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Chi ha paura del Melodramma? con I viaggi di Gulliver

Al Teatro Coccia di Novara domenica 7 novembre alle 16. Nel ruolo dell’esploratore Semyon Basalaev in sostituzione di Federico Cavarzan

Novara - Ritornano, in presenza, gli appuntamenti dedicati ai più giovani e al teatro da vivere in famiglia. In una nuova versione con un nuovo finale arrivano al Teatro Coccia di Novara I viaggi di Gulliver, l’opera da camera per teatro d’ombre, ispirata a I Viaggi di Gulliver di Jonathan Swift, su testo di Rosa Mogliasso e su musica originale di Bruno Moretti, adatta a ogni pubblico con messinscena a cura di Controluce Teatro d’OmbreCora De Maria, Alberto Jona, Jenaro Meléndrez Chas. Lo spettacolo è un libero adattamento del romanzo di Swift affidato al mondo delle ombre: un attore–cantante che impersona Gulliver, racconta gli episodi più incredibili del viaggio, dialogando con una voce femminile di volta in volta principessa, dea del Fortuna, ministro di Lilliput e così via, mentre l’orchestra accompagna, sottolinea e scherza con i narratori cantanti.

Il ruolo dell’esploratore Gulliver sarà interpretato da Semyon Basalaev, che subentra a Federico Cavarzan, impossibilitato a sostenere il ruolo per via di un’improvvisa indisposizione. La cantante è Giulia Bolcato, i fantasiosi e colorati costumi sono stati ideati da Giuseppe Palella, alla loro realizzazione ha contribuito il lavoro degli anziani della Casa di Giorno Don Aldo Mercoli, che nel periodo del lockdown hanno cucito e donato i centrini che decorano gli abiti dei protagonisti. La Giovane Ensemble Guido Cantelli è diretta da Andreas Gies.

I viaggi di Gulliver si inseriscono nel progetto Chi ha paura del Melodramma?, ideato dal Teatro Coccia con Alberto Jona: un percorso alla scoperta del “mondo melodramma”, dedicato all'infanzia. Il mondo delle fiabe aiuta a scoprire il mondo dell'opera: sarà il Bianconiglio, interpretato da Leonardo Pesucci, ad accompagnare i piccoli per far loro conoscere il linguaggio dell'opera, montando e rimontando l'opera con l'aiuto degli stessi cantanti, del direttore d'orchestra o del regista. Il progetto partito per il web nella primavera del 2021, si sposta dal vivo, ma dialoga ancora con il digitale. Sul sito del Teatro, al link https://fondazioneteatrococcia.it/sipario-virtuale-gulliver.html è già possibile iniziare a seguire le orme del Bianconiglio che conducono al foyer del Teatro, nel retropalco Caccia e non solo…

Note del compositore Bruno Moretti: "Essendo stata pensata per un pubblico di giovanissimi ha naturalmente un taglio didattico: introdurre all’ascolto del teatro musicale attraverso una storia famosa e spiegare i meccanismi e i modelli che si sono sviluppati durante il corso e la storia di questa forma di spettacolo. Per arrivare a “guadagnare” l’attenzione dei piccoli ascoltatori, ho ritenuto che un ingrediente fondamentale per evidenziare le varie situazioni, fosse il ritmo. Naturalmente parole, musica e immagini sono la base indispensabile, ma il ritmo è qualcosa di primordiale che va dritto allo scopo. Cosa c’è di meglio di un ritmo di Valzer e uno di Habanera per raccontare la scena della seduzione maliziosa e galante tra Gulliver e la figlia dell’Imperatore? E ancora: per descrivere i malavitosi e corrotti Yahoo il ritmo di Java, la danza dei bassifondi di un tempo che oggi ci fa un po’ sorridere per la sua ingenuità. Accanto a tutta una serie di ritmi di danza si affiancano alcuni tra i più consueti schemi dell’opera, del musical, della commedia musicale: tempeste, barcarole, battaglie, descrizioni di mostri... C’è anche un numero dal sapore di varietà, nella scena in cui i due ministri litigano su come vadano rotte le uova fino a scatenare una guerra. Mi sembrava che il carattere paradossale della scena poteva essere ben reso in questo modo. Insomma, questa breve opera è anche un modo per raccontare come il teatro musicale si sia sempre servito di altre forme, prese a prestito da altri generi e li abbia trasformati in qualcosa di unico. In poco più di quarantacinque minuti si vola, come il protagonista della nostra storia, attraverso mondi fantastici e immaginari accompagnati da gavotte, gighe, fox-trot e valzerini. Così, scopriamo che ogni ritmo, ogni danza, ci racconta un carattere, uno stato d’animo e che quei ritmi che ci arrivano da tempi lontani, sono ancora oggi, con poche trasformazioni, lo strumento prezioso che ci descrive e che racconta i moti dei nostri sentimenti e delle nostre passioni"

Biglietti dai 15 ai 18 euro. Replica Lunedì 8 Novembre alle 10 e alle 14 per le scuole.

Il prossimo appuntamento con Chi ha paura del Melodramma? è domenica 12 dicembre con  Cendrillon di Pauline Viardot.