Share |

Frisia (SAP): La sicurezza in Italia? Parole, parole, parole...

Michele Frisia (Sap)

Novara - "Lo scorso 18 luglio Alfano (allora Ministro dell’Interno) - scrive il segretario provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia, Michele Frisia - ha rassicurato la cittadinanza riguardo all’emergenza del nuovo terrorismo internazionale, che colpisce senza preavviso nei luoghi affollati, sostenendo di aver sensibilizzato poliziotti e carabinieri a portare anche fuori servizio l’arma d’ordinanza. Per chi non lo sapesse, il porto fuori servizio è una facoltà ma non un obbligo, e per chi non conoscesse la realtà delle nostre forze di polizia, si può dire che ben pochi, finito il servizio, continuano a portare la pistola d’ordinanza. Uno dei motivi fondamentali di tale scelta, nella Polizia di Stato, è che l’arma d’ordinanza è ingombrante, pesante e difficile da occultare. Infatti è stata scelta per il personale che lavora in divisa ed è facile che si noti, sotto agli abiti indossati nella vita quotidiana, con tutte le pericolose conseguenze del caso. Allora Michele Frisia, segretario provinciale di Novara del Sindacato Autonomo di Polizia, già lo scorso 25 luglio ha chiesto al Prefetto, rappresentante del Governo, il rilascio di un porto d’armi per difesa personale, proprio allo scopo di “difendere personalmente” la cittadinanza in caso di necessità, anche fuori servizio. Raggelante la risposta giunta poche settimane fa: non se ne ravvede la necessità. Infatti, in caso succeda qualcosa mentre il poliziotto si trovasse libero dal servizio, i doveri del codice di procedura penale imporranno di attivarsi ma “tenuto conto delle condizioni soggettive e ambientali”, “compresa l’eventualità di trovarsi privo di armi al seguito”. Il SAP non sa cosa pensare: grandi proclami del Governo sulla sicurezza e poi non si permette che un poliziotto, con addestramento ed esperienza, possa circolare fuori servizio con un’arma occultabile (da acquistare a sue spese, tra l’altro). Pare proprio che la sicurezza in questa nazione sia fatta solo di parole, parole, parole, come nella canzone di Mina. Parole ancorate a una logica ormai antica e superata di leggi, circolari, norme, interpretazioni, che non sfociano mai in fatti concreti. Il SAP e il suo Segretario Generale Gianni Tonelli, fin dai tempi dell’attacco a Charlie Hebdo hanno chiesto a gran voce per i poliziotti mezzi adeguato e un moderno addestramento, ma pochissimo è stato fatto; per la maggior parte degli operatori: niente. E dopo le altisonanti dichiarazioni dell’ex ministro Alfano ora è pure peggio: si impedisce anche ai poliziotti di acquistare da soli il proprio equipaggiamento Inquietante anche il parere negativo a firma del Questore di Novara Gaetano Todaro, a riprova di quanto poco siano permeate, anche nelle alte sfere della Polizia, le indicazioni dell’ex Ministro. E oggi, che a meno di 50 km da Novara è stato neutralizzato un brutale terrorista e assassino, la risposta del Governo qual è? Diffondere i nomi completi degli eroici agenti intervenuti! Quando tutti sanno che l’identità di chi è coinvolto in indagini sul terrorismo dev’essere tutelata, come dimostrano i passamontagna indossati dai nostri NOCS. E se quel terrorista il cui volto era stato mostrato a tutto il mondo fosse stato notato da un poliziotto libero dal servizio? Cosa sarebbe successo? Cari cittadini siete stati presi in giro: i poliziotti continueranno a circolare disarmati, fuori servizio. Ma non per loro volontà, ma perché come al solito la Pubblica Amministrazione, con il Governo in testa, non affrontano con serietà e professionalità il problema della sicurezza, limitandosi a grandi annunci pubblicitari senza seguito. Lo sapete che il Sindaco di un piccolo comune di norma può liberamente circolare armato, con addirittura tre pistole a sua scelta e ben 200 munizioni, quando invece gli agenti dei reparti operativi (in servizio e fuori) possono portare solo 15 proiettili e l’ingombrante arma scelta da un burocrate ministeriale? Non vi sembra un’assurdità? L’ennesimo esempio dell’attenzione riservata alla sicurezza e ai poliziotti da chi ci governa. Ora che il terrorismo internazionale sembra vicino all’Italia come non mai (fortunatamente senza il coinvolgimento civili), il SAP spera davvero con tutto il cuore di non dover dire, di nuovo: ve l’avevo detto".