Share |

Disegna il logo della spilla contro il bullismo: i vincitori

Novara - Alla scuola Immacolata di Novara, la Giornata mondiale della Gentilezza 2019 si celebra con il concorso "Disegna il logo della spilla contro il bullismo". Alla premiazione hanno partecipato l’Assessore ai Lavori Pubblici e alla Legalità Mario Paganini, l'Assessore alla Sicurezza e Polizia Locale Luca Piantanida, il Commissario Roberto Ceffa, comandante del Nucleo di prossimità Polizia locale di Novara e dell'agente scelto Massimo Verzaro, addetto del Nucleo di prossimità Polizia locale di Novara.

“Ai ragazzi – spiega l’assessore Paganini – ho ricordato l'impegno e la grande attenzione delle forze dell'ordine relativamente al tema consigliando loro di lottare per il cambiamento, perché ciascuno, con le proprie forze, può fare la differenza”.

“Il bullismo costituisce purtroppo una piaga da combattere – aggiunge l’assessore Piantanida– Lo stiamo facendo anche attraverso il Nucleo di prossimità che sempre più spesso si occupa di casi di questo genere, intervenendo per arginare il problema cercando, al contempo, di creare un percorso educativo di sensibilizzazione e di recupero”.

In prima linea nella lotta al bullismo e al cyberbullismo, i docenti dell' Immacolata adottano strategie e realizzano progetti incentrati sul tema, per sensibilizzare gli alunni e renderli più consapevoli. I disegni sono stati esposti nelle verande della scuola e votati da alunni e docenti sia della primaria, sia della secondaria di I grado.

Gaia Cerri è risultata la vincitrice del concorso, ma altri elaborati sono stati molto votati e apprezzati: quelli di Romano Ludovica, Pietro Astolfi, Riccardo Ruscica, Jacqueline Ruffier, Rebecca Gallesi e Sofia Ferrari, Thierry Caruso, Gianluca Fassie Ines Bova.

Il disegno vincitore è stato stampato su una spilla che è stata donata a tutti gli alunni, ai professori, ai genitori rappresentanti e alle autorità, in modo che diventi segno tangibile del desiderio di tutti di cambiare una terribile consuetudine che non vogliamo appartenga alla nostra realtà.