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SEMPLIFICAZIONI: PASTORE(LEGA NORD), TESTO INCOSTITUZIONALE SOTTO VARI ASPETTI

L'on. Maria Piera Pastore (Lega Nord)

Borgomanero - “Si tratta di un decreto-legge approvato da un Governo di professori, che applica la teoria senza avere il conforto dell'esperienza pratica, che si affida alla burocrazia per redigere un testo diretto alla semplificazione e che non tiene conto della tecnica giuridica nella scrittura delle norme”.

A dichiararlo è la deputata del Carroccio Maria Piera Pastore, membro della Commissione Affari Costituzionali, che sottolinea “è un decreto-legge dedicato, come si legge nel titolo, alla semplificazione e allo sviluppo, ma la premessa posta alla base dell'emanazione di un decreto-legge è data dalla straordinaria necessità ed urgenza e, nel caso di questo decreto-legge mancano i presupposti, dato che, secondo la giurisprudenza costituzionale, l'esistenza di una situazione comportante la necessità e l'urgenza di provvedere tramite uno strumento eccezionale, quale è il decreto-legge, rispetto all'attribuzione della competenza legislativa al Parlamento, costituisce un requisito per la validità costituzionale. L'evidente mancanza di tali requisiti configura un vizio di illegittimità costituzionale, tanto che anche la conversione in legge non ha efficacia sanante”.

Secondo Pastore “l'incostituzionalità del provvedimento non è stata sollevata, ma leggendo le disposizioni contenute nel decreto-legge, risulta evidente che i presupposti di necessità e urgenza non ci sono. Secondo la legge n. 400 del 23 agosto 1988, i decreti-legge debbono contenere misure di immediata applicazione e il loro contenuto deve essere specifico, omogeneo e corrispondente al titolo e in questo caso ciò non avviene. Inoltre gli effetti, si produrranno in un momento distanziato rispetto all'entrata in vigore delle norme. Anche il Comitato per la legislazione ha sottolineato che il decreto-legge contiene il rinvio a regolamenti di attuazione, a decreti interministeriali, a decreti ministeriali di natura non regolamentare, mentre alcune norme prevedono la stipula di convenzioni e altre rinviano ad un termine iniziale di efficacia spostato nel tempo”.

E’ infine interessante sottolineare a parere della deputata del Carroccio “le dinamiche e i comportamenti posti in essere durante l'esame in Commissione, dove di fatto, il Partito Democratico decide, il Popolo della Libertà si adegua, l'Unione di Centro probabilmente non è stata coinvolta più di tanto e la Lega Nord fa opposizione”.