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Addio Simo, splendido esempio di amica, moglie e madre

Simona Castellani, 48 anni, compagna da una vita dell'avv. Massimo Giordano, è venuta a mancare per un male incurabile
Simona Castellani in Giordano
foto Massimo Zoccante - Fotozok

Novara - Se ne va per un male incurabile un bellissimo esempio di moglie, madre e amica. Insomma di donna, di quelle che fanno grande, anzi grandissimo l'uomo che ti è a fianco, la famiglia e tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerla. Simona Castellani, 48 anni, era sposata e compagna da sempre dell'avvocato Massimo Giordano, già sindaco di Novara e assessore regionale. Funzionaria amministrativa in Comune nel capoluogo, aveva la forza del sorriso: nel senso che riusciva con le buone maniere, con la simpatia e col suo modo delicato e rispettoso di porsi a sdrammarizzare ogni situazione difficile e a rendere davvero unica quelle più belle ed emozionanti.

Laureata in Scienze Politiche, con Massimo aveva 'costruito' una bella famiglia insieme alla figlia che oggi ha 16 anni. Non aveva mai mollato di un centimetro i suoi cari, a testimonianza di una persona caparbia, seria, che crede nei valori e che si spende sino all'ultimo per regalare un sorriso o un momento di serenità.

Personalmente la ricordo in due frangenti particolari: quella dell'elezione incredibile del marito al 1° turno nelle elezioni Amministrative del 2001, vinte per una manciata di voti in modo anche clamoroso e che la vide sorridente, quasi incredula, per il risultato ottenuto.

E poi di recente all'inaugurazione di un centro arredamenti a Novara: ha accompagnato il suo Massimo con la consueta e grande signorilità.

Mai un gesto fuori posto, mai una parola di troppo e soprattutto quel suo modo di fare le cose nel modo giusto al momento giusto.

Mancherà tantissimo alla sua famiglia, in Comune e a tutta la città. E' stata una vera 'first Lady' (guai però a chiamarla così!); è e sarà sempre un esempio per quelle mogli o compagne che accompagnano - scusaci la ripetizione - la 'vita pubblica' dei loro consorti.

Un abbraccio forte all'amico di sempre Massimo, che ricordo dai tempi del Liceo quando 'filava' con la Simo, anzi la Misia (come la chiamavamo affettuosamente). E una certezza: persone così non saranno mai dimenticate e giorno dopo giorno l'onda lunga e continua di solidarietà e di calore che la vera Novara sa regalare, sarà la più bella testimonianza di quanto Simona è riuscita a donare in questi anni alla città. La sua città.

Gianmaria Balboni (ma tu mi chiamavi semplicemente... Giba)