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Mi chiamo Aram e sono italiano

Giovedì 23 febbraio di scena al Teatro Faraggiana di Novara
Aram Kian

Novara - Giovedì 23 febbraio va in scena al Teatro Faraggiana di Novara 'Mi chiamo Aram e sono italiano - Storie da Synagosyty' di Gabriele Vacis e Aram Kian, con Aram Kian. Produzione: Teatro Regionale Alessandrino. Lo spettacolo è replicato la mattina successiva, venerdì 24 febbraio, alle ore 10 per le scuole. Una classica infanzia degli anni Ottanta, vissuta nella periferia industriale di una grande città del Nord, fra tegolini del Mulino Bianco e compagni di scuola strafottenti; una banale adolescenza anni Novanta, condita di musica grunge, cortei studenteschi e serate in discoteca; una comune giovinezza a cavallo del nuovo secolo, fatta d’inconcludenti anni universitari e lavoro che non si trova. Ritratto tipico di un trentenne italiano. Solo che, quando il trentenne in questione si chiama Aram e ha un padre iraniano, le cose si complicano un po’... «Io sono uno di quelli che si riempiono lo zainetto di esplosivo e fanno saltare la metropolitana di Londra... Se uno alto, biondo venisse qui a dirti: ho lo zainetto pieno di bombe, tu ti metteresti a ridere, no? Ma se te lo dico io? Un brivido ti viene, no?» In bilico fra incanto, ironia e tragedia, lo spettacolo racconta la storia dei nuovi italiani, i figli degli immigrati, le cosiddette seconde generazioni. Attraverso la voce di Aram Kian, Gabriele Vacis costruisce un testo che è uno stralcio di vita e di memoria e insieme uno sguardo al futuro di una società che impara, giorno per giorno, a dare un significato all’aggettivo “multietnica”.