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PROGETTO CURARE IN FAMIGLIA

PRIMO INCONTRO FORMATIVO PER LE ASSISTENTI FAMILIARI
Franco Caressa
foto da Ondanews 24

Novara Ha preso l’avvio in questi giorni “Curare in Famiglia”, progetto a cura dei Servizi sociali "che – come spiega l’assessore alle Politiche sociali Franco Caressa - si propone di sostenere le famiglie che decidono di assistere al proprio domicilio le persone anziane che fanno parte del nucleo familiare. Il primo appuntamento per le assistenti interessate è per le 14.30 del 23 gennaio nell’aula magna dell’Iti "Omar", dove saranno illustrati i servizi che il progetto potrà fornire loro sia in riferimento alla preparazione professionale che all’inserimento lavorativo. Come si ricorderà, “Curare in Famiglia” è finanziato dalla Regione Piemonte e ha come area di intervento il Comune di Novara e quelli che fanno parte del territorio del Cisa Ovest Ticino. Spesso la perdita dell’autosufficienza si presenta nella persona anziana in modo improvviso e la famiglia si trova sola di fronte a questa emergenza: la ricerca di una persona che accudisca l’anziano, la cosiddetta “badante”, avviene in modo a volte improvvisato attraverso canali che non garantiscono qualità e professionalità. L’obiettivo di “Curare in Famiglia”  è proprio quello di creare un servizio a disposizione delle famiglie, ma anche delle stesse assistenti familiari, che possa supportare i due attori nell’analisi del bisogno, nell’incontro tra domanda e offerta e nel monitoraggio del servizio. Riteniamo importante che le famiglie abbiano garanzie riguardo possesso di competenze professionali da parte delle assistenti familiari e anche il fatto che queste possano essere adeguatamente formate e sostenute nel loro difficile compito".

I contenuti progettuali di “Formare in famiglia” "garantiscono alle famiglie e alle assistenti quello di cui necessitano: da una parte – prosegue l’assessore – abbiamo infatti il supporto nella scelta di personale preparato e la definizione del contratto di lavoro, dall’altra prevediamo percorsi di sostegno sia attraverso la formazione, sia nella fase di inserimento all’interno della famiglia. Nello svolgimento delle varie attività, il Comune si avvale della collaborazione di soggetti preparati e con esperienza e qualifiche nel settore specifico. Il servizio di orientamento rivolto alle famiglie e alle assistenti familiari e l’incontro tra domanda e offerta saranno a cura dall’agenzia per il lavoro “Synergie” di Novara, mentre il patronato Acli si occuperà della definizione e della gestione dei contratti di lavoro. La cooperativa “Vedogiovane” provvederà al sostegno alle famiglie e alle assistenti familiari nell’inserimento presso il domicilio e al monitoraggio durante il percorso di cura".

Il Comune, l'Asl No e il Cisa Ovest Ticino "garantiranno la corretta informazione ai cittadini, tramite i canali istituzionali e il volontariato locale. Le attività formative saranno erogate da “Filos”, ente con esperienza ventennale nella formazione di operatori del settore sociosanitario: queste prevedono il rilascio, attraverso percorsi modulari che terranno conto dell’esperienze professionali già maturate dalle assistenti, della qualifica regionale di assistente familiare. Altro obiettivo del progetto è infatti quello di creare nei due territori coinvolti un Albo delle Assistenti familiari qualificate a cui le famiglie possano attingere in modo sicuro e garantito. “Curare in famiglia”  – conclude l’assessore -  è un risultato che ritengo importante dal punto di vista sociale e che è stato reso possibile dall’impegno e dall’entusiasmo del personale dell’assessorato, al quale va il mio personale ringraziamento".