Share |

Coldiretti Novara-Vco: Con lo stop degli abbattimenti è SOS cinghiali!

Danni in diversi territori del novarese e del Vco, colpiti vigneti, campi seminati, prati ed ortaggi

Novara - Con l’emergenza coronavirus, le strade deserte e lo stop alla caccia di selezione si moltiplicano gli avvistamenti di cinghiali che sempre più spesso si spingono nei centri abitati e aumentano i danni alle colture. Lo denuncia Coldiretti evidenziando che salgono a oltre due milioni i cinghiali che circolano senza freni per campagne e città danneggiando i raccolti e mettendo a rischio la sicurezza delle famiglie anche nelle poche occasioni in cui è permesso uscire di casa. In Italia a rischio non ci sono solo i raccolti, resi più preziosi in questo momento dalla necessità di assicurare adeguate forniture alimentari con l’emergenza Coronavirus, ma anche la sicurezza dei cittadini che in alcuni territori sono assediati dagli animali selvatici sull’uscio di casa.

In Piemonte con lo stop alla caccia di selezione  e con meno persone a presidiare i territori, i cinghiali stanno invadendo le campagne da nord a sud della regione. Nel novarese e nel Vco sono stati rilevati danni in vigneti, in campi seminati, e gli animali si sono spinti vicino alle cascine, con semine da rifare e terreni letteralmente “arati”.

“La proliferazione senza freni dei cinghiali sta mettendo anche a rischio l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali e di aree ad elevato pregio naturalistico.  Questo, oltretutto, sarebbe stato il periodo giusto, con la vegetazione ancora ridotta, per lavorare al controllo della loro proliferazione. Ricordiamo poi che quest’anno nella provincia di Novara non erano ancora stati messi in atto i piani di contenimento, dei quali da un anno sollecitiamo la realizzazione”, spiega Sara Baudo, presidente di Coldiretti Novara – Vco.”Come Coldiretti Novara – Vco abbiamo inviato pochi giorni fa un sollecito alle prefetture per richiedere la riapertura dei piani di contenimento, così come abbiamo chiesto ai settori caccia delle province di continuare l’attività di controllo. Gli incidenti stradali sono diminuiti solo perché, al momento, con le disposizioni che dobbiamo seguire, circola meno gente, ma non appena si tornerà ai soliti ritmi il rischio sarà alto. Saranno necessarie, quindi, misure straordinarie da mettere in campo urgentemente. Non dimentichiamo che in Piemonte negli ultimi 6 anni si sono registrati 7.000 incidenti causati dalla fauna selvatica con una media pari a circa 1.200 incidenti l’anno, ma con la tendenza ad aumentare”.