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Il Covid19 si è portato via il macellaio buono

Stefano Baiguini, 48 anni, lascia la moglie, due figlie e una Trecate senza fiato
Stefano Baiguini

Trecate - In questo tremendo periodo di Covid19 ogni giorno è un autentico bollettino di guerra. Una delle ultime vittime è un onesto lavoratore, un papà di famiglia, un marito sempre attento e una delle persone più conosciute a Trecate. Stiamo parlando di Stefano Baiguini. Classe 1971, con l'amore per un mestiere tramandato da padre in figlio, aveva proseguito l'attività di macellaio, che il padre aveva reso un'autentica arte. E lo faceva con l'attenzione nei minimi particolare e per la clientela quasi maniacale. Tutto era sempre posizionato e preparato nel modo giusto e senza indugi. Era stato capace, nonostante la grossa distribuzione fosse un difficilissimo quasi insormontabile ostacolo alla propria attività, a crearsi una clientela che si affidava a lui e al suo negozio in via Gramsci, a pochi metri dalla centralissima piazza Cavour, con fiducia ed estrema professionalità. Perché lui era così: a volte di poche parole, ma sempre 'sul pezzo': pronto con i suoi consigli e suggerimenti e con le proposte che preparava di giorno in giorno a mantenere, anzi ad allargare il giro di chi gli si rivolgeva per un taglio particolare di carne, un arrosto per le grandi occasioni o anche per poche fette di petto di pollo. Insomma ci sapeva fare.

Maledetto Covid19, se l'è portato via a soli 48 anni, nel pieno delle sue forze e lasciando un vuoto incredibile, soprattutto nell'amata moglie Zayra, sempre al suo fianco e pronta in negozio a regalare un sorriso e a rendersi disponibile con tutti. Un pensiero anche per le figlie, che vedevano in quell'omone - loro padre - un esempio e una roccia su cui appoggiarsi, sempre, comunque e ovunque. 

Lo conobbi bene ai tempi del militare a Bellinzago Novarese ed è sempre stata una persona così, come appare in foto: sorridente, piacevole, capace e molto molto ligia al dovere.

Addio Stefano. Anche per te e la tua famiglia noi oggi abbiamo il dovere di combattere sino in fondo questa tremenda guerra contro un nemico invisibile: il Coronavirus. E lo faremo con ancora più forza e - sono certo - con un alleato in più da lassù...

Gianmaria Balboni