Share |

Presentate alla Camera di Commercio tutte le iniziative della kermesse del riso in programma dal 21 al 23 settembre

Nella foto (di Mario Finotti) compaiono da sx verso dx: Rovellotti, Verri, Naranzoni, Fagnoni, Sozzani, Canelli, Paladini, Brogin e Caresana

Novara - Un evento capace di soddisfare i gusti e le passioni di tutti e di unire territori diversi, ma legati dalla cultura del riso: è questo “Rice – I Sapori del Riso Italiano”, la manifestazione che si svolgerà a Novara e Casalbeltrame dal 21 al 23 settembre 2012. Il fitto programma di appuntamenti è stato presentato dai sostenitori dell’iniziativa nel corso di una conferenza stampa che si è svolta oggi, giovedì 13 settembre, presso la Camera di Commercio di Novara. A fare gli onori di casa è stato Paolo Rovellotti, presente dell’Ente camerale, il quale ha dichiarato: «La produzione italiana di riso, pur essendo lo 0,3% di quelle mondiale, rappresenta una produzione eccelsa, che si inserisce all’interno di una cultura alimentare di lunga tradizione, strettamente connessa alla civiltà rurale. L’obiettivo di questo evento – ha aggiunto Rovellotti – e, in particolare, della conferenza che avrà luogo la mattina di sabato 22 è quello di arrivare ad un patto tra le diverse componenti della filiera del riso per far brillare questo prodotto italiano nel tempo, anche in vista dell’Expo 2015». 

Il richiamo all’Esposizione Universale è stata ripreso anche da Giovanni Carlo Verri, presidente della Camera di Commercio di Vercelli: «L’Expo 2015 è un’occasione da non perdere, ma dobbiamo arrivare pronti: Rice ci dà l’opportunità di aggregare territori diversi, superando i confini amministrativi, e di testare le nostre capacità in termini di organizzazione ed accoglienza».

Un evento, quello di Rice, che si inserisce in un orizzonte progettuale di più ampio respiro, come ha spiegato Giovanni Brogin, presidente di AST Vigevano: «Questo format, pensato per la diffusione e la conoscenza della cultura del riso, intende far parte di un percorso di valorizzare anche culturale, che sappia offrire possibilità di sviluppo e mantenimento dell’economia locale».

Nella foto (di Mario Finotti) compaiono da sx verso dx: Rovellotti, Verri, Naranzoni, Fagnoni, Sozzani, Canelli, Paladini, Brogin e Caresana.