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Gli eredi dei Faraggiana in visita al Museo Meina

Giornata speciale nel complesso sul Lago Maggiore con l’arrivo di Marzia Giorgi Costa, nipote di Orietta erede diretta della famiglia

Meina - Era un mercoledì di fine estate di oltre ottant'anni fa e le giovanissime Maria e Orietta Giorgi Costa inviavano alla zia, la marchesa Olga Giorgi Costa Campanari, una bella cartolina raccontando del soggiorno sul lago a Villa Faraggiana. Ora, in occasione della riapertura delle serre del Museo Meina appena restaurate dalla Fondazione UniversiCà, la storica Silvana Bartoli si è adoperata per fare in modo che venissero riallacciati i contatti con gli eredi della famiglia che ha segnato oltre un secolo della vita sociale, politica e culturale del territorio novarese. In occasione dell'inaugurazione delle serre, la presidente dell'UniversiCà, Anna Belfiore, aveva pensato di invitare l'erede diretta della famiglia, Orietta Giorgi Costa, pronipote di Antonietta Faraggiana e di Raffaello.

All'invito aveva risposto la nipote Benedetta scrivendo, tra l'altro, in una mail: “Gentilissima dott.ssa Belfiore, purtroppo non riesco a venire all'inaugurazione delle serre della Villa Faraggiana, mi avrebbe fatto molto piacere, perché mia zia Orietta Giorgi Costa, si ricorda di essere stata nella villa e di aver visto gli animali liberi nel giardino, e le tante piante, tutte specie molto rare”.

Alla signora Orietta oggi novantacinquenne risulterebbe difficoltoso affrontare un viaggio da Roma, dove risiede, fino a Meina, ma alla notizia dell'inaugurazione si è commossa. In rappresentanza della famiglia, comunque, è venuta oggi, in un mercoledì come oltre ottant'anni fa, in visita al Museo Meina, ricevuta dalla presidente Anna Belfiore, dal sindaco di Meina Fabrizio Barbieri, da Silvana Bartoli e dallo staff dell'UniversiCà, l'altra nipote Marzia, figlia del fratello di Orietta.

L'incontro è stato commovente e Marzia Giorgi Costa si è complimentata con la presidente dell’UniversiCà per l’attività della Fondazione che ha rivitalizzato il luogo con il recupero delle serre e i percorsi museali. Durante l’incontro è stata chiamata al telefono anche Orietta che non ha lesinato domande ed era comprensibilmente emozionata.