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Attesa al Coccia per Vinicio Capossela e Laura Morante

Vinicio Capossela
foto di Chico de Luigi

Novara - Questi i prossimi appuntamenti in programma al Teatro Coccia di Novara. La settimana inizia con gli Eventi Ospitati, in collaborazione con Show Bees: martedì 28 marzo alle 21 Anna Maria Barbera in Ma voi… come stai?! Biglietti dai 25,00 ai 40,00 euro. Mercoledì 29 marzo alle 21 Vinicio Capossela con il tour Ombra. Canzoni della Cupa. Biglietti dai 35,00 ai 57,00 euro. 

Riguardo al concerto, ecco qualche battuta di Capossela per presentare il concerto al Coccia.

Il 17 gennaio è partito il periodo dell'Ombra. Cos'è e cosa succede in questo tempo? "L’Ombra ci accompagna sempre, ma in questo viene a proiettarsi dalla luce della ribalta dal 25 febbraio fino ad aprile nel tour dei concerti teatrali ad essa dedicati. E’ un’Ombra lunga che parte dalla pubblicazione lo scorso maggio di un lavoro di decennale gestazione, le “canzoni della Cupa”. La Cupa è appunto un luogo dove la luce del sole arriva poca e traversa. Un dirupo di rovi dove trovano riparo le creature che non amano chiarirsi allo sguardo e si fanno vedere da uno solo alla volta e per questo generano leggende, storie generalmente conosciute, ma non verificabili. Quel patrimonio di creature che trovano habitat nel cosiddetto folclore popolare che è un po’ la scatola del nostro inconscio collettivo. Al lavoro della terra, della radice, alla sua sedimentazione nel nostro inconscio, di quel peso dell’Ombra culturale che ci portiamo radicato ai piedi, è costituito il disco".

Cosa rappresenta l’Almanacco dell’Ombra? "Il tema dell’ombra è un giacimento smisurato. Ovunque si faccia un buco sortisce un fiotto nero. Abbiamo invitato chi ne abbia voglia a condividere ricerche, pensieri, notizie, come in una grande caccia all’Ombra. L’Ombra sta davvero attaccata a ognuno in modo diverso e personale.  Nel settecento andava di gran moda farsi imprimere la siluette, quasi come una fotografia dell’invisibile. Si teorizzava anche la divinazione di quel profilo: leggere la macchia nera della propria figura come si legge la mano, o il cielo o i tarocchi. Cercheremo di fare qualcosa del genere, se possibile anche in teatro. Sono sempre divertenti i nostri tentativi di scoprire i disegni del destino".

A febbraio inizia la seconda parte del tour. Quali sono le differenze con le date estive? "“Canzoni della cupa” è un lavoro doppio. E’ fatto di due dischi: “Polvere” e “Ombra”, che è un po’ quello di cui è fatto l’essere umano. Negli spazi aperti, la scorsa estate abbiamo messo sul palco la Polvere. Abbiamo cominciato il primo maggio con i Calexico, la band più polverosa in circolazione e poi abbiamo proseguito con le trombe dei mariachi Mezcal, i tamburi cupa-cupa di Tricarico, chitarre e voci di “femmine” come Enza Pagliara, in una scenografia fatta di stoppie di grano. Per l’Ombra siamo nella stagione invernale, al chiuso del teatro. La scenografia è fatta dalle Ombre di Anusc Castiglioni e dalle luci di Loic Hamelin. Dai teli, dalle sagome, dai rami d’albero che nell’ombra possono diventare lupi. Dalla luce del plenilunio e dai riflessi del fuoco nella grotta. Dalle ombre che proiettiamo noi stessi. L’Ombra ci parla a più livelli. Per questo abbiamo diviso lo spettacolo in quattro quadri dove ci addentriamo ne il selvatico, l’archetipo, lo specchio e il paese.  La band è diversa e anche il repertorio. Dove c’erano trombe ora ci sono violini, corde, tamburi a cornice, pianoforte e poi il ritorno del principe del Teremin e delle sue diavolerie, Vincenzo Vasi".

Cosa sono gli “altri spaventi” menzionati nel titolo del tour? "Vecchie conoscenze… il minotauro, il ciclope, i mostri che albergano dentro noi stessi e che vivono nell’ombra. Ma soprattutto la cosa più spaventosa…noi stessi, la nostra ombra interiore. Perché, come dice il mio amico pescatore d’ombre Jacopo Leone, la luce rivela il viabile, l’ombra rivela l’invisibile".

Nelle precedenti date c'era una scenografia “importante”, quasi teatrale. Ora, in teatro, cosa ci sarà in scena? "Da molti anni cerchiamo di allestire i concerti di tour legati a un disco in modo da evocare e dare corpo all’immaginario dell’opera. A partire da “Canzoni a manovella”, che abbiamo allestito proprio a Cascina, e per questo è bello ritornarci, abbiamo messo in scena aquari, soffitte patafisiche, circo romano, costole di balena, palestre di rebetiko, freak show. Ora andiamo nel gabinetto delle ombre. Nel foyer sarà anche disponibile una cabina per chi voglia farsi fotografare l’ombra dal viso. La parte evanescente di noi stessi, la più misteriosa e nostra, perché, come scriveva Wilde, “l’Ombra non è ombra del corpo, ma corpo dell’anima”. Quindi è meglio iniziare a farci caso, per evitare che sparisca calpestata dai nostri piedi. Buon divertimento".

Prezzi comprensivi dei costi di prevendita. I biglietti per questi spettacoli sono in vendita esclusivamente presso la biglietteria del teatro, sul sitowww.fondazioneteatrococcia.it e tramite circuito Ticketone.

Per la stagione 2016/2017: sabato 1° aprile alle 21 e domenica 2 alle 16 ultimo appuntamento con il cartellone Prosa: Laura Morante è protagonista de Locandiera B&B di Edoardo Erba,liberamente ispirato a La Locandiera di Carlo Goldoni, con la regia di Roberto Andò. Biglietti dai 17,00 ai 32,00 euro. La stagione di Prosa è realizzata con il contributo di Fondazione Live Piemonte dal Vivo. Biglietti in vendita su www.fondazioneteatrococcia.it e presso la biglietteria del Teatro.