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Gruppo di lettura: sempre di più, sempre più interessante

Trecate - "Proseguono - spiega la professoressa Antonella Marchi - e si incrementano le adesioni le attività del gruppo di lettura che si riunisce mensilmente presso la “Villa” in corso Roma 1 0 a Trecate. Davvero abbiamo affrontato la lettura di testi molto vari ai quali da soli mai ci saremmo sognati di dare attenzione oppure abbiamo riscoperto autori e testi “classici” che ci hanno consentito approcci non consueti, soprattutto grazie alla discussione in cui via via emergevano punti di vista diversi, personali e creativi. Il prossimo appuntamento è per giovedì 29 giugno alle 21 sempre nella location “In Villa”. I testi selezionati per quell’occasione sono: Pierre Lemaitre “Il gran mondo”, Suad Amiry “Storia di un abito inglese e di una mucca ebrea”, Ritanna Armani “Una donna può tutto”. Ricordo la gratuità della partecipazione, grazie anche a Manuela Bolchini che ci accoglie sempre con grande disponibilità, e la totale libertà d’approccio ai volumi segnalati. Anche chi non ha letto i libri del mese può aderire all’incontro per il piacere di ascoltare e chiacchierare con altre persone amanti della lettura. Sempre in Villa, recentemente, due autori trecatesi hanno presentato i loro libri: Filippo Mittino “Scrivere per emozioni” e Fabio Sottocornola (in compagnia del coautore Luigi Lusenti) “12 dicembre 1969, la perdita dell’innocenza”, di fronte ad una platea di una cinquantina di persone per ogni serata. “Ogni uomo parla lingue differenti ma è parlato dagli affetti” (Franco Fornari): questa è una citazione dal libro dello psicoterapeuta Filippo Mittino che si chiede come raccontare questo mondo di emozioni che si dibatte in ciascuno di noi e il testo, sulla base di una pluriennale esperienza, anche nelle scuole in laboratori con insegnanti ed allievi, è un’agile guida al raccontarsi. Anche l’incontro è stato originale in quanto ha visto il coinvolgimento dei partecipanti che si sono sforzati di raccontarsi appunto, attraverso esercizi brevi ma colmi di tensione emotiva (testo: Filippo Mittino “Scrivere per emozioni” con una nota di Antonio Ferrara, ed. Interlinea). L’altro libro, presentato dagli autori, si approccia invece alla tragica vicenda di Piazza Fontana attraverso un certo numero di interviste a chi c’era in quel periodo e a chi non era ancora nato, a semplici cittadini e a personalità della politica o del giornalismo. “Piazza Fontana è stato quasi uno spartiacque temporale dal quale non siamo più stati capaci di tornare indietro. Quel giorno abbiamo perso la nostra innocenza”. Così afferma uno degli intervistati e proprio qui sta l’utilità e l’importanza di questo lavoro giornalistico: rileggere la nostra storia, capirne i significati profondi per le persone che c’erano o sono venute dopo. Un libro di impegno civile (testo: Luigi Lusenti- Fabio Sottocornola “12 dicembre 1969, la perdita dell’innocenza”, Calibano Editore).