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Doppio appuntamento al Teatro Faraggiana

Cin'acusmonium il 4 e Acquadoro il 6 aprile

Novara - Doppio appuntamento al Teatro Faraggiana di Novara. Si comincia con 'Cin'acusmonium' martedì 4 aprile alle 21. Proiezione cinematografica d'autore con spazializzazione acusmatica (Blade Runner) e ascolto di composizioni elettroniche contemporanee pensate per una suggestiva “orchestra di altoparlanti”. A cura di Dante Tanzi ed Eraldo Bocca – Associazione Audior. L'obiettivo del Cin'acusmonium è quello di valorizzare alcune opere classiche della storia del Cinema attraverso una dinamica live di interazione con la pellicola.  L'interazione verrà illustrata prima della proiezione, sia sotto il profilo tecnico che sotto il profilo estetico. L'occasione si rivelerà preziosa per conoscere – in preparazione alla proiezione del film – la filosofia di ascolto immersivo di tanta musica contemporanea, dove il concetto di spazialità diviene fondamentale. Proprio la spazialità del movimento sonoro sarà gestita da un interprete all'acusmonium appositamente installato per l’occasione: l'acusmonium AUDIOR, un’orchestra di circa cinquanta altoparlanti di diverse dimensioni e coloriture timbriche, per la creazione di un paesaggio sonoro di grande suggestione. L'esperienza del Cin'acusmonium è stata proposta per la prima volta nel 2013, presso l'auditorium san Fedele di Milano, con la proiezione di tre film di Andrej Tarkovskij. L'elemento sonoro, nel linguaggio del cinema, viene spesso concepito come un elemento esterno, a volte aggiunto successivamente, anche nella fase del montaggio. Non è così per Tarkovskij, che auspicava, da parte dei registi, una maggiore compenetrazione tra suono e immagine. Il sistema dell'auditorium San Fedele (l'acusmonium SATOR) ha consentito di spazializzare, durante le proiezioni, le colonne sonore e il materiale audio dei film. L'impiego dell'Acusmonium AUDIOR nello spazio del Nuovo Teatro Faraggiana mira dunque ad introdurre una regia interpretativa del sonoro cinematografico: non per creare effetti  speciali o aggiungere sonorità non previste dal regista, ma per rendere maggiormente avvertibile l'unità immagine/suono/spazio dell'esperienza cinematografica.

Il mattino successivo (5 aprile) si terrà un laboratorio sull'ascolto immersivo con l'acusmonium, aperto agli studenti. Nel pomeriggio dello stesso giorno è previsto un concerto di musiche per acusmonium. L'Acusmonium è un sistema di proiezione del suono nello spazio, disegnato per la prima volta a Parigi nel 1974 dal compositore François Bayle e usato originariamente negli studi di Radio France. Si tratta di un'orchestra di altoparlanti destinata all'interpretazione in concerto di musiche elettroacustiche con lo scopo di spazializzare il suono. I suoni vengono diffusi tramite altoparlanti di diverso colore timbrico, calibro e potenza, disposti "in modo da organizzare lo spazio acustico secondo le caratteristiche della sala e lo spazio psicologico secondo le caratteristiche dell'opera". L'ascolto è di tipo immersivo: un interprete alla consolle di spazializzazione si occupa di pianificare le emergenze e i movimenti del suono nello spazio, le sfumature e i contrasti, controllando le intensità, la densità sonora, i colori e i filtraggi. La consolle viene collocata al centro del pubblico in modo che l'interprete possa beneficiare di un ascolto che si avvicini mediamente a quello di ogni ascoltatore. Per favorire la massima concentrazione la sala in cui si svolge il concerto viene tenuta in una situazione di semioscurità.

Giovedì 6 aprile alle 21 va invece in scena 'Acquadoro', un progetto di Lucilla Giagnoni (nella foto), tratto da L’oro del mondo di Sebastiano Vassalli, con Lucilla Giagnoni e Marco Tamagni. Musiche: Marco Tamagni e Paolo Pizzimenti; collaborazione alla drammaturgia: Maura Riccardi. In collaborazione con Enaip Piemonte, con il sostegno di Regione Piemonte e Provincia di Novara e con il contributo della Fondazione della Comunità Novarese Onlus e della Banca Popolare di Novara. All’indomani della Seconda guerra mondiale molte persone patirono la fame. Il lavoro scarseggiava e la promessa di un nuovo sviluppo economico tardava a realizzarsi. Lungo le sponde del Ticino i cercatori d’oro tornarono a setacciare la sabbia, per una stagione tanto breve quanto intesa nella storia italiana, una stagione di cambiamento: la diffusione capillare del telefono, l’avvento della televisione, l’acqua corrente in tutte le case...

 

 

Acquadoronasce dalla necessità di raccontare il territorio e il testo da cui parte è L’oro del mondo di Sebastiano Vassalli, che con lucidità traccia i contorni di una storia e dei suoi personaggi, tra eroicità e meschinità: i cercatori, i trasportatori di pietre, gli operai delle concerie, i venditori a domicilio, i reduci sono solo alcune delle figure che intrecciano le loro vite in una locanda vicino al fiume. Accanto alla parola, la musica dal vivo è un sottofondo continuo: canzoni popolari, successi dell’epoca e composizioni blues che riscoprono l’autenticità stessa del genere, parlando del lavoro nella lingua dei lavoratori, il dialetto. Acquadoro è la narrazione, in forma di recital, di un mito che fa vivere la terra e la racconta, cercandone i suoni e le voci.