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PERCORSO DELLA MEMORIA… PER NON DIMENTICARE

Trecate - «Positiva é stata la partecipazione della cittadinanza trecatese all'evento svoltosi domenica 29 settembre “Percorso della Memoria...per non dimenticare”, presso il nostro Cimitero. – ha dichiarato il consigliere incaricato ai Servizi Cimiteriali Patrizia Dattrino - Doverosi sono i ringraziamenti a chi ha permesso la buona riuscita dell’evento: dal personale degli uffici comunali, ai componenti e alla Coordinatrice della Consulta, a Margherita Lodroni Galassi trecatese preparata e appassionata delle piccole storie accadute durante la Prima e Seconda Guerra mondiale che hanno tristemente colpito le famiglie trecatesi. Come sempre è il lavoro di squadra che premia e sicuramente l'esito positivo dell'evento ci incentiva ad organizzare altre giornate come quella di oggi».

Margherita Lodroni ha incentrato l’incontro sulle storie delle persone inumate nella cappella ossario al centro del Cimitero urbano: il soldato Lukács Sandor, prigioniero austro-ungarico internato con altri commilitoni come lavoratore presso la cascina Incasate e morto di influenza spagnola nel marzo del 1919, le famiglie Beccegato e Armone, sfollate da Milano e decedute il 15 agosto 1943 a causa di un bombardamento, i due fratelli Fattucci, partigiani di origine ebraica, che morirono assiderati al passo della Galisia mentre stavano portando prigionieri inglesi e slavi al sicuro in Francia e i partigiani Romolo Colli e Attilio Varetti, fucilati dai tedeschi rispettivamente a Strona (VB) e Buronzo (VC).

Presente all’evento, oltre al presidente dell’Istituto storico della Resistenza Paolo Cattaneo, a rappresentanti delle associazioni locali e ai rappresentanti dell’Amministrazione comunale, una delegazione di Campolongo sul Brenta, composta dal Sindaco Mauro Illesi, dal presidente della Pro loco Renato Mocellin e dallo storico locale Fiorenzo Vialetto che ha commemorato la famiglia Beccegato, il cui capofamiglia Attilio è stato parroco di Campolongo durante la Prima Guerra mondiale e ne ha accompagnato i cittadini durante lo sfollamento causato dalla rotta di Caporetto.

Toccanti sono state le testimonianze di Sandra Baggiani ed Enedina Mairate, testimoni oculari del bombardamento del 1943 quando avevano entrambe otto anni.