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DAVE BURRELL e ARARAT ENSEMBLE ORCHESTRA

Il grande pianista americano dirigerà la formazione sabato 20 gennaio al Civico Istituto Musicale Brera
foto di Emanuele Meschini

Novara - Una formazione acustica, che attraversa la world music e guarda allo stile delle colonne sonore, intrecciando improvvisazione e melodie mediterranee, è l’Ararat Ensemble Orchestra. Alla sua guida, al Civico Istituto Musicale Brera (Viale Verdi, 2 - Novara) sabato 20 gennaio alle 21 per la stagione 2017/2018 di NovaraJazz, il grande ritorno a Novara di Dave Burrell, in qualità di direttore d’orchestra e pianista. Il musicista americano, che fu al fianco di Archie Shepp e di David Murray nell’esplosione del free jazz degli anni 60 e 70, ha già collaborato con l’Ararat Ensemble Orchestra in altre occasioni, e ritorna in Italia con questo progetto a cavallo tra i generi. “Le musiche presentate in questo concerto - spiega Nicola Arata dell’Ararat - sono per la maggior parte composizioni di Dave Burrell, in parte estratte dalla sua opera Windward Passages, in parte dal suo ricco repertorio di canzoni. Il resto dei brani sono composizioni originali scritte su misura per questo Ensemble”.

L’origine di questo spettacolo risale a dieci anni fa a Milano, al Teatro Pim Spazioscenico, dove l’Ararat Ensemble lavorava come gruppo di musica di scena e Dave Burrell si è esibito in diverse occasioni come ospite della stagione concertistica. Ogni volta si è fermato a dirigere l’Ensemble allestendo brani di sua composizione, e da allora il sodalizio non si è mai interrotto.

Dave Burrell - classe 1940 - è un artista inimitabile, fa parte di diritto della storia e della cultura musicale americana contemporanea. Il suo pianismo e i suoi lavori richiamano il blues e il gospel, la tradizione di Jelly Roll Morton e Duke Ellington, ma anche l’avanguardia di Monk e Coltrane. Per la sua visione storica e musicale a 360 gradi, Dave Burrell, è stato destinatario di importanti commissioni.

L'Ararat Ensemble Orchestra è una formazione di origine pavese, formata da dieci musicisti – di cui alcuni polistrumentisti – che, forte di un’esperienza nel campo del teatro sperimentale e dell’improvvisazione, ha acquisito una personalità forte ed omogenea. Una ensemble completamente acustica, un impatto sonoro coeso e lineare, dove lo spazio per l’improvvisazione è inserito nella trama orchestrale in modo fluido e a tratti impercettibile.

Dal lungo lavoro sui palchi, dalle esperienze variegate dei musicisti coinvolti (chi viene dal rock, chi dal free jazz, chi da formazione classica) e grazie a composizioni semplici e senza fronzoli, ottiene una sonorità asciutta, compatta, originale, con molti sottintesi che richiamano stralci della tradizione musicale del Novecento. Sebbene la sonorità si richiami esplicitamente alle musiche da film, vi si ritrovano tracce di world music, lo stile delle orchestre jazz di avanguardia (a partire dalla Liberation Orchestra), fino ad influssi della musica pop di Tom Waits ed altri. Il tutto in salsa italiana, fortemente ancorata alla tradizione melodica, dei temi cantabili e di facile approccio per l'ascoltatore.

Formazione: Dave Burrell, pianoforte e direzione; Filippo Dacarro, piano assistant; Rufin Doh, voce recitante; Michele Branzoli, flauto; Piero Geymonat, fisarmonica; Alessandro Dimarsico, sax tenore/soprano/clarinetto; Marta Cametti, vibrafono; Fabrizio Buttò, mandola lira; Enzo Orlandi, contrabbasso; Elia Moretti, percussioni; Nicola Arata, batteria

Biglietti 10,00 euro intero; 5,00 euro ridotto.

L'Ararat Ensemble Orchestra nasce attorno al 2000 a Pavia, con l'intento di orchestrare l'opera 3/4 d'ora in 3/4, registrata in piano trio da Nicola Arata con Guido Bosticco e Cristiano Callegari: L'inizio dell'attività di questa Ensemble coincide con la fine della collaborazione del trio, durata sette anni, dal 1994 al 2003. I musicisti che partecipano a questa Orchestra sono per la maggior parte allievi conosciuti attraverso l'attività didattica di Nicola Arata. La formazione è cambiata ogni anno, alternando musicisti e modificando le sonorità. Si è esibita all'interno di scuole, teatri e conservatori, ha seguito in tournée compagnie teatrali ed allestimenti.

L'esperienza di collaborazione con il teatro PiM di Milano ha permesso all'Ensemble di entrare in relazione con espressioni artistiche differenti, come la danza e il teatro, e di incontrare tantissimi musicisti, di lavorare a stretto contatto con essi attraverso l'organizzazione di vere e proprie stagioni concertistiche.

In particolare fra il 2008 e il 2010 l'Ararat Ensemble Orchestra si è prestata ad esperienze di conduction con Alberto Tacchini, Fabrizio Puglisi, Gianni Lenoci, Alberto Fiori, Giorgio Pacorig, Riccardo Fassi, Libero Mureddu, Karl Berger, William Parker, Dave Burrell, Claudio Cojaniz, Matthew Shipp, Rob Brown, Luca Venitucci, Nicola Guazzaloca.

Questo trascorso arricchisce l'Ensemble di importanti tecniche compositive ed improvvisative e lo rende facilmente plasmabile in prospettiva di future collaborazioni.

Nel 2015 l’Ararat Ensemble è stata invitata a suonare alla 13° edizione dell’“HIGH FEST International Performing Arts Festival” a Yerevan, Armenia, dove ha presentato una Suite scritta apposta per il centenario del Metz Yeghern.

È in via di pubblicazione il secondo disco dell'Ensemble che comprende una versione di questa Yerevan Suite e altre due Suites che rappresentano il lavoro del gruppo negli ultimi tre anni di attività.