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Genoni traccia il bilancio di un quinquennio di Atc Piemonte Nord

Novara - Il presidente dell'Atc Piemonte Nord, Giuseppe Genoni, ha tracciato in un incontro con la stampa locale un bilancio di fine mandato relativo alla sua presidente nel quinquennio 2014-2019.

LE CASE GESTITE DA ATC PIEMONTE NORD - Il numero totale di alloggi di proprietà di ATC Piemonte Nord o di proprietà di altri Enti e gesti da ATC è in lieve aumento, da 10.272 del 2014 ai 10.325 del 2019.Il numero complessivo degli alloggi assegnati con graduatoria è invece in contrazione (da 9.672 del 2014 a 9.372 del 2019) nonostante il numero di assegnazioni annue sia sostanzialmente costante e si attesti a circa 300 nuove assegnazione ogni anno. Questo dato può essere analizzato considerando diversi fattori: - in primo luogo la necessità di effettuare importanti interventi di riqualificazione negli alloggi che si liberano: il patrimonio immobiliare ATC risale principalmente agli anni Sessanta e Settanta e molti alloggi, una volta liberati, hanno bisogno di manutenzioni straordinarie particolarmente onerose, che allunganoi tempi di riassegnazione; - vanno segnalati alcuni casi in cui i Comuni per proprie unilaterali valutazioni scelgono di non assegnare per intero le case pubbliche disponibili, come il Villaggio Sisma di Villadossola, per citare il caso con il maggior numero di alloggi inutilizzati; - in terza battuta occorre segnalare difficoltà di assegnazione degli alloggi nei territori montani più svantaggiati, soprattutto nel Biellese e nel Vercellese, per i quali non c’è richiesta; - non da ultimo va ricordata la crescente domanda da parte dei Comuni di alloggi da riservare all’emergenza abitativa con assegnazione diretta senza l’attesa delle graduatorie: dal 2014 al 2018 il numero di nuove abitazioni riservate all’emergenza abitativa è aumentato del 25%, passando da 71 a 106 nuovi alloggi riservati ogni anno.

GLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE ORDINARIA -  Come detto, il patrimonio immobiliare gestito da ATC Piemonte Nord risulta particolarmente datato.Lo sforzo di questa Amministrazione è stato pertanto dedicato alle manutenzioni per cercare di mantenere in sicurezza e fruibile il maggior numero di case in un contesto complessivo di crescente richiesta di alloggi popolari. La spesa per interventi di manutenzione ordinaria è passata da circa 2milioni e 200mila euro del 2015 a quasi 3milioni e 100mila euro del 2018. Nel 2018 ad esempio sono stati effettuati ben 5.719 interventi di manutenzione ordinaria sul patrimonio immobiliare, un dato in significativa crescita possibile anche in seguito all’applicazione dell’IVA sui canoni di locazione, che ha reso disponibile, a sostanziale parità di spesa dell’inquilino, un maggior importo per le manutenzioni in una situazione bilancio in cui le risorse a disposizione non sono sufficienti alle effettive necessità del patrimonio immobiliare. Inoltre sul tema del miglioramento delle manutenzioni ordinarie ATC ha sperimentato un protocollo, avviato con il Comune di Omegna, attraverso il quale il Comune anticipa ad ATC l’importo per ristrutturare gli alloggi, recuperando poi interamente la somma erogata dagli affitti incassati dall’Agenzia per la Casa. ATC ha inoltre aderito ad un protocollo con Assa, Comune di Novara e Casa circondariale di Novara per l’impiego non oneroso di detenuti per lavori socialmente utili.

