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Arona Città Teatro sull’Acqua: il festival 2022

La direttrice artistica Dacia Maraini ha scelto il tema: corpo e movimento
Dacia Maraini
foto di Emilia Grisetti

Arona - Arona Città Teatro sull’Acqua torna con il suo festival dal 6 all’11 settembre, firmato dalla direzione artistica di Dacia Maraini.  Ancora una volta la città si trasforma in teatro per accogliere la produzione in prima nazionale sul lago, gli spettacoli teatrali nelle ville, in Rocca, nei cortili, in strada e gli incontri con gli autori. Il tema scelto per questa edizione 2022 racconta il corpo e il movimento,  legati anche senza la necessità della parola. L’accento, nel testo scritto da Dacia Maraini per il festival, è posto sulla disabilità e su quanto un corpo possa andare oltre i limiti, per vivere.

La produzione sul Lagoscenico

“Cenerentola. Camminando sulle nuvole” è la produzione sull’acqua, con testo scritto da Dacia Maraini, regia di Monica Maimone, prima nazionale giovedì 8 settembre alle 21.30 con repliche fino a domenica 11 al Lagoscenico dell’Antico Porto di Arona. 

Come spiega la stessa Dacia Maraini: “Una Cenerentola di oggi, maltrattata e umiliata, non per invidia femminile, ma per ragioni di differenza sociale. Cenerentola è mandata dalle sorellastre più ricche e amate a far aggiustare un motorino senza freni. Come conseguenza non potrà che finire contro un camion finendo per rimanere senza una gamba. Non sarà un principe a salvarla dalla solitudine e dall’inerzia, ma una dottoressa che le applicherà una protesi di grande efficacia. Così Cenerentola correrà verso il futuro come una cometa scintillante. Ho scritto questo testo tenendo conto delle straordinarie capacità visionarie di Monica Maimone; la nuova Cenerentola sarà infatti non solo raccontata con le parole, ma inventata e disegnata con immagini in movimento”.

La colonna sonora è di Francesco Binni, le Cenerentole acrobate sono Marina Enea e Paulina Bravo Hernandez; costumi di Barbara Petrecca; protesi di Giorgio Regina e Sarita Sassi; direzione tecnica di Daniele Cappelletti; produzione Rosanna Giovagnoli e Nanì Maimone con l’assistenza di Lucrezia Bellin. Il teatro nel Parcoscenico della Rocca Borromea.

Martedì 6 settembre alle 20.15 il teatrodanza di “Autour du corps. Omaggio al Bauhaus”, un viaggio cosmico in cui tutto ruota attorno a un corpo vestito da nove cerchi concentrici che pulsa e respira. Aereo contorno e ingombro pesante; richiamo al cosmo e alla terra. Dentro e fuori dai cerchi a disegnare le orbite in dura potenza o in grazia, a riflesso e a contrasto. La gonna invita a un viaggio onirico e ipnotico che parla di forme, di corpi, di equilibrio e disequilibrio oltre che di pesantezza e di respiro, allegoria della nostra condizione umana. Accade che possono venirci a cercare immagini aspre o dolci per convertire e rinnovare lo sguardo. Tracce di spirali, cerchi, linee, punti, accompagnate da una rielaborazione della Sagra della  Primavera di Stravinsky e da una composizione dal ritmo potente e incalzante. 

Coreografia Tiziana Arnaboldi; interpreti Marta Ciappina, Françoise Parlanti; musica Mauro Casappa; ideazione oggetto Claudia Broggi architetto; creazione luci François Gendre, Elia Albertella; coproduzione Teatro San Materno Ascona, Neuestheater Basilea-Dornach.

Giovedì 8 settembre alle 20.15 “Hotel Paradiso”, il teatro di maschera della Familie Flöz: strane cose accadono nel tranquillo Hotel Paradiso, un piccolo albergo di montagna gestito con pugno di ferro dalla anziana capo-famiglia. Ci sono quattro stelle che troneggiano sull’entrata e una fonte che promette la guarigione di malattie fisiche e psichiche. Ma si intravedono nubi all’orizzonte. Il figlio sogna il vero amore mentre combatte una dura battaglia con la sorella per mantenere il controllo sulla gestione dell’albergo. La donna del piano ha un problema di cleptomania e il cuoco ha una passione, quella di macellare, non solo animali... Quando il primo cadavere affiora, tutto l’albergo scivola in un vortice di strani avvenimenti e la chiusura sembra solo una questione di tempo. 

Sabato 10 settembre sempre alle 20.15 “Clown in libertà”, teatrocirco con la compagnia Teatro Necessario, di e con Leonardo Adorni, Jacopo Maria Bianchini, Alessandro Mori. Un concerto continuamente interrotto dalle divagazioni comiche dei musicisti o uno spettacolo di clownerie ben supportato dalla musica? Clown in libertà è un momento di euforia, ricreazione e ritualità catartica per tre buffi, simpatici e talentuosi clown che paiono colti da un’eccitazione infantile all’idea di avere una scena e un pubblico a loro completa disposizione. Senza un racconto enunciato e senza alcuno scambio di battute, si racconta, dunque, un pomeriggio un po’ anomalo. Ecco quindi sequenze di mano a mano, duelli al rallentatore, intricati passaggi di giocoleria rubandosi ripetutamente gli attrezzi, e ancora evoluzioni e piramidi. La musica è la vera colonna portante dell’azione e dello sviluppo narrativo:  l’intero spettacolo risulta così come un grande, unico e continuo viaggio musicale che non si interrompe quasi mai, nemmeno durante le acrobazie più impensabili.

La storia e il cambiamento

Tutto nasce da un’idea. Tutto nasce da una necessità.

Portare il teatro ad Arona. Perché ad Arona il teatro non esiste.

L’idea negli anni prende vita, con la straordinaria direzione artistica di Dacia Maraini, che crede in un progetto un po’ folle (forse) di un gruppo folle (sicuramente) di giovani.

Ecco allora che la storia ha inizio con il Festival delle 2Rocche e poi Il teatro sull’acqua. Un’identità che si delinea con forza pur nel contorno mobile e trasformista del lago. 

Il teatro sull’acqua ha portato per 11 anni il Teatro ad Arona come aveva deciso ma con l’intensificarsi dell’esperienza ha capito che non bastava “portare” il teatro in città: era la città stessa che chiedeva di diventare teatro.

L’idea e la necessità. Ancora una volta. 

Arona città teatro, Act, è la nuova realtà, il passo compiuto per raccontare meglio ciò che in realtà esiste già e ciò che si può costruire insieme a tutta la comunità culturale.

Arona è unica ed è teatro: con il lago, la Rocca, le ville, i cortili, le imbarcazioni, le strade, le scuole, la biblioteca. Arona è teatro con i volontari, i remattori, il pubblico, i sostenitori. 

Act è azione, movimento, teatro. Act è un’intera città che crede in un progetto e lo trasforma e si trasforma. Act è un linguaggio, un vocabolario, la creazione di materia, di figure.

Act non ha data, è sempre, è tutto l’anno. È ovunque. È il cambiamento senza perdere la memoria.

Arona è città teatro sull’acqua, in un’unicità riconosciuta a livello nazionale e internazionale.

Act si presenta con il festival di settembre in veste ufficiale ma l’avete già conosciuto con gli spettacoli nelle scuole, con il laboratorio d’improvvisazione teatrale, con la rassegna dedicata alle famiglie, con il teatroxcasa.

 

Act siamo noi, tutti.