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SPRECO ALIMENTARE: COLLABORAZIONE TRA REGIONE E CENTRI PER IL VOLONTARIATO

Torino - Su proposta dell’Assessore alle Politiche Sociali, della Famiglia e della Casa Augusto Ferrari è stata approvata, in Giunta regionale, la delibera che sancisce l’accordo di collaborazione tra Regione Piemonte e i Centri Servizi per il Volontariato piemontesi, in merito alla realizzazione di attività di sensibilizzazione in tema di spreco alimentare. I cinque Centri di servizio per il volontariato coinvolti, presenti sul territorio piemontese sono il Centro Servizi per il Volontariato “VOL.TO” di Torino e provincia, Centro Servizi per il Volontariato Società Solidale di Cuneo e provincia, Centro Servizi Volontariato Asti Alessandria “CSVAA” di Alessandria - Asti e provincia, Centro Servizi per il Territorio Solidarietà e Sussidiarietà di “CST” Novara - V.C.O. e provincia, Centro Territoriale per il Volontariato “CTV” di Biella e Vercelli e provincia.

L’obiettivo del Protocollo è quello di avviare la realizzazione di campagne di sensibilizzazione, di formazione ed di informazione per ognuno dei territori di competenza, con lo scopo di sviluppare una cultura del consumo e dello spreco critico, dei beni alimentari e non, in opportunità per i cittadini in stato di bisogno, raccordandosi con altre iniziative eventualmente messe in atto a livello regionale, nazionale e comunitario.

La Regione Piemonte si impegna a stanziare, per l’avvio delle attività , 200 mila euro per l’anno 2018 e a mettere in rete, con le azioni del Protocollo, le diverse progettualità regionali, al fine di creare sinergie virtuose, in un’ottica di messa a sistema degli interventi, delle opportunità e delle conoscenze.

Mentre ad ogni singolo Ente gestore dei Centri Servizio del Volontariato compete, per la propria area territoriale d’interesse, la preparazione di un primo report di monitoraggio sulle attività poste in essere, da inoltrare alla Direzione Coesione Sociale della Regione Piemonte entro il 28 gennaio 2019, per consentire l’estensione di un primo bando per l’assegnazione dei contributi previsti dalla legge regionale “Promozione di interventi di recupero e valorizzazione dei beni invenduti”, approvata nel maggio del 2015.