Share |

Marchio Ospitalità Italiana: due new entry tra le 134 strutture novaresi

Novara - Sono i ristoranti “La Locanda” e “Trattoria da Zia Giò”, entrambi di Cameri, le new entry che si aggiungono alle 132 strutture novaresi già in possesso del prestigioso riconoscimento Marchio Ospitalità Italiana e che anche per il 2019 hanno visto confermare il mantenimento dei propri standard di qualità. La cerimonia di premiazione  si è svolta ieri, lunedì 3 giugno, presso la Camera di Commercio di Novara.  «I premiati di rappresentano, con la loro attività, dei veri e propri ambasciatori del Made in Italy: è grazie ad essi infatti che i visitatori entrano in contatto con il territorio e le sue caratteristiche, sviluppando ricordi e valori esperienziali, da portare con sé e condividere» ha commentato Maurizio Comoli, presidente della Camera di Commercio di Novara. «Il Marchio Ospitalità Italiana è una certificazione volontaria, gratuita e rinnovabile annualmente, rilasciata a seguito della valutazione positiva di una commissione di esperti rispetto a oltre 250 parametri e che rappresenta dunque un segno ostensibile della qualità raggiunta» ha chiosato Comoli.  

Passando ai numeri, il 2018 si è dimostrato un anno favorevole sia per il turismo piemontese, che ha registrato un aumento degli arrivi (+1,9% rispetto al 2017) e delle presenze (+1,4%), grazie soprattutto all’andamento positivo dei mercati esteri, sia per quello novarese. Ad analizzare nel dettaglio le dinamiche provinciali è stata Maria Rosa Fagnoni, presidente dell’Agenzia Turistica Locale della provincia di Novara: «Gli arrivi nel Novarese hanno registrato una variazione positiva del +7,5% tra 2017 e 2018 e anche le presenze sono aumentate, evidenziando un incremento del +1,2% nello stesso periodo di riferimento». Fagnoni ha quindi ricordato le iniziative messe in campo in ambito turistico nel 2018 e quelle previste per l’anno in corso, tra cui il progetto Interreg “In Bici a pelo d’acqua”, di cui l’ATL è capofila e la Camera di Commercio partner, iniziativa che a dicembre ha ottenuto il riconoscimento per l’erogazione dei finanziamenti europei, collocandosi al terzo posto su cinquantanove progetti presentati.

La parola è quindi passata a Flavia Coccia di IS.NA.R.T., la quale ha tracciato una panoramica delle tendenze di viaggio e dei nuovi parametri che verranno adottati per il rilascio del Marchio: «Oltre alla valutazione sulla qualità del servizi si aggiungono altre tre macroaree relative a identità, notorietà e promozione delle destinazioni, nella consapevolezza che le strategie di sviluppo possono avere successo solo se orientate a integrare le risorse in un’ottica di filiera in cui l’offerta turistica deve trovare adeguate connessioni con il territorio in cui è localizzata». Coccia ha inoltre posto l’accento sull’utilizzo sempre più diffuso dei social network, da cui passa il 40% delle transazioni mondiali del turismo, ma ancora poco utilizzati dagli operatori locali.

Su questo punto è intervenuta la Digital Promoter Alessandra Krengli, che ha fornito alcuni consigli pratici per gestire la propria presenza online e sfruttare le opportunità del web: «Il turista cerca ispirazione per costruire un’esperienza da raccontare e tutto il processo, dalla fase di ricerca alla condivisione, è mediato dalle rete».

La cerimonia è quindi entrata nel vivo con la premiazione delle strutture novaresi che nel 2019 hanno conseguito il Marchio Ospitalità Italiana, introdotte da Cristina D’Ercole , segretario generale della Camera di Commercio di Novara.  Complessivamente sono 134 le imprese certificate novaresi ed includono 74 ristoranti, 34 hotel, 17 agriturismi e 9 campeggi. Maggiori informazioni sulla certificazione e sulle strutture premiate sono disponibili sul portale www.10q.it .