Share |

35.000 presenze in 3 settimane

La XV edizione di NovaraJazz chiude con un successo sempre crescente e una città in festa a ritmo di jazz
foto di Emanuele Meschini

Novara - 35.000 presenze per gli oltre 90 eventi in 3 settimane tra 20 differenti location. Si tirano le somme di NovaraJazz 2018: la XV edizione  che ha chiuso domenica 10 giugno con il consueto concerto di saluto tenuto della Dedalo Swing Band con Wally Allifranchini. Edizione più in più occasioni dedicata al ricordo del maestro novarese Filippo Rodolfi, del quale è stato presentato il CD Afroamerica and Beyond sulle sue musiche, realizzato da NovaraJazz anche grazie all’aiuto di Claudio Guida che ha registrato un suo quartetto per sassofoni e ad Antonella Trevisan che ha realizzato la grafica.

14 giorni effettivi di musica che hanno visto protagonisti oltre 200 artisti provenienti da diverse parti del mondo (dalla Finlandia alla Norvegia, dagli Usa all’Africa, dalla Danimarca al Belgio, dalla Gran Bretagna alla Svezia, oltre all’Italia) e che hanno regalato alla città tre fine settimana ricchi di musica, di atmosfere e di storie.

Ottima la risposta del pubblico, sempre crescente, per tutti gli appuntamenti Taste of Jazz: dal Parco del Ticino ai Musei della Canonica, dal Museo di Casalbeltrame alla Galleria Giannoni, passando dal Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi, fino alla Sala del Compasso, al Castello Sforzesco Visconteo. Due momenti particolarmente simbolici i concerti gremiti in solo sotto la Basilica di San Gaudenzio di Hanks Roberts e John Surman, quest’ultimo premiato con la Chiave d’Oro NovaraJazz 2018.

Un’edizione che ha parlato linguaggi sempre più internazionali, mettendo in dialogo culture e generazioni differenti.

Tutti sold out i concerti nelle serate al Broletto: il primo in Italia degli attesissimi Horse Lords (1/06), potente gruppo americano jazz-punk e dei Goran Kajfes Subtropic Arkestra (9/06), ensemble tra le più visionare delle scena contemporanea europea; il prestigioso trio belga De Beren Gieren (8/06), in una attualissima rilettura moderna del piano trio; The Young Mothers (8/06), gruppo statunitense sospeso tra jazz e hip hop, l’afrobeat contagioso di Nubiyan Twist (2/06); un nuovo progetto di Gianluigi Trovesi con la Banda Filarmonica di Oleggio (7/06); uno squarcio sui giovani talenti italiani, dal trio di Matteo Bortone ClarOscuro (31/05) al progetto Pipe Dream di Pasquale Mirra, Filippo Vignato, Zeno De Rossi, Giorgio Pacorig con Hank Roberts (31/05); e ancora un grande evento: la presentazione, in occasione di NovaraJazz, dell’ultimo disco del collettivo Giovanni Guidi Drive! (1/06).

Ha aperto il festival la residenza d’artista - in occasione della giornata europea dei parchi - con ImproveU, inedito trio che sintetizza i linguaggi di tre protagonisti del jazz europeo contemporaneo: la giovanissima Linda Fredriksson, il trasversale batterista Håkon Berre  e Silvia Bolognesi al contrabbasso, tra le più accese protagoniste del jazz contemporaneo in Italia e in Europa, impegnati in concerti in solo e in duo nel Parco del Ticino per tutto il primo fine settimana (26 – 27/05), e con Emanuele Parrini nella prima assoluta alla Cascina Bullona di Magenta (25/05).

Un festival sempre con l’occhio strizzato ai più giovani: oltre 1500, infatti, i ragazzi che hanno partecipato ai dj set organizzati in collaborazione con Silent Party® e U.P.O Party.

Colore e animazione anche grazie agli StreetJazz: quindici conservatori del Nord Italia coinvolti nei concerti hanno dato vita sabato 9 e domenica 10 giugno a oltre 40 ore di musica offerta gratuitamente e ricompensata dal pubblico solo tramite il "cappello".

Successo confermato per la rassegna Jazz Kids, organizzata in collaborazione con la Libreria La Talpa dei Bambini: grande partecipazione per le letture delle fiabe in jazz, in particolare per l’appuntamento di sabato 9 giugno nei giardini della Canonica con oltre 100 persone presenti, ma anche laboratori di disegno, di studio della natura e del pane.

L’onda di NovaraJazz ha travolto travolge tutta la città: non sono da meno le vetrine dei negozi del centro di Novara, divenute delle finestre per poter guardare al mondo della musica jazz. Con il concorso “Vetrina in Jazz” e l’aiuto dei commercianti, Novara si trasforma in una entusiasmante parco commerciale a tema jazz. 51 gli esercizi che hanno partecipato a questa edizione e allestito la vetrina richiamando il tema della musica jazz, la sua storia e i suoi segni più caratteristici e dando libero sfogo alla creatività, anche grazie alle opere realizzate in collaborazione con gli studenti del Liceo Artistico, Musicale e Coreutico “Felice Casorati” di Novara. Ad aggiudicarsi i tre premi della “critica”: Il Barbiere di Siviglia, Magiche Essenze e Bar Umberto I, mentre il premio “popolare” tramite “like” su Facebook (quest’anno sono migliaia i like pervenuti) è andato aCappelleria Melegari, I mattoncini e Pasticceria Sacco. Sul palco con i vincitori l’Assessore al Commercio Laura Bianchi.

E ancora incontri e iniziative hanno completato il festival, come la mostra fotografica “Quindici anni di NovaraJazz” allestita tra l’Opificio Cucina & Bottega, Il Broletto Food & Drink e ilCircolo XXV Aprile. Gli appuntamenti con la letteratura, in collaborazione con Circolo dei Lettori e Libreria Lazzarelli, sono seguiti con attenzione e interesse: Francesco Martinelli con il suo“Conversazioni con Steve Lacy” e “Grande Musica Nera. La Storia dell’Art Ensemble of Chicago” presentato dai curatori Claudio Sessa e Fabio Ferretti, con la partecipazione straordinaria del musicista Dudù Kouate.

Nell’ottica di formare nuovo pubblico, e nuovi operatori culturali e figure professionali, va menzionato l’ottimo lavoro svolto dagli oltre 200 studenti coinvolti nelle fasi operative nel corso dei giorni di festival a Novara, provenienti da Liceo Classico e Linguistico “Carlo Alberto”, IPS “Ravizza”, Liceo Artistico Musicale e Coreutico “Felice Casorati”.

Tra i ricordi più significativi dell’edizione: la consegna della Chiave d’Oro a John Surman da parte di Corrado Beldì e Riccardo Cigolotti con Don Natale Allegra nella Basilica di San Gaudenzio; lo speciale premio per il pianista dei De Beren Gieren, consegnato con il presidente della Fondazione BPN, Franco Zanetta; le parole di sostegno da parte degli assessori alla Cultura, Emilio Iodice e all’Istruzione, Valentina Graziosi, che dal palco del Broletto hanno attestato stima e gettato le basi per progettualità future con il festival novarese, e nella serata conclusiva il saluto del Sindaco Alessandro Canelli che ha ricordato l’attribuzione del premio “Novaresi dell’Anno” a Corrado Beldì e Riccardo Cigolotti per il lavoro svolto con tanta dedizione in questi quindici anni, e rimandato, non solo a giugno 2019 per la XVI edizione, ma anche a settembre dello stesso anno, quando Novara ospiterà la VI European Jazz Conference, divenendo così di fatto “Capitale Europea del Jazz”.