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Borgomanero dice no alla ricerca di petrolio sul territorio

Borgomanero - Un deciso “no” alle possibili ricerche di petrolio nel borgomanerese. Lo ha espresso la Giunta Comunale di Borgomanero ritenendo che l’iter progettuale di “ricerca idrocarburi” sul proprio territorio, proposto dalla società inglese “Northern Petroleum”, sia un pesante rischio per l’ambiente. A supporto di questa affermazione, la Giunta Comunale, ha richiesto al Settore Ambiente della Provincia di Novara di essere coadiuvata a livello tecnico da esperti  e professionisti dell’Ente di palazzo Natta, affinché tutte le fasi vengano espressamente chiarite agli Amministratori Comunali. Puntuale è arrivata la risposta della Provincia di Novara, attraverso una relazione illustrata e consegnata nel corso della Conferenza dei Servizi regionale, tenutasi il 16 gennaio scorso. Il progetto della società inglese prevede una “prospezione –si legge nella nota – geofisica in una area di 35 chilometri quadrati comprendente i Comuni di Barengo, Borgomanero, Cavaglietto, Cavaglio d’Agogna, Cressa, Cureggio, Fontaneto d’Agogna, Suno e Vaprio d’Agogna; una zona di particolare interesse paesaggistico-storico-ambientale”. Inoltre “il Piano Territoriale Provinciale – si legge ancora nella relazione della Provincia – tutti i progetti, in base alla Legge Regionale 40/98, siano sottoposti alla fase di valutazione di impatto ambientale”. A tutto ciò si aggiunge che “l’area in questione è inserita all’interno del programma MAB ‘Man and Biosphere’ avviato dall’UNESCO allo scopo di migliorare il rapporto tra uomo e ambiente e ridurre la perdita di biodiversità attraverso una serie di programmi di ricerca”. La relazione del Settore Ambiente della Provincia di Novara, oltre a richiedere lo studio di Impatto Ambientale, sia eseguito “lo studio geologico e relativa rielaborazione dei dati geofisici, necessario per determinare la tipologia e l’ubicazione delle indagini esplorative” . Infine la Provincia ritiene che “l’area indagata in virtù della sua peculiarità e fragilità territoriale , potrebbe non ritenersi idonea ad un intervento di perforazione esplorativa, ancorché di una perforazione produttiva”.

La Giunta Tinivella ha ulteriormente chiesto di conoscere in modo trasparente come si svolgerà ogni singola fase in futuro e a quali rischi si andrà effettivamente incontro.