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Fine settimana al Coccia nel segno della Famiglia

Presentazione del libro “Le ricette di Patrizia” e l’opera Cendrillon

Novara - Fine settimana dedicato ai più piccoli e alle famiglie al Teatro Coccia. Si parte sabato 11 dicembre alle 16.30 nel foyer del Teatro con la presentazione del libro “Le ricette di Patrizia” a cura della biologa e nutrizionista trecatese Patrizia Federico. Il libro, che aiuta mamme e papà a preparare merende sfiziose e salutari per i proprio bambini, ha anche un’importante finalità benefica. Il ricavato della vendita dei libri sarà infatti destinato al progetto Gabry Little Hero, in nome di Gabriele, il bimbo di quasi 3 anni affetto da una malattia rarissima, la Sifd, unico caso in Italia e solo 20 nel mondo. L’evento, organizzato in collaborazione con ABIO e UGI, è a ingresso gratuito con biglietto. A dialogare con Patrizia Federico una giovane e brillante mamma, Carlotta Ponzio.

L’appuntamento dedicato alla famiglia, anticipa lo spettacolo in scena Domenica 12 dicembre alle 16: per il progetto Chi ha paura del Melodramma? torna al Teatro Coccia la nuova versione di Cendrillon di Pauline Viardot, con la traduzione del libretto a cura di Vincenzo De Vivo, la riorchestrazione di Paola Magnanini e la regia di Teresa Gargano.

Direttore d’orchestra Valentino Alfredo Zangara (Accademia AMO), scene e costumi sono firmati da Danilo Coppola. Nel ruolo de Le Baron de Pictordu Pasquale Greco, Cendrillon Eriko Hashimoto (Accademia AMO), Armelinde Simona Ruisi (Accademia AMO), Maguelonne Rakhsha Ramezani Meiami (Accademia AMO), La Fée Federica Vinci (Accademia AMO), Francesco Scalas è Le Prince Charmant, Le Comte Barigoule Dario Sebastiano Pometti. In buca la Giovane Ensemble Guido Cantelli. L’opera è coprodotta con Teatro dell'Opera Giocosa di Savona.

Racconta Paola Magnanini “una nuova orchestrazione con soli cinque strumenti molto diversi da loro, passando dalla sonorità calda del violoncello all'asprezza degli acuti del violino, giocando con la versatilità dei clarinetti e la leggerezza del flauto, abbracciando e sostenendo i momenti musicali con il suono del pianoforte. A disposizione avevo un ensemble molto ridotto, che però mi ha permesso di giocare attraverso la scelta degli strumenti con varie sfumature e contrasti definiti, così come i personaggi della fiaba. Il mio compito è stato elaborare ed interpretare i gesti dell'autrice, che davano già indicazioni e spunti per trasformare la scrittura pianistica in un linguaggio ampio e moderno, caratterizzando i personaggi e caricaturando i momenti scenici in un colore orchestrale. La sfida è stata inoltre quella di cercare la varietà e cercare di esplicitare i gesti nascosti dello spartito attraverso lo studio approfondito degli strumenti, valorizzando i diversi registri sonori e avvalendomi delle tecniche dello strumento stesso. Con la nuova versione del testo in italiano, anche il suono dell'ensemble da camera ha acquistato funzionalità alla scena e ha permesso di valorizzare maggiormente il richiamo dell'opera al sapore del salotto ottocentesco”.

Teresa Gargano descrive l’opera: “Cenerentola è la favola per eccellenza la favola che ha fatto sognare tante generazioni. Un soggetto amato nel cinema, nella televisione, nel balletto e nel teatro di prosa ma soprattutto nell’opera lirica grazie a Rossini e Massenet ma anche a compositori minori che sono riusciti a dare una loro lettura di questa fiaba eterna. Pauline Viardot è stata una scoperta incredibile, le sue musiche sposano alla perfezione una trama così semplice e conosciuta, riuscendo ad incuriosire, appassionare e coinvolgere lo spettatore. La sua Cenerentola è una fiaba fatta di magia, un’opera che ci colpisce per le atmosfere evocate dal carattere antico e con l’ironia che contraddistingue alcuni personaggi e la semplicità di altri. La Cendrillon che abbiamo creato è un ritorno alla tradizione fiabesca, un immergersi all’interno della fiaba e della magia con l’aggiunta di un velo di modernità non solo nell’allestimento, che si presenta come se ci catapultassimo all’interno delle vecchie incisioni dei libri di favole in bianco e nero, ma soprattutto nei personaggi che vivono all’interno di questa storia, tutti ben caratterizzati da elementi nuovi su una impostazione classica, a volte ironici altre fantastici e magici che attirano l'attenzione del pubblico”. 

E come sempre ad accogliere il pubblico di giovani e meno giovani il BIanconiglio, simbolo del progetto Chi ha paura del Melodramma?

Biglietti dai 15,00 ai 18,00 euro online e presso la biglietteria del teatro.