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All’Enaip di Novara un corso per centralinisti, riservato a ciechi e ipovedenti

SIMONA HA FATTO 100 KM OGNI GIORNO, JACOPO, LAUREATO IN GIURISPRUDENZA, ORA E’ FELICE

Novara - Simona si è fatta per mesi 100 Km al giorno da Novi Ligure a Novara per venire a scuola, Flavio ora risponde al telefono in italiano e inglese con disinvoltura, Jacopo dopo una Laurea in Giurisprudenza e l’amara scoperta che il database legale non ha una sintesi vocale si è rimesso in gioco. Loro sono solo 3 degli allievi del corso di “Centralinista su sistemi informatici”, finanziato da FSE e da Regione Piemonte, che si è svolto presso la sede EnAIP di Novara, riservato a persone cieche o ipovedenti. Un corso unico nel suo genere, realizzato grazie alla partnership con l’Unione Ciechi e Ipovedenti di Novara. 900 ore di lezione su informatica, comunicazione, organizzazione aziendale, lingua inglese, gestione di strumenti tifloinformatici, sintesi vocale e centralini VOIP ma soprattutto un percorso di crescita e di autonomia.

“All’inizio alcuni docenti- raccontano- avevano il timore a farci lezione. Pensavano di ledere la nostra sensibilità con una parola sbagliata. Ma è bastata una lezione per far cambiare loro idea. È stata una formazione reciproca, noi abbiamo spiegato la nostra quotidianità, loro ci hanno fornito elementi per la nostra autonomia. La comunicazione è nelle nostre corde, per quelle vocali ci affidiamo ad Alice, preziosa e fondamentale sintesi. Lo volete sapere un segreto? Il braille per noi ciechi e ipovedenti è persino romantico. Per noi, non esistono né limiti né limitazioni. E dopo il corso ci sentiamo ancora più preparati per le sfide che ci attendono nel mondo del lavoro!”

“Conoscere questi ragazzi è stato un privilegio- racconta Barbara Ferrarese, docente. Mi hanno donato tanto e avvicinato ad un mondo che prima mi era totalmente sconosciuto. Si pensa che ci siano limiti enormi ma non è così. Sono pieni di energia, potenzialità e soprattutto capacità”.

Vi raccontiamo due loro storie.

SIMONA: 100 KM PER RIMETTERMI IN GIOCO - Mi chiamo Simona Bocca e abito a Novi Ligure, piccola cittadina in provincia di Alessandria. La distanza da casa a Novara è molta, ma oggi posso dire che ne è valsa la pena. Qui ho imparato nuove materie e ho conseguito una qualifica professionale importante. Con i treni, tra cambi e ritardi, non è sempre stato facile raggiungere la sede. Sapevo però che ad attendermi in classe c’erano sempre i sorrisi dei miei compagni, persone squisite che oggi posso chiamare amici e gli insegnanti, tutti molto professionali e disponili. Consiglio a tutti ENAIP, un ente serio che permette anche agli adulti di trovare la propria strada”.

JACOPO: IRONIA E PERSEVERANZA PER TROVARE LA MIA STRADA - Mi chiamo Jacopo, ho trent’anni, vivo a Granozzo e sono non vedente. Il passato non è sempre stato in discesa: durante il liceo mi sono appassionato a storia e filosofia e questo mi ha portato ad iscrivermi alla facoltà di giurisprudenza di Milano. Dopo essermi laureato, pieno di entusiasmo ho cercato uno studio dove poter svolgere il praticantato così da poter ottenere l’abilitazione legale. Ma dopo un paio di mesi ho fatto una spiacevole scoperta: non avrei potuto consultare il database legale in modo autonomo in quanto non accessibile attraverso la sintesi vocale. Ma non ho mollato. Volenteroso di mantenere la mia indipendenza e determinato a trovare la mia strada, ho deciso di iscrivermi al corso di centralinista in Enaip. Da persona molto timida, mi sono trasformato e ora dicono che io sia molto simpatico. Ve l’ho mai raccontata la barzelletta del cieco e dell’ippopotamo?