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GHEMME, LA PROVINCIA NON INTERVIENE...

ALLARME LANCIATO DAI RAPPRESENTANTI DEL MOVIMENTO 5 STELLE DEL NOVARESE

Ghemme - "Continua a pendere una spada di Damocle - affermano i rappresentanti locali del Movimento 5 Stelle on. Davide Crippa, sen. Carlo Martelli e Gianpaolo Andrissi consigliere regionale - sui portafogli dei cittadini novaresi. Sembra infatti che la Provincia di Novara non abbia ancora avviato alcun iter di rivalsa nei confronti di Daneco Impianti S.p.A., impresa che ha il compito della gestione post mortem del sito. Il contratto fra la Provincia e Daneco parrebbe infatti ancora in essere, non sarebbe ancora stato rescisso. Una domanda è lecita vista la situazione attuale: cosa si sta aspettando? Nel frattempo, in attesa di un intervento della Provincia, chiediamo alla Regione Piemonte la nomina di un commissario ad acta vista l'inerzia della provincia e il ddl 217 in approvazione che a breve cancellerà i consorzi. Altro tasto dolente è quello delle fidejussioni depositate da Daneco  a garanzia del proprio lavoro. Diversi media locali hanno dato notizia che una delle garanzie finanziarie di Daneco non avesse la necessaria copertura economica, nonostante questa fosse stata certificata da una società finanziaria specializzata e con certificazione di autorizzazione regolare. Ebbene, pare che la Provincia di Novara fosse al corrente della vicenda dal 2015 (!), e nonostante questa informazione abbia preferito fare come lo struzzo che mette la testa nella sabbia. Se tale informazione fosse confermata, non abbiamo timore nell’affermare che una situazione del genere non potrebbe che essere definita vergognosa. Perché in un anno la Provincia di Novara non ha ritenuto di dare una risposta e un’informazione chiara ai cittadini in merito? Muoversi per tempo non avrebbe potuto contribuire ad evitare che i costi della gestione della discarica potessero potenzialmente pesare sulle tasche dei cittadini novaresi? Inoltre è sempre più probabile che a pagare per i costi non più sostenibili da Daneco sarebbero non solo i cittadini residenti del Consorzio di cui la discarica di Ghemme è responsabilità (Il Consorzio Medio Novarese, fatto di per sé già gravissimo) ma anche tutti gli altri, in quanto non è escluso che possa essere applicato un criterio di “responsabilità” in base all’origine geografica del rifiuto. Se il rifiuto arrivato a Ghemme fosse partito da un comune facente parte per esempio del Consorzio di Basso Bacino, anche i residenti nella zona d’ambito del Consorzio del Basso potrebbero dover contribuire alle spese. Riteniamo che tutti i Sindaci e i Consigli comunali della Provincia di Novara debbano attivarsi al fine di avviare quanto prima una procedura di recupero delle risorse dovute da Daneco Impianti S.p.A., mediante anche pignoramento, prima che tutta l’azienda venga  svuotata. Ricordiamo che purtroppo la già citata Daneco non è nuova a “imprese” di questo tipo. Per far capire il contesto enorme e difficile in cui è inserito il caso della “piccola” Ghemme infatti, andiamo a riportare casi  analoghi a quello novarese di altri siti in tutta Italia dati in (pessima) gestione alla stessa impresa, come quelli di Pescantina (VR), Andria (BAT) e Giovinazzo (BA). Per chiudere, la richiesta del Prefetto di Novara all’ultimo incontro del Tavolo istituzionale su Ghemme, cioè quella di aggiornare quanto prima la Certificazione Antimafia di Daneco, è ad oggi ancora disattesa".