LA MOROSITÀ E LE INIZIATIVE PER CONTRASTARLA - Analizzando la morosità degli inquilini, l’importo complessivo sul bollettato annuo è stabile(9.836.181,71 euro nel 2014; 9.865.036,49 euro nel 2018); va rilevato, di contro, un continuo aumento della morosità totale cumulata che ha raggiunto, nel 2018, l’importo complessivo di euro 52.980.286: la crescita nel periodo 2014 – 2018 è stata complessivamente del 55,1% con punte del 84,5% sulla provincia di Vercelli (la provincia di Novara-VCO del 44%, Biella del 58,6%). Già dal 2014, al fine di garantire l’Ente dal rischio di inesigibilità delle somme vantate a credito verso gli assegnatari, è stata cura del Consiglio di Amministrazione imputare a Bilancio consistenti accantonamenti ad un apposito Fondo rischi su crediti così che il medesimo, al 31 dicembre 2017, ha raggiunto l’importo di euro 31.598.851. Nel periodo si registra una significativa diminuzione della morosità colpevole che passa da 8.670.850 euro del 2014 a 7.761.893 euro del 2018. Contestualmente la quota di morosità incolpevole coperta dal Fondo Sociale della Regione Piemonte è quasi raddoppiata, passando da 1.165.331euro del 2014 a 2.103.143 euro del 2018: questo dato così eclatante è dovuto sia al peggioramento complessivo della situazione socio-economica degli assegnatari, sia alla corposa campagna di informazione e sensibilizzazione intrapresa da ATC Piemonte Nord insieme alle organizzazioni sindacali degli inquilini riguardo al Fondo Sociale, in precedenza non pienamente utilizzato dagli assegnatari (o per il mancato pagamento della quota minima o per mancanza di informazioni dettagliate su come presentare domanda). Il numero di assegnatari morosi incolpevoli che fanno richiesta al Fondo sociale è infatti significativamente aumentato, passando da 924 domande accolte del 2014 a ben 1.470 del 2018. Complessivamente il numero di inquilini morosi è in continua crescita, anche se ad un tasso inferiore rispetto agli anni precedenti (complessivamente si stima che coloro che hanno accumulato qualche tipo di morosità siano oltre il 50% dell’utenza); permangono casi di forte indebitamento, anche superiore ai 10mila euro, a fronte di un affitto medio inferiore a 100 euro al mese. Altre attività intraprese dall’Ente che hanno portato maggiore sensibilizzazione sul tema del contrasto alla morositàsono state una maggiore puntualità nell’emissione della bollettazione (accompagnata anche da una nota informativa relativa a scadenze e informazioni di pubblica utilità) e soprattutto la messa a regime delle richieste di decadenza dei morosi colpevoli ai Comuni, passate dalle 66 del 2014 a alle 796 di maggio 2019 (con la punta di 1.191 richieste di decadenza nel 2016), interrompendo un periodo di inerzia da parte dell’Ente. Questa attività di regolarizzazione nella richiesta di decadenza ai Comuni - che fa seguito ad una corposa e poco fruttuosa azione di recupero del credito realizzato anche insieme ai Comuni stessi, tramite la proposta di piani di rientroe di altre misure di facilitazione – non ha al momento portato ad un contestuale aumento nel pronunciamento delle decadenze da parte dei Comuni stessi, ma ha quantomeno avviato un percorso virtuoso di rispetto di quanto previsto dalla Legge Regionale ed un effettivo coinvolgimento di tutti i soggetti interessati dalla procedura di decadenza. La Legge Regionale impone infatti ai Comuni che non abbiano pronunciato la decadenza o che l’abbiano pronunciata ma non eseguita l’obbligo di pagare ad ATC il canone in luogo dell’utente moroso: a seguito di ciò, ATC, al 31 dicembre 2018, risulta creditrice verso i Comuni dell’importo complessivo di euro 6.897.404 (Novara-VCO euro 5.105.334, Biella euro 339.122 e Vercelli euro 1.452.947). Risultati positivi di contenimento della morosità colpevole si sono verificati soprattutto in alcuni Comuni di media dimensione dove gli assegnatari morosi sono stati costantemente “accompagnati” dal personale (e in alcuni casi anche dagli amministratori comunali) in un percorso legato al rispetto dei piani di rientro. Nella maggior parte degli altri casi invece i piani di rientro eventualmente sottoscritti dopo poco tempo non sono stati più rispettati o l’assegnatario, pur facendo fronte al Piano personalizzato, ha iniziato ad accumulare morosità sulla bollettazione corrente.

