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Celebrata la Virgo Fidelis a Borgomanero

Borgomanero - Celebrata, nella mattinata di domenica 21 novembre, la Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri. La cerimonia, avvenuta nel piazzale dedicato al Servo di Dio Salvo D’Acquisto, ha visto la presenza del Sindaco Sergio Bossi, del Vice Sindaco Ignazio Stefano Zanetta e del Comandate della Polizia Locale Ettore Tettoni, oltre che ai Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Stradale unitamente ai rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma (Carabinieri in Congedo, Arma Aeronautica, Alpini, FIVL). La sezione dei Carabinieri in congedo era rappresentata dal Vice Presidente Sergio Patacchi che ha letto il messaggio di Papa Francesco in occasione della festa della patrona dell’Arma. Il Comandante la tenenza dei Carabinieri di Borgomanero, Luca Bianchi ha ringraziato i presenti. 

Il Sindaco di Borgomanero nel suo discorso ha sottolineato: "Oggi 21 novembre si celebra la Virgo Fidelis, festa della Patrona dei Carabinieri. Il concetto giuridico di “patronato” ha la sua origine nel popolo romano: il patrono era il capo di una famiglia gloriosa, attorno al quale si riunivano i cittadini per essere difesi contro la violenza ed il sopruso. La Chiesa ha sempre onorato coloro che si sono distinti indicandoli come esempi di eroismo e di Santità, da invocare e da imitare. Con il moltiplicarsi delle specialità dell’Esercito Italiano è stato assegnato un Patrono ad ogni Arma, Corpo, Specialità e Servizio. I Carabinieri, in particolare, sono stati affidati alla celeste protezione ed assistenza di Maria “Virgo Fidelis”. Il titolo “Virgo Fidelis”, che esprime interamente il significato della vita di Maria e della Sua missione di Madre e di Corredentrice del genere umano affidatole da Dio, non ha mai avuto una risonanza universale e un culto particolare nella chiesa.  Nella liturgia, infatti, non esiste una speciale festa. Il merito maggiore della diffusione e dell’affermazione del culto alla “Vergine Fedele” è della “Benemerita e Fedelissima” Arma dei Carabinieri d’Italia. Celebrare questa ricorrenza significa ripercorrere due secoli della storia d’Italia, tanto è forte il legame dell’Arma dei Carabinieri con il Paese. Tra i Carabinieri e la gente esiste un legame fatto di solidarietà, fiducia e dedizione al bene comune. Le “Stazioni” dei Carabinieri sono presidi presenti su tutto il territorio nazionale: sono dei punti di riferimento per la collettività, anche nei paesi e nelle contrade più remote e periferiche. La tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza delle persone è un impegno sempre più attuale in una società dinamica, aperta e garantista, come quella italiana nella quale siete chiamati ad operare. Nel vostro lavoro siete sostenuti da una storia scritta da fedeli servitori dello Stato che hanno onorato l’Arma con l’offerta di sé stessi. Il 21 novembre 1941, infatti, ebbe luogo una delle più cruenti battaglie in terra d’Africa, nella quale un intero battaglione di Carabinieri trovò la morte, dopo aver resistito per ben tre mesi nella strenua difesa del caposaldo di Culquaber. Quei caduti sono andati a far parte della folta schiera di Carabinieri che, in pace ed in guerra, hanno saputo tener fede al giuramento di fedeltà della Patria fino all’estremo sacrificio. Un deferente pensiero va quindi a tutti i Carabinieri caduti nell’adempimento del proprio dovere e alle loro famiglie, intorno alle quali ci stringiamo con rispetto ed affetto. Conosciamo per esperienza quale importanza rivesta, nell’adempimento dei vostri compiti, il senso del dovere e della solidarietà verso tutti i cittadini. Avete imparato ad accettare il vostro posto di servitori dello stato e, allo stesso tempo, di responsabili dell’ordine pubblico. Siete stati e siete gli uomini dell’impegno quotidiano, svolto con coraggio. Viva l’Arma dei Carabinieri!"