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Un Requiem da applausi per i 110 anni della Schola

Trecate - La Schola Cantorum 'San Gregorio Magno' è una di quelle intuizioni che ha cambiato il modo di proporre e ascoltare musica non solo a Trecate ma in tutto il Novarese. A fondarla come coro parrocchiale fu don Gregorio Gambino nel lontanissimo 1908. Negli anni si sono succeduti altri direttore: venne chiamata in diversi festival e concorsi canori in tutto il mondo, dall'Australia agli Stati Uniti al Sudamerica. Ma il salto definitivo di qualità avvenene quando il parroco di allora, don Gilio Masseroni, scelse una figura laica, professionista e professionale per guidare un Coro che stava vivendo una sorta di crisi d'identità. Fu così che venne scelto un giovane direttore d'orchestra, alle prime armi, che dimostrò con la Schola e con il suo percorso successivo di essere un assoluto protagonista della scena culturale italiana: il maestro Mauro Trombetta.

Per celebrare i 110 anni della fondazione e i 40 anni dalla presa in carica della direzione della 'San Gregorio Magno' è stato organizzato un concerto la sera di venerdì 13 aprile in chiesa parrocchiale. E cosa si è scelto per ricordare questo doppio compleanno così importante? L'opera delle opere 'sacre': il Requiem K626 di Mozart. L'ultima volta che venne suonato nella 'chiesa grande' di Trecate fu il 28 novembre del 1998: indimenticabile quel concerto per i 90 anni della Corale, che ebbe inizio con l'annuncio della scomparsa dell'ex corista e assessore (alla Cultura) Marica Invernizzi. Una serata per cuori forti dove non venne risparmiata nemmeno una lacrima dalla commozione che si respirava e avvertiva in chiesa.

Questa volta il concerto, come ben detto dal presidente della Schola Cantorum, dr. Mauro Porzio, è stato dedicato ad un'altra amica che non è più tra noi e che per molto tempo ha fatto parte della Corale: Maria Bressan. Il Requiem è stato interpretato in modo magistrale dai cantori, dall'Orchestra filarmonica Italiana e dai quattro solisti: Alexandra Zariankyna - soprano, Giorgia Gazzola - contralto, Danilo Formaggia - tenore e Carlo Agostini - basso. Alla guida Trombetta che ha dimostrato quanto una grande opera, se suonata bene e al meglio, renda ancor di più. E così nell'ora di concerto, davanti ad un pubblico numeroso e attento (presente anche il Prefetto Castaldo, il sindaco Binatti con numerosi assessori e consiglieri e il parroco don Ettore), i vari Kyrie, Dies irae, Tuba mirum, Rex tremendae, Recordare, Confutatis e Lacrimosa sono stati accompagnati da un silenzio forse più mistico che religioso. Una serata dunque stra-ordinaria, nel senso di fuori dall'ordinaria, conclusa con il bis del Lacrimosa che è l'ultima parte scritta dal genio di Salisburgo prima della sua prematura scomparsa.

Evviva Mozart, evviva la Schola Cantorum ed evviva Trombetta! Sarebbe bello che iniziative del genere venissero fatte anche coinvolgendo le scuole dell'obbligo. Certe emozioni e certa musica merita di essere ascoltata da tutti perché aiuta a crescere e a migliorarsi sempre più. E i 110 anni della Corale trecatese lo dimostrano alla grande...

Gianmaria Balboni