GLI INTERVENTI SUL BILANCIO - Tra la seconda metà del 2015 e la prima metà del 2016 è stata effettuata una apposita revisione straordinaria dei residui attivi e passivi al 31/12/2014, affidato a Deloitte & Touche. Tale lavoro, protrattosi a causa in parte della difficoltà nel reperimento di documentazione contabile presente nelle tre sedi, ma soprattutto per la difficile ricostruzione di determinate scritture contabili, ha portato a severe risultanze. Nello specifico queste ultime, in termini di residui attivi e passivi, hanno comportato un disavanzo di amministrazione di 23.499.496,51 euro. In particolare tale risultato è ottenuto partendo da un disavanzo di amministrazione ante revisione da rendiconti finanziari delle preesistenti Agenzie di 1.442.393,20 euro e rettificandolo con accantonamenti prudenziali per Fondo Crediti dubbia esigibilità ed accantonamenti per altre specifiche e minori fattispecie (residui non documentati, residui doppi, ecc.) arrivando così ad un disavanzo di 23.499.496,51 euro, il cui ripiano è stato approvato dalla Giunta Regionale in 30 annualità.La prima conseguenza pratica di tale revisione è stata che nei bilanci successividell’Agenzia si è dovuto trovare copertura per la quota trentennale di rientro; la seconda e forse più importante è stata che nei medesimi bilanci l’Ente ha previsto un accantonamento sui crediti, pur in assenza di specifica prescrizione, in ottica prudenziale e considerata la morosità che caratterizza le entrate tipiche della gestione ed anticipando nei fatti alcuni dei principi cardine del D. Lgs 118/2011 in materia di bilanci pubblici. Nonostante queste criticità, gli esercizi 2015, 2016 e 2017 si sono chiusi con avanzi di amministrazione rispettivamente di 3.735.505,77 euro; 5.955.051,06 euro e 10.670.485,23 euro, assorbendo e dimezzando in tre annualità il disavanzo milionario emerso al 31/12/2014. In tali risultati di esercizio sono state incluse le “conseguenze contabili” dell’attività di “pulizia” di determinate criticità presenti, in alcuni casi anche decennali (eliminazione di residui - sia attivi che passivi - particolarmente datati, chiusure di rendicontazioni alla Regione Piemonte di finanziamenti per nuove costruzioni e manutenzione straordinaria, magari sostenuti da anni). Il processo di implementazione dell’attendibilità della contabilità aziendale e la sostenibilità reale (ossia con iscrizione in bilancio di entrate secondo i principi prudenziali di reale esigibilità delle stesse) dell’operato dell’ente è proseguito, come detto in precedenza, anche con l’applicazione del D.Lgs 118/2011 a partire dall’esercizio 2018.

L’IVA SUI CANONI - Un altro provvedimento determinante per il bilancio dell’Ente è stata l’applicazione dell’IVA (del 10%) sui canoni e alle spese delle utenze. Quando è stata unificata l’ATC Piemonte Nord, vigevano regole diverse a seconda del territorio, con l’IVA sui canoni già applicata nel Biellese e in parte del Novarese. Con il progressivo rinnovo dei contratti sottoscritti è stata applicata l’IVA del 10% ai canoni; riducendo contestualmente l’IVA dal 22% al 10% su alcune spese, come il riscaldamento. Una operazione di fatto non percepita dagli inquilini, che hanno mantenuto importi sostanzialmente analoghi, ma che ha liberato risorse indispensabili agli equilibri di bilancio. In virtù di tale scelta, ATC ha infatti potuto recuperare IVA sugli acquisti e sulle spese effettuate con l’effetto nel solo anno 2018, prima annualità di fatto a regime, di disporre di un importo di euro 1.748.258destinato in gran parte a migliorare la gestione ordinaria e le manutenzioni nonostante la riduzione complessiva dei margini di bilancio.

