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Quattro lutti nel giro di poche ore: la disperazione di Trecate

L'addio di un'intera comunità a Giuseppe Marsigliese, Mattia Carpenteri, Diego Capelli e Massimo Giarda
Diego Capelli con la figlia (da Facebook)
dal suo profilo Facebook

Trecate - Un finale di dicembre terribile, funesto, drammatico per Trecate e i trecatesi. Nel giro di poche ore sono ben 4 le persone prematuramente scomparse, tutte nel loro campo piuttosto note e apprezzate. Si è cominciato subito dopo Natale con la morte di Giuseppe Marsigliese, barista e da tutti conosciuto come Lupo, 47 anni, sposato con un medico e padre di due bimbi piccolissimi. Un male incurabile l'ha portato via lasciando nello sgomento non solo i familiari ma anche i tanti clienti del bar, La tana del lupo, che da pochi mesi aveva aperto in piazza Dolce-via Verra.

Subito dopo è stata la volta di Mattia Carpenteri, 25 anni, dj e grande appassionato di musica; persona che aveva mille e più conoscenze e contatti soprattutto sui 'social'; per cause al vaglio delle Forze dell'ordine la scorsa settimana era stato investito da un treno in passaggio presso la stazione Fs di Novara. Sono stati giorni di sofferenze, speranze e illusioni, conclusisi con la scomparsa del ragazzo che non ce l'ha fatta per le ferite riportate nell'impatto col convoglio.

La mattina di giovedì 29 dicembre un incidente sul lavoro in un magazzino in via Vittorio Veneto (quartiere Santa Maria) ha provocato la morte di Diego Capelli (nella foto con la figlia), imprenditore edile di 51 anni, volto molto conosciuto in città per via del suo lavoro e del fatto che era un giovane da sempre impegnato anche nel volontariato ed era pieno di energia e di vita, capace di regalare sempre un sorriso a chi lo incontrava per strada o al bar. Lascia la moglie, una figlioletta di pochi anni e tantissimi amici increduli per quanto gli è capitato (una putrella gli è caduta addosso per cause al vaglio degli inquirenti provocandone il decesso).

Infine questo terribile finale di dicembre ha visto un'ultima prematura scomparsa, quella di Massimo Giarda, imprenditore di 52 anni da tempo vittima di un male incurabile. Risiedeva in via San Cassiano ed era - ironia della sorte - inserito in una compagnia che aveva come sede il Bar Gigi, lo stesso dove aveva mosso i primi passi come barista Giuseppe e dove si ritrovava con i suoi amici anche Diego. L'estremo saluto di Massimo Giarda sarà officiato a Trecate in chiesa parrocchiale alle 14.30 del 2 gennaio.

Trecate piange questi quattro ragazzi tutti venuti a mancare in circostanze differenti l'una dall'altra in un mese di dicembre che difficilmente verrà dimenticato...

Gianmaria Balboni