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CANELLI, DON CAMILLO E UN'ENNESIMA BRUTTA FIGURA

Coblenza

Novara - Riceviamo e pubblichiamo dal gruppo consiliare del Pd a Novara: "Chissà se a Coblenza, la bella città della Renania Palatinato da venticinque anni gemellata con Novara qualcuno ha mai avuto modo di vedere un vecchio film di Comencini, uscito nel 1965. È l’ultimo episodio della fortunata serie dedicata a Don Camillo, e si intitola “Il compagno don Camillo”. Il film parla di un gemellaggio tra il paese di Peppone e Don Camillo e un kolkoz in Unione Sovietica. Nella storia, la delegazione di Brescello parte per la Russia carica di Parmigiano, di Prosciutto crudo e di Lambrusco, che poi saranno i piatti forti del ricevimento “offerto” (si fa per dire) dagli ospiti russi. Nell’arguta sceneggiatura, se mai la conoscessero, gli amici tedeschi potrebbero trovare alcuni utili suggerimenti per attrezzarsi al meglio alla cerimonia per loro preparata dall’amministrazione Canelli. Perchè, un po’ come nel Kolkoz immaginato da Comencini,  l’amministrazione comunale ha si previsto un rinfresco, anzi una “apericena”, al termine della cerimonia ufficiale di rinnovo del patto di gemellaggio, in programma sabato al Broletto. Ma quella “apericena”, come si legge nell’invito, sarà «a carico dei partecipanti”. Insomma gli ospiti invitati dal sindaco Canelli e dalla sua assessora alle politiche turistiche e promozione della città si pagano il rinfresco. «Vogliamo sperare – commentano i consiglieri del Gruppo del Partito Democratico Andrea Ballarè Sara Paladini, Rossano Pirovano, Milù Allegra, Elia Impaloni e Tino Zampogna – che almeno gli amici di Coblenza non siano costretti a farsi fare lo scontrino alla cassa, o in alternativa a seguire le orme di don Camillo e Peppone, portandosi da casa gli stuzzichini e il Muller Turgau. Ma resta il fatto che l’amministrazione a guida leghista colleziona una ennesima pessima figura, a danno dell’immagine della città per di più questa volta a livello internazionale. Far pagare il rinfresco agli ospiti – aggiungono i consiglieri – è davvero una scelta inelegante. Legittimo scegliere di non spendere per questa cerimonia. Ma allora meglio avrebbero fatto Canelli e Graziosi a non prevedere proprio alcun rinfresco. In verità – conclude il Gruppo del PD– c’era anche un’altra soluzione. Nei cinque anni in cui abbiamo avuto la responsabilità del governo della città in moltissime occasioni ufficiali, incontri, manifestazioni, siamo riusciti ad allestire rinfreschi anche abbastanza apprezzati senza spendere un euro, semplicemente chiedendo ed ottenendo collaborazione ad aziende del territorio o all’Atl. Niente di che. Qualche buona relazione, un po’ di intraprendenza e soprattutto molto lavoro. Tutte cose che evidentemente mancano all’amministrazione leghista. Ce ne dispiace davvero, soprattutto in questa occasione che coinvolge gli amici di Coblenza. Per il futuro, se Canelli e Graziosi lo desiderano, siamo disponibili a dare qualche utile suggerimento. Sennò, pazienza. C’è sempre il modello Don Camillo»".