IL RAPPORTO CON GLI INQUILINI E LA COMUNICAZIONE - ATC Piemonte Nord ha voluto migliorare il servizio all’utenza ampliando gli orari di apertura al pubblico: gli sportelli tra Novara, Vercelli, Biella e Gravellona Toce dal 2019 restano aperti tre ore in più agevolando gli inquilini che hanno una fascia oraria più ampia per avvalersi dei servizi dell’Agenzia territoriale per la Casa. Negli anni di mandato il numero di assegnatari che si è rivolto agli sportelli dell’URP e dell’Inquilinato è rimasto costante, così risultano stabili le chiamate ai numeri per assistenza e manutenzioni. Nella sede di Novara sono stati realizzati nuovi e più funzionali sportelli, altrettanto è in programma a Vercelli e a Biella. La bollettazione agli inquilini è stata accompagnata da una circolare informativa che ricorda le principali scadenze e fornisce notizie di utilità. Un attento servizio di ufficio stampa ha consentito di verificare prontamente le segnalazioni fatte dagli inquilini ai media locali - che a volte non vengono inoltrate all’Urp o ai canali “ufficiali” – cercando di sfatare il luogo comune che ATC “non risponde” o non sia attenta ai problemi quotidiani degli affittuari. Parallelamente si è lavorato per un miglioramento complessivo dell’immagine dell’Ente. Come segnale di attenzione verso gli assegnatari, ATC ha aderito alla Rete territoriale contro le discriminazioni della Provincia di Novara, un gesto di attenzione verso gli assegnatari che a volte vivono situazioni di fragilità e che necessitano quindi di attenzione maggiore da parte dell’Agenzia e del suo personale.

INTERVENTI EFFETTUATI E MANUTENZIONI STRAORDINARIE - Sono lontani gli anni in cui ATC costruiva nuovi quartieri popolari, da molti decenni infatti gli interventi riguardano principalmente la manutenzione e il recupero degli edifici esistenti. Il mandato 2014-2019 tuttavia è stato caratterizzato anche dal completamento di alcuni cantieri di nuove palazzine, in particolare ad Arona e Casale Corte Cerro, e da corposi interventi di riqualificazione realizzati soprattutto nell’ambito della Legge 80/14 lettera B. Inoltre il mandato è stato caratterizzato dalla chiusura di 35 interventi avviati principalmente nelle gestioni precedenti e non ancora ultimati, collaudati o rendicontati(come documentato dalla tabella in calce). Tra i 14 edifici oggetto di recupero nell’ambito della Legge 80/lettera B (per un totale di 8milioni di euro assegnati) l’intervento emblematico riguarda le torri di via Mantova a Novara, palazzi simbolo dell’edilizia popolare in città. Questi interventi di riqualificazione hanno previsto la rimozione dei tetti in amianto con la posa di nuove coperture, il rifacimento delle canne fumarie e dei serramenti per migliorare l’efficienza energetica e per via Mantova anche il rifacimento delle facciate. A Novara, sempre nell’ambito della legge sulla riqualificazione energetica sono state realizzati interventi nella zona Vela, in via Boschi e in via Sassoni, a San Rocco, in via Gibellini. Tra gli altri comuni interessati dai cantieri già conclusi Galliate, Omegna Domodossola. Avviate le procedure anche per le importanti riqualificazioni divia Spreafico a Novara, di via Milano a Cossato e di via Camandona a Biella. Molto significativa la quantità di amianto rimossa con questi interventi, circa 8mila metri quadrati di materiale smaltito. Nel Vercellese e nel Biellese sono stati messi a bando, per circa 5 milioni di euro, la manutenzione straordinaria e la gestione di oltre un centinaio di centrali termiche affidate a un unico gestore per 10 anni. Nell’affido è stato previsto un importante intervento di adeguamento e di messa a norma che ha portato un beneficio per l’utenza e un significativo risparmio sui costi di gestione e sulle bollette. Un analogo intervento, nella prossima “stagione termica” sarà realizzato anche nel Novarese e nel Vco.

IL SOCIAL HOUSING DI VERCELLI - Un intervento significativo che è stato inaugurato durante il mandato amministrativo riguarda i dodici miniappartamenti del social housing di Vercelli: grazie ad un protocollo tra ATC e Comune una palazzina di viale Torricelli è stata completamente restaurata e adibita ad alloggi destinati a persone con grave disagio sociale: donne con minori a carico, giovani appena usciti dai programmi di protezione e single o persone separate con figli piccoli. Dodici miniappartamenti già arredati, dalla superficie tra i 28 e i 33 mq, composti da una camera, zona giorno con zona cottura e servizi igienici che diventeranno una casa temporanea per molte famiglie, composte da persone in difficoltà e costantemente seguite dai servizi sociali. L’intervento è costato circa 500mila euro per quanto concerne la ristrutturazione, finanziata dalla Regione nell’ambito del Programma Casa dell’allora ATC Vercelli. L’opera è stata conclusa nel 2017 dopo anni di impasse per difficoltà burocratiche.

