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Omaggio a Enrico Emanuelli con il nuovo numero di Microprovincia

Il volume dedicato allo scrittore e giornalista novarese sarà presentato in Biblioteca civica Negroni in occasione di Scrittori&giovani

Novara - A cinquant’anni dalla morte, “Microprovincia” ricorda Enrico Emanuelli tra letteratura e giornalismo con riscoperte, fotografie d’archivio e inediti e rari. Il volume numero 53 della rivista sarà protagonista di un appuntamento del festival internazionale di Novara e laghi Scrittori&giovani questo sabato 25 novembre alle ore 12 in Biblioteca civica Negroni (corso Cavallotti 6, Novara, sezione Biblioteca del Centro Novarese di Studi Letterari). All’incontro sarà presente il direttore di “Microprovincia” Franco Esposito. L’incontro è inserito nel programma del festival Scrittori&giovani. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Enrico Emanuelli tra letteratura e giornalismo comprende testi di Roberto Cicala, Pierfranco Bruni, Raul Capra, Franco Contorbia, Oreste del Buono, Dante Maffia, Eugenio Montale, Ercole Pelizzone, Salvatore Quasimodo, Giancarlo Vigorelli.

Enrico Emanuelli nacque a Novara nel 1909 e, non ancora ventenne, pubblicò il suo primo libro, Memolo, ovvero vita, morte e miracoli di un uomo, per le edizioni della rivista novarese “La Libra”, alla quale collaborò, fondata dall’amico Mario Bonfantini nello stesso anno, il 1928. Portato a una narrazione psicologica di influenza sveviana, fu letterato prima che giornalista (e lo testimonia la cronologia di Ancora la vita, racconti radunati dopo la morte a cura di Carlo Bo), diventando uno degli inviati speciali italiani di maggiore prestigio, prima per “La Stampa”, quindi per il “Corriere della Sera”, dove assunse la carica di redattore culturale inaugurando la nuova pagina letteraria del quotidiano milanese. Il Pianeta Russia del 1952 e La Cina è vicina del 1957 sono alcuni libri tratti dalle sue corrispondenze giornalistiche, spesso di un valore letterario che trascende la loro origine occasionale, dove si coglie la fine analisi interiore che caratterizza anche i personaggi dei suoi romanzi, come La congiura dei sentimenti del 1943, con la rivolta dell’individuo contro la società. Uno di New York, uscito nel 1959, è un amaro esame di coscienza attraverso la vicenda di un celebre pittore che torna casualmente nella città dove è nato (riconoscibilissima in Novara) non ritrovando più i suoi ideali giovanili. Postumo fu pubblicato il libro-testamento Curriculum mortis, l’anno dopo la morte avvenuta a Milano nel 1967.

Franco Esposito, Quando fallisce il sistema sociale è in pericolo anche la cultura? Editoriale p. 7

EMANUELLI E I SUOI CONTEMPORANEI

Eugenio Montale, Un giornalista che amava la letteratura p. 13

Sibilla Aleramo, lettere con Enrico Emanuelli (con una nota di Roberto Cicala) p. 17

SalvatoreQuasimodo, Emanuelli in viaggio sopra la terra p. 31

Orestedel Buono, Sulle orme di Uno di New York p. 35

RITORNO A EMANUELLI

Pierfranco Bruni, Il linguaggio antropologico in Curriculum mortis. Una autobiografia profetica p. 41

Raul Capra, Emanuelli: fin de partie p. 49

DanteMaffia, Ricordi di un lettore di poesie p. 55

Giancarlo Vigorelli, Il gioco della vita e della letteratura p. 59

ErcolePelizzone, Una lunga amicizia p. 65

ALBUM EMANUELLI

Fotografie p. 70

Autografi

Storia di un 31 dicembre p. 88

Autografi vari p. 97

Una dedica alla moglie p. 101

Copertine p. 102

TESTI RITROVATI DI EMANUELLI

Il senatore Montale (a cura di Franco Contorbia) p. 111

Ritratto di Bruegel p. 117

Un insolito piacere p. 121

Notizia biobibliografica sullo scrittore p. 125