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Il 25 Aprile visto da Carlo Migliavacca

Novara - Riceviamo e pubblichiamo.

25 APRILE - UN PENSIERO, UNA PREGHIERA E UN FIORE.

Nella data più importante della storia della Repubblica Italiana è doveroso ricordare tutti quegli uomini, donne, ragazzi e sacerdoti che hanno lottato per ridare dignità all’Italia dopo un lungo e tragico ventennio di dittatura, portandoci in dono la Libertà, la Democrazia e la Costituzione.   

Un pensiero, una preghiera e un fiore, quindi:

-          per tutti i partigiani, gli amici e i compagni che con loro condivisero la lotta;

-          per i massacrati della Benedicta, per gli ufficiali, i soldati, i Carabinieri, gli operai e gli Ebrei innocenti delle Ardeatine;

-          per i massacrati della Divisione Acqui, i morti delle quattro giornate di Napoli, i caduti del Corpo Italiano di Liberazione che risalirono la penisola al fianco degli Alleati (Montecassino, Montelungo, ecc.);

-          per tutti i trucidati di Boves, Marzabotto, Sant’Anna di Stazzema e di tutte le altre località che hanno subìto la furia nazifascista;

-          per tutte le donne e le staffette partigiane che hanno partecipato alla Resistenza;

-          per tutti i sacerdoti che hanno condiviso le sofferenze e partecipato alla guerra di liberazione sacrificando le loro vite;

-          per tutti i ragazzi, giovani e giovanissimi, che hanno donato la loro vita per l’Italia libera e democratica;

-          per tutte le persone uccise nei campi di sterminio. Oltre ai deportati politici, civili, razziali e ai “diversi”, dobbiamo ricordare i 45 mila militari italiani morti nei lager nazisti che facevano parte di quei 650 mila Internati Militari Italiani in Germania e Polonia che dissero NO alla Repubblica di Salò, rimanendo fedeli al giuramento alla Patria;

Un pensiero, una preghiera e un fiore per tutti gli antifascisti.

Carlo Migliavacca