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Le pagelle delle Patronali di Trecate

La consegna del Premio Santi Cassiano e Clemente all'ing. Giuseppe Peretti

Trecate - Feste bagnate, feste anche con grandine, ma possiamo dire feste partecipate, sentite, con tante luci, qualche ombra e molti motivi per riflettere, sorridere e... darsi l'appuntamento al prossimo anno per le Patronali 2018 dedicate ai Santi Cassiano e Clemente. Ecco il pagellone che vuole essere un modo goliardico per ricordare queste giornate.

0 - A Giove Pluvio. Pioggia a dirotto venerdì sera (spettacolo di liscio ai minimi termini); sabato sera spauracchio per lampi e fulmini, ma niente acqua; domenica invece addirittura grandine. Che dire... meteorologicamente sono state feste davvero da Oscar della sfortuna!

1 - Agli appassionati di Liscio. Lo spettacolo offerto ai pochi intimi nell'area delle feste al coperto (in piazza Cavour si poteva tranquillamente andare in barca o in gondola tanto pioveva!) meritava maggiore attenzione. Peccato perché sul palco la band ha dimostrato grandissima professionalità.

2 - Alle barriere anti-terrorismo per le vie del centro. Mai, ripetiamo mai, nella storia delle feste trecatesi si era convissuto con quei 'cosi' di plastica messi per scoraggiare l'ingresso di camion o furgoni indesiderati. Speriamo davvero sia l'ultima volta, anche perché la memoria va subito a Nizza o a Barcellona e in quei casi ci scappano rabbia e lacrime...

3 - Agli assenti ingiustificati. Come sempre ci sono gruppi e persone che per 'partito preso' (nel senso vero del termine) si rifiutano di partecipare alle feste del proprio paese... La Patronale è di tutti, non ha colori politici o partitici; non è né gialla, rossa, verde, nera o bianca. Anzi ha 2 colori: il biancorosso che celebra la storia, le tradizioni e la voglia di vivere della nostra comunità. Peccato, ennesima occasione persa...

4 - Ai criticoni. In tutta sincerità bisogna dire che con i mezzi (soldi, sghei, dindi) a disposizione si è fatto il massimo delle possibilità. E forse anche oltre. Riuscire ad allestire un programma come si deve a volte può piacere a qualcuno a volte disturbare altri, ma l'importante è che si sappia che non ci sono migliaia e migliaia di euro da 'investire' in ospiti, iniziative e sorprese. Se poi ci si mette anche il tempo a rovinare tutto...

5 - Alla Fiera. Qualche bancarella, carina (anche 'cara'), ma crediamo sia necessario coinvolgere un maggior numero di esercenti per avere una fiera come si deve (vedasi esempio di Oleggio con la sua Fiera Agricola del 1° Maggio. E poi mancava sua maestà la paniscia... ma ci rifaremo la prossima settimana con la due giorni dedicata a Riso, Gorgonzola e Sapori!

6 - Ai fuochi. A molti son piaciuti; altri, abituati a quelli che vengono 'lanciati in cielo' sul Lago, nel Mezzogiorno o in Val Vigezzo, hanno un po' storto la bocca... Un 'sei' politico con una domanda: sono durati 15 minuti esatti, perché non si è scelto di farli 'sparare' alle 22 di domenica dopo che il diluvio e la grandinata universali avevano già colpito a dovere Trecate?

7 - A tutte le associazioni trecatesi coinvolte. Hanno dato il massimo di quel che potevano fare, nonostante il freddo, il tempo ingrato e la disponibilità. Un plauso particolare a coloro che hanno organizzato la mostra nei locali dell'ex casa di riposo: uno spazio che si è sposato perfettamente per esposizioni e 'personali' e che andrebbe valutato in tal senso. E il pubblico (molto numeroso) ha davvero apprezzato

8 - A Gianmario Cavallaro e alle sue Orchestre e Cori. L'amico Gian è riuscito come sempre nel miracolo di stupire e di emozionare con pezzi e brani che molti conoscono e sentono per l'ennesima volta (vedi il caso della 'Gazza ladra' di Rossini eseguita in modo superbo). Quando sarà finalmente 'profeta in Patria' e avrà in casa nostra quei riconoscimenti che meritatamente sta raccogliendo in tutto il mondo (Milano, Roma, Brasile ed ex Urss in primis)?

9 - Alla professionalità di Shary Band e Celebrità. Far cantare, ballare, divertire e soprattutto animare un pubblico stretto nei propri giubbotti o piumini (!) è stata impresa quasi impossibile. Ma loro ce l'hanno fatta, bravissimi! Ennesima dimostrazione di quanto lavoro di preparazione ci sia dietro ogni serata e di come quest'anno la collaborazione con il Comune e lo staff del settore Cultura abbia funzionato quasi alla perfezione

10 - A Giuseppe Peretti (presidente della Consulta). Il Premio Santi Cassiano e Clemente 2017 è meritatissimo e forse tardivo in quanto come ben detto dall'arciprete don Gilio Masseroni, doveva essergli assegnato già anni addietro... E poi quella dedica alla figlia ha commosso tutti i presenti al momento della consegna dalle mani del sindaco Federico Binatti e di Giovanni Zanotti Fragonara. Peccato che abbia già annunciato le sue dimissioni, ma ci sarà tempo per fargli cambiare idea...

Avrò dimenticato di sicuro qualcuno, non me ne voglia, ma sono state feste intense, faticose da seguire, ma davvero sentite con un ringraziamento particolare al Vescovo di Vigevano, mons. Maurizio Giubertoni, che con le sue parole ha fatto capire la differenza che c'è tra 'giustizia' (sempre giusta) e 'giustizionalismo' (sempre sbagliata perché dettata dalla 'pancia' e non dalla testa). Una breve lezione che in molti - soprattutto tra i primi banchi in chiesa - non dimenticheranno facilmente...

E' tutto, all'anno prossimo per le Patronali 2018. Quando? A settembre? A fine agosto di nuovo? Non si sa, di certo non mancherà la voglia di festeggiare: su questo ne abbiamo la certezza.

Galleria fotografica: https://www.facebook.com/gianmaria.balboni/media_set?set=a.10213706543808343.1073741942.1547657710&type=3

Gianmaria Balboni