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Bertoldi (presidente nazionale studenti Pdl) risponde a Bettini

"L'insieme di sciocchezze pronunciate dal ragazzo in questione - scrive Alessandro Bertoldi, presidente nazionale degli Studenti del Popolo della libertà riguardo alla lettera aperta scritta da Carlo Bettini nei confronti del referente locale degli studenti Pdl, Federico Mazzaron - mi lasciano attonito, ma di certo non posso restare attonito dinnanzi a tanta ignoranza ed a un insieme tale di insensatezze che probabilmente arriveranno alle orecchie di alcuni, seppur per fortuna pochi, studenti italiani per gran parte disinformati. Il ragazzo in questione è l'esempio di come in parte la scuola politicizzata e in altra parte una certa società e gruppo a cui appartiene abbia inculcato all'interno della sua labile zucca, concetti ideologici, torbidi, confusi e faziosi. Non entro nel merito dell'inizio del suo commento che sinceramente per quanto mal espresso e confuso oltre che privo di fondamento fosse non l'ho minimamente compreso. Entro però nel merito della questione che riguarda l'intervento dei privati nella scuola pubblica, non vedo che problemi possa avere questo ragazzo con i privati, probabilmente i problemi sono soltanto suoi e frutto della sua manipolazione politico-classista, poiché la scuola qualora anche divenisse una partecipata come noi di VIS abbiamo proposto da tempo, l'intervento del privato non potrebbe che giovarle. Ci ritroveremo ad avere una scuola dove il privato proprio in funzione di stages e di avere soprattutto per quanto concerne gli istituti tecnici, degli studenti preparati come richiedono le aziende e quindi il mercato del lavoro, inoltre dovrebbe sostenere parte delle spese dell'istituto e non potrebbe prendere decisioni autonome, ma dovrebbe sempre e comunque ottenere la maggioranza nel consiglio d'istituto. Quindi proprio il contrario di quel che diceva il piccolo rivoluzionario in erba, ma anzi questa sarebbe una grande ricetta per combattere la crisi economica, lo stato sarebbe aggravato da meno spese e quindi anche cittadini e famiglie. Infine in questi giorni assicuro non accadrà proprio nulla di quanto da lui annunciato, il Ministero non ha fatto alcuna modifica o introduzione sostanziale e quindi nessun cambiamento, tutto resta uguale, come resta uguale la voglia di qualche comunistello di manifestare senza motivo, ma al solo fine di perdere lezione e di fare dell'inutile chiasso che svilisce lo strumento dello sciopero studentesco. In realtà serio. La lotta di cui parla è degna solo del criminale sanguinario che ha ritratto sulla maglietta, Che Guevara. L'Italia ha bisogno di crescere all'insegna di valori seri, sani e decenti e non di quelle boiate senza senso che blaterano lui e quelli come lui".