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Oltre 5mila persone in viaggio attraverso l’era esponenziale

A “Wooooow! Io e il Mio Futuro…” quasi tremila studenti che hanno preso parte ai 32 laboratori proposti da scuole e imprese

Novara - «Anche quest’anno abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, superando ampiamente le 5mila presenze, di cui quasi tremila soltanto di studenti che hanno preso parte ai 32 laboratori che sono stati proposti in continuazione, per sei turni consecutivi, da scuole e imprese. Siamo decisamente soddisfatti, anche per la qualità degli interventi proposti nei workshop e per la varietà dei lab, e ringraziamo tutti i nostri partner, istituzionali e aziendali, per avere contribuito anche quest’anno a fare di Wooooow! un’esperienza imprescindibile per l’orientamento dei nostri ragazzi». Con queste parole il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Associazione Industriali di Novara, Luca Ponzio, commenta l’edizione 2017 di “Wooooow! Io e il Mio Futuro…”, l’evento di orientamento per gli studenti delle scuole secondarie svoltosi il 10 e 11 novembre scorsi al salone Borsa di piazza Martiri, a Novara.

«Il leitmotiv di questa edizione – prosegue Ponzio – è stato il tema dell’era “esponenziale”, nella quale siamo già immersi da tempo e anche, per alcuni aspetti, a nostra insaputa. Si tratta di una visione del cambiamento agli antipodi rispetto alla comune visione “lineare” del progresso, ma che sta trasformando radicalmente ogni aspetto della nostra vita, pubblica e privata. Viviamo in un’epoca in cui la miniaturizzazione della tecnologia, con dispositivi sempre più piccoli, veloci ed economici, e l'interconnessione globale delle persone, in cui bastano pochi millisecondi per trasportare un dato digitale da una parte all'altra del mondo, sono i vettori di una modificazione dell’esperienza, anche quotidiana, che non ha precedenti nella storia dell’umanità. Come una “SD Card” ha moltiplicato per mille la sua capienza in poco più di un decennio, nell'arco di una vita umana i computer sono progrediti in modo impensabile e nel ventunesimo secolo sperimenteremo probabilmente non più 100 anni ma l’equivalente passato di migliaia di anni di progresso tecnologico, con auto che si guideranno da sole, case che si adatteranno alle esigenze di chi ci vive e computer che inizieranno ad apprendere dai loro errori secondo il principio di singolarità. Nessuno può prevedere quanto questa evoluzione sarà veloce e dove ci porterà. L’unica cosa certa è che la formazione e il lavoro del futuro saranno profondamente influenzati da questo cambiamento e richiederanno sempre nuove competenze. Sempre più macchine compiranno mansioni ripetitive e faticose, mentre a noi umani sarà sempre più richiesto di ragionare, di apportare creatività, di risolvere problemi complessi e di sviluppare quel “pensiero trasversale” che è in grado di generare interoperabilità tra le diverse discipline. È una sfida notevole che ci vede tutti coinvolti: l’importante è affrontarla con curiosità, spirito critico, collaborazione e interdisciplinarietà».

Degli aspetti più significativi delle modificazioni indotte dalle tecnologie esponenziali (intelligenza artificiale, robotica, biotecnologie, nanotecnologie, realtà virtuale e realtà aumentata, blockchain e genetica, solo per citarne alcune) hanno parlato gli esperti di Impactscool, Andrea Geremicca e Cristina Pozzi, che con le loro relazioni hanno introdotto i workshop di tutte e due le giornate, indicando anche le competenze più richieste in chi affronterà il mondo del lavoro nel 2020: capacità di risolvere problemi complessi, pensiero critico, creatività, gestione delle persone, capacità di coordinarsi con gli altri, intelligenza emotiva, capacità di giudizio e di decisione, orientamento al servizio, negoziazione e flessibilità cognitiva.

«Come è stato sottolineato da molti relatori – conclude Ponzio – l’Italia è il Paese dove sono necessari i maggiori cambiamenti nelle competenze. Per questo abbiamo lanciato ai giovani il messaggio che devono studiare e analizzare con curiosità la società presente ma al tempo stesso esercitarsi in continuazione a pensare al domani. Soltanto così potranno essere in grado di reggere la velocità e la profondità del cambiamento “esponenziale” in cui sono coinvolti e fare le scelte più adeguate per il loro futuro».