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MILLE E ANTA ANNI FA

IL GRUPPO DIALETTALE PRESENTA UNA FILASTROCCA DI ALESSANDRO MAINARDI DA LEGGERE E COLORARE. L’INCONTRO E' IN PROGRAMMA DOMENICA 19 MARZO

Galliate - In occasione della festa di San Giuseppe, il Gruppo Dialettale Galliatese odv presenterà la sua ultima realizzazione editoriale, “Mille e anta anni fa. Una filastrocca da leggere e colorare”, ventottesima pubblicazione della lunga serie di libri che il sodalizio, nel corso di mezzo secolo di attività, ha dedicato alla lingua, alla cultura e alla storia del territorio in cui opera. Domenica 19 marzo, alle ore 16.30, nel Salone Neogotico del castello visconteo-sforzesco, sarà infatti proposto un album illustrato, destinato soprattutto agli alunni della scuola primaria, album nel quale sono narrate, attraverso un’arguta e simpatica filastrocca scritta da Alessandro Mainardi, le origini del primo castello di Galliate, sorto poco più di undici secoli fa, nell’anno 911, su terreni posti tra le attuali via Sempione e via Michelangelo Buonarroti.

Il fascicoletto è stato pensato per avvicinare, in modo divertente e leggero, i bambini e i ragazzi alla conoscenza delle origini del proprio paese, che potranno essere da loro apprese anche grazie alle otto tavole grafiche da colorare (opera del concittadino Bruno Testa) a corredo del testo poetico. Il nuovo album ha insomma l’ambizione di essere per i più piccoli un’alternativa ai videogiochi e alla televisione, ma potrebbe nello stesso tempo interessare un pubblico più adulto, quale quello dei loro genitori o dei loro nonni, a cui sono rivolte le pagine di presentazione e di approfondimento. La pubblicazione vuole essere inoltre un segno di gratitudine e di stima nei confronti di Alessandro Mainardi, uno dei soci fondatori del Gruppo Dialettale, stimato maestro elementare per generazioni di alunni, ma anche profondo conoscitore della storia di Galliate e autore di delicate poesie in vernacolo. Con i suoi 103 anni, compiuti lo scorso 12 gennaio, Mainardi è ora il più anziano residente in paese.

Dopo i saluti dell’Amministrazione Comunale, che ha patrocinato l’iniziativa, l’incontro sarà aperto da Gianni Belletti, presidente del Gruppo Dialettale Galliatese odv, e da Simona Gianoni, presidente del Gruppo Storico Archeologico Galliatese odv, l’altra associazione che ha dato luogo alla pubblicazione. A seguire gli interventi di Bruno Testa, autore dei disegni, e di una rappresentante delle docenti della locale scuola primaria.

A Roberto Cardano, esperto di storia galliatese, il compito di illustrare il contesto territoriale che nel lontano 911 ha visto nascere il castello, le modalità della concessione di un fortilizio da parte di re Berengario I e le caratteristiche della filastrocca composta dal maestro Mainardi.

Al termine dell’incontro, a ingresso libero, l’album illustrato sarà offerto in omaggio ai presenti. Successivamente verrà distribuito gratuitamente agli alunni della locale scuola primaria e alle loro maestre. Per quanti fossero interessati, la nuova pubblicazione rimarrà inoltre disponibile presso il punto di accoglienza turistica del castello, nei consueti orari di apertura. 

Il nuovo album del Gruppo Dialettale Galliatese odv, con la filastrocca di Alessandro Mainardi e i disegni di Bruno Testa, è un agile fascicoletto di 16 pagine, in formato foglio protocollo. Il suo titolo, “Mille e anta anni fa”, è stato ricavato dal primo verso della poesia. Il progetto editoriale e la realizzazione grafica sono di Gianni Belletti e di Roberto Cardano.

La filastrocca, pubblicata per la prima volta del 2003, è un lungo e gustoso componimento di 138 versi a rima baciata, con «cadenze epiche e nel contempo leggere, quasi da poema eroicomico, ritmate da un fraseggio semplice e piano, pur se colorito e incisivo».

Il testo ripercorre le vicende che portarono alla costruzione del primo castello di Galliate. Descritto l’antico villaggio e definito carattere e origini dei suoi abitanti, la poesia presenta la comunità riunita in assemblea con i vicini di Berconate: fu Warnemperto, il personaggio più in vista del paese, a proporre ai presenti di recarsi da re Berengario I, al fine di ottenere l’autorizzazione ad erigere un castello a protezione dai nemici. Ventitré abitanti di Galliate e cinque di Berconate furono così presentati da Leone, vicario episcopale di Novara, al sovrano, che diede il proprio assenso a realizzare il fortilizio. La poesia si chiude con gli impegnativi lavori resisi necessari per la nascita del castello e con la memoria di quei suoi lontani costruttori.

Il componimento di Alessandro Mainardi è accompagnato da otto tavole da colorare, realizzate da Bruno Testa, abile ed esperto grafico. I suoi disegni, dal tratto fresco e immediato, ispirati allo stile dei fumetti francesi, sanno sovrapporre «alla realtà un accattivante alone fiabesco, con personaggi dai tratti un po’ caricaturati, che agiscono all’interno di scenette certo non molto rigorose dal punto di vista storico, ma tali da tradurre la vicenda narrata in un linguaggio figurativo in grado di catturare l’attenzione del piccolo lettore».

Testo poetico e tavole grafiche sono precedute da due prefazioni, a firma di Simona Gianoni, “Il castello di Warnemperto”, titolo che trae spunto dal nome di uno dei promotori della realizzazione della fortezza, e di Gianni Belletti, “Cento e tre anni fa”, a richiamare il recente compleanno pluricentenario dell’autore.

Completa l’album, un puntuale saggio di Roberto Cardano, “Galliate Vecchio e il suo castello nella filastrocca di Alessandro Mainardi”, all’interno del quale, sintetizzate le vicende storiche che portarono alla nascita della fortezza galliatese, si propone un’esaustiva analisi della filastrocca, sia dal punto di vista contenutistico, sia da quello formale.