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Secondo Festival Internazionale di musica e letteratura russa a Novara

Novara - Secondo Festival Internazionale di musica e letteratura russa a Novara: la conferenza “Čechov e l'Italia” è stata posticipata di un giorno e avrà quindi luogo martedì 21 settembre alle ore 17.30 nel foyer del Teatro Faraggiana. L'ingresso è gratuito (sempre con green pass), ma essendovi pochi posti è consigliabile la prenotazione.

Giovedì 23 settembre alle ore 20.45 si terrà invece una serata musicale-letteraria: "Dramma di caccia" di Anton  Čechov. Pagine musicali tratte dall'opera omonima di Pietro Cangiano.

«Dramma di caccia» è un romanzo breve scritto da Anton Čechov negli anni giovanili in un genere per lui inconsueto, defnito dallo stesso Čechov “giudiziario” e che oggi chiameremmo “poliziesco”. Nella remota provincia russa - un villaggio, un lago, boschi di betulle, campi che si perdono all'orizzonte - torna da Mosca un ricco possidente, il conte Karneev, che sconvolge la vita monotona della comunità, e soprattutto quella di Kamyšev, un giudice istruttore suo amico. Tra orge, passeggiate a cavallo e musiche zigane, entrambi si scoprono violentemente attratti da Ol'ga, la giovane fglia del guardaboschi, che pur fnendo per sposare l'intendente del conte, diventerà amante dell'uno come dell'altro. La vicenda - inizialmente un dramma alla Bovary - si tinge delle fosche tinte della tragedia quando Ol'ga viene uccisa misteriosamente: solo alla fne, in un crescendo da ottimo "giallo", si scoprirà il colpevole grazie a un inaspettato colpo di scena. Nel 1884, quando pubblica Dramma di caccia, l'unica sua opera compiuta che del romanzo abbia la mole e il disegno narrativo, Čechov ha soltanto ventiquattro anni, si è appena laureato in medicina e sta iniziando la sua pratica medica. Alle spalle ha quattro anni di lavoro letterario per riviste destinate a un pubblico di facili pretese. Come opera destinata a questo pubblico, Dramma di caccia mostra in trasparenza e senza falsi pudori le vene di cui si nutre lo scrittore: il romanzo poliziesco, i feuilleton che avevano largo corso nei giornali moscoviti, e insieme l'esperienza diretta delle aule di tribunale (in quegli anni Čechov era corrispondente giudiziario per una rivista pietroburghese). Dramma di caccia tuttavia è anche laboratorio a cielo aperto in cui si riconoscono fgure, immagini, situazioni che attraverso una lenta maturazione confuiranno nell'opera maggiore; proprio l'imperfetta fusione delle diverse componenti ci permette di riconoscere fin d'ora ombre familiari come la Nataša delle Tre sorelle, o Firs del Giardino dei ciliegi, mentre sullo sfondo il lago del Gabbiano riverbera luminosi barbagli.

Pietro Cangiano ha scritto l’opera “Dramma di caccia” prendendo spunto per il soggetto dalla novella omonima di Čechov Dramma di caccia.

Interpreti: Darja Vujčik (soprano), Sergej Nikolaev (tenore), Oleg Krapčetov (baritono), Irina Volkova (mezzosoprano); al pianoforte: Olga Vorobjeva; voci narranti: Irina Volkova e Mauro Trombetta.