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GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA: INTITOLAZIONE PARCO A ORIANA FALLACI

Trecate - «Siamo qui per celebrare la “Giornata Internazionale della Donna”, ufficializzata nel 1977 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ma celebrata da oltre un secolo per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze di cui sono state e sono ancora oggetto in quasi tutte le parti del mondo»: così il Vicesindaco Rossano Canetta ha introdotto la cerimonia di intitolazione del parco di via Novara a Oriana Fallaci alla presenza dell’assessore Luca Aloi del Comune di Magenta, del consigliere Pacifico Baratto del Comune di Cerano, dell’assessore Claudia Mazza e dei consiglieri Patrizia Dattrino, Michela Cigolini, Tiziano Casellino e Claudio Colli del Comune di Trecate, della dirigente dell’Istituto comprensivo “Rachel Behar” Stefania Ardizio, dell’Unità di Protezione civile ANA di Novara, e da numerosi esponenti dell’associazionismo trecatese.

Il motivo della scelta di Oriana Fallaci? «Giornalista, scrittrice, attivista politica e intellettuale a tutto tondo: la sua è una personalità difficile da inquadrare e assolutamente impossibile da etichettare o incasellare – ha dichiarato Canetta - Guidata sempre dall’amore per la libertà e la rivoluzione, dalla passione per gli ideali occidentali di democrazia e dalla fede nei diritti umani, fu insignita dal Presidente Ciampi della “Medaglia d’oro ai benemeriti della cultura”».
Il consigliere Patrizia Dattrino, che per prima ha presentato la mozione per intitolare il parco alla scrittrice, ha ricordato che «i libri di Oriana Fallaci sono a disposizione di tutti alla Biblioteca civica di villa Cicogna perché la sua opera dedita alla difesa dei nostri valori e della nostra cultura possa essere conosciuta da quante più persone possibili».
Non meno importante il posizionamento di una panchina rossa a cui è stata applicata una targa con il numero verde “Antiviolenza donne” 1522: «Sono contento che questa iniziativa sia stata appoggiata da tutti i consiglieri comunali in quanto quella contro la violenza sulle donne e il femminicidio è una battaglia di tutti – ha detto il consigliere Claudio Colli – La panchina rossa è il simbolo del “posto occupato” da una donna che non c’è più, portata via da una cieca violenza e di un percorso di sensibilizzazione utile per dare speranza e per non dimenticare».