ARONA: PRIME PALAZZINE ATC AD ALTA EFFICIENZA ENERGETICA - Due nuove palazzine di edilizia popolare sono state inaugurate ad Arona nei primi mesi del 2018 attraverso il ‘Piano casa 10mila alloggi’,30 nuovi appartamenti ad alta efficienza energetica e 31 autorimesse. L’intervento è uno dei più significativi mai realizzati da ATC per avanguardia delle tecniche costruttive ed efficienza energetica, sorge all’interno di un ambito PE.E.P. e le nuove opere di urbanizzazione oltre a servire il nuovo insediamento, hanno rappresentato un’opportunità per la ricucitura urbanistica dell’area, migliorando la viabilità della zona del liceo “Fermi”. Nel 2018 è stato consegnato anche il cantiere di Casale Corte Cerro, fermo da anni dopo il fallimento della ditta che stava realizzando gli interventi e in seguito al danneggiamento del cantiere per una tromba d’aria che aveva creato un contenzioso con chi stava eseguendo i lavori.

NOVARA – TRA LE CASERME E IL CIMITERO UN PROGETTO DI RIGENERAZIONE URBANA - Nei prossimi mesi partirà un atteso intervento di riqualificazione nella zona di via San Bernardino da Siena, dove sono presenti molte palazzine non abitate con alloggi murati. In questa zona dietro alla Caserma Gherzi sarà recuperato un primo condominio, al civico 16 H/I, con alloggi ad alta efficienza energetica e un edificio a emissioni zero. L’intervento è possibile grazie ad un contributo europeo POR FESR che si somma a un precedente contributo regionale per quasi 2 milioni di euro. Si tratta dell’avvio del recupero di una porzione di città di pregio, vicinissima al centro, che darà risposta alle esigenze di molte famiglie attualmente in graduatoria.

LA NUOVA SEDE DI VIALE VERDI E GLI UFFICI TERRITORIALI - A gennaio 2019 è stata inaugurata la nuova sede di ATC Piemonte Nord in viale Verdi a Novara, con l’obiettivo di razionalizzare gli uffici e di offrire un miglior servizio all’utenza. La nuova sede si sviluppa su una superfice di 1.500 mq, disposta su due livelli; ospita i circa 50 dipendenti dell’Agenzia. L’edificio di proprietà dell’Asl era dismesso dal 2014. E’ stato completamente riqualificato in quattro mesi. Gli interventi hanno previsto la demolizione delle murature interne, il rifacimento dell’impianto elettrico e di riscaldamento, la riqualificazione dei serramenti tutelati dalla Sopraintendenza, una nuova centrale termica, la nuova suddivisione degli spazi interni e l’arredo, oltre alla pulizia dell’area verde esterna molto degradata. L’edificio fino agli inizi del ‘900 era utilizzato come padiglione dell’Ospedale psichiatrico, successivamente è stato in uso alla Provincia e poi è stato adibito a sede per la scuola superiore “Bermani”; dal 2014 è inutilizzato.L’intervento è costato 1 milione di euro, di questi 300 mila euro sono coperti da un contributo dell’Asl, una operazione vantaggiosa se confrontata con i costi di adeguamento e messa a norma della vecchia sede di via Boschi. L’edificio di circa 800 mq di via Boschi è stato messo in vendita a 665 mila euro. ATC Piemonte nord mantiene uffici territoriali (con sportello di inquilinato, ascolto dell’utenza e personale tecnico) a Vercelli, Biella e Gravellona Toce. L’accorpamento ha consentito una razionalizzazione dei servizi (in massima parte gestiti da Novara) e degli spazi delle vecchie sedi. In prospettiva nelle vecchie sedi verranno ricavati appartamenti e spazi da affittare: in particolare a Vercelli dove il trasferimento degli uffici su due livelli consentirà di liberare tre piani per nuovi appartamenti. Un intervento simile sarà programmato anche a Biella.