano di rilasciare microplastiche e agenti inquinanti nell’ambiente. A sottolineare l’importanza di mascherine ecologiche a scuola è stato anche il sindaco di Codogno, Francesco Passerini, che all’inaugurazione dell’anno scolastico ha annunciato la distribuzione di dispositivi biodegradabili come azione di sensibilizzazione. Insieme ai sindaci di molte altre città intervenuti alla manifestazione, Passerini ha indossato mascherine Promovita e ha avviato un dialogo costruttivo con la nostra azienda, che ha in progetto di realizzare anche dispositivi pediatrici per agevolare l’utilizzo a bambini e ragazzi.

«Da mesi le mascherine abbandonate nell’ambiente, agli angoli delle strade, perfino sulle spiagge sono tristemente diventate una presenza abituale e inaccettabile – spiega l’amministratore delegato di Industria Coccato & Mezzetti, Fabiano Vittorio Coccato –. Incrociando i dati dell’Ispra e diffusi da Legambiente si stima che in Italia vengano abbandonate circa 330mila mascherine al giorno, un rifiuto indifferenziato che dovrebbe invece essere conferito all’inceneritore. Già a febbraio, alla ripresa della produzione per l’emergenza Covid-19, eravamo consapevoli di fornire un contributo importante per la salvaguardia ambientale, realizzando un dispositivo di protezione certificato, sicuro, assimilabile alle mascherine chirurgiche, ma con il valore aggiunto della biodegradabilità. Questa peculiarità per noi faceva, e oggi più che mai, fa la differenza: sempre più persone si stanno accorgendo che le mascherine  rappresentano anche una sfida ambientale e chiedono un prodotto sicuro ma anche rispettoso dell’ecosistema».

Al momento la biodegradabilità non è un requisito richiesto dalle autorità competenti, ma la sensibilità sta cambiando e auspichiamo che, anche in fase di certificazione, gli organismi ministeriali preposti possano recepire come valore positivo e auspicato il fatto di non inquinare. Per entrare nel merito, Coccato & Mezzetti produce la materia prima idonea con la quale certificare le mascherine, i camici e le tute (biodegradabili e conformi alla compostabilità) presso il Ministero della Salute e del Lavoro. Attualmente la maggior parte dei dispositivi proviene ancora dall’estero, soprattutto da Cina e Turchia, con certificazioni dubbie. Molti imprenditori che si erano dotati di impianti per fabbricare le mascherine si sono trovati di fatto con il cerino in mano, per le forti difficoltà incontrate nel reperire la materia prima adeguata a ottenere le certificazioni. Coccato & Mezzetti è stata una delle poche aziende italiane a essere da subito dotata di tutte le autorizzazioni e le certificazioni necessarie, poiché la produzione era già attiva dal 2005, e con l’emergenza Coronavirus ha seguito il nuovo iter certificativo adeguandosi anche all’ultima normativa UNI EN 14683:2019, varata ad hoc. Le mascherine Promovita, infatti, sono classificate come Dispositivi Medici (DM), omologati secondo i criteri richiesti dal Ministero della Salute e con marchio CE. Sono presidi di protezione dal rischio biologico e chimico testati contro il virus batteriofago Phi-X 174 (24 nanometri) che offrono protezione dall’interno verso l’esterno, in particolare evitano a chi le indossa, anche se asintomatico, di diffondere il contagio. L’industria Coccato & Mezzetti ha riavviato - con una filiera tutta italiana grazie a nuovi accordi strategici con Novamont - la produzione di materiale idoneo alla certificazione di DPI sia destinato ad altre aziende sia per la produzione diretta. Tutto questo già nelle primissime fasi dell’emergenza Covid-19 e con il valore aggiunto di dare il nostro personale contributo per mantenere il pianeta pulito. Un impegno di cui l’azienda va particolarmente orgogliosa e che sta raccogliendo sensibilità e consenso sempre più diffuso.