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Canelli (Lega) e Rossi (Pd) sulla Città della Salute

Novara - A seguito dell’approvazione, da parte della Giunta regionale del Piemonte, della proposta di legge per il finanziamento della nuova Città della Salute e della Scienza di Novara il Sindaco Alessandro Canelli dichiara quanto segue:  “Sono soddisfatto perché l’incontro avuto il 31 ottobre con il governatore Cirio e con l’assessore Icardi ha dato i risultati sperati. Il Governatore si era preso l’impegno di portare entro pochi giorni la delibera della Città della Salute e della Scienza di Novara in Giunta, e così ha fatto. Lo ringrazio a nome di un territorio che da anni aspetta che si realizzi il nuovo ospedale, territorio che non può più attendere tentennamenti di alcun genere. Per questo motivo, auspico che nel più breve tempo possibile vengano calendarizzat la commissione competente e il conseguente consiglio regionale per l’approvazione della legge, ultimo step per il via libera definitivo alla pubblicazione del bando per la realizzazione dell’opera. Oltre che con la Regione, sono in costante contatto anche con il Ministero e con la direzione dell’ospedale per fare sì che non vi siano più intoppi nelle procedure necessarie finalizzate all’interesse del nostro territorio”.

“Siamo soddisfatti che il lavoro del Gruppo del Partito Democratico degli ultimi mesi abbia contribuito a sbloccare la situazione di stallo sulla Città della Salute e della Scienza di Novara. Un’attività che ha aiutato la maggioranza di centro-destra a superare le evidenti divisioni interne, con l’assessore Icardi da un lato che ha messo più volte in discussione il PPP e Canelli e Cirio dall’altra che invece chiedevano un intervento più celere sul nuovo ospedale”. lo hanno affermato a margine della visita all’Ospedale Maggiore della Carità di Novara,  Domenico Ravetti, Capogruppo PD a Palazzo Lascaris, e Mauro Salizzoni, Vicepresidente del Consiglio Regionale, e Domenico Rossi, Vice Presidente della Commissione Sanità di Regione Piemonte.  “Solamente poche ore dopo la presentazione del nostro emendamento al bilancio di assestamento per garantire le coperture come richiesto dal nucleo di valutazione del Ministero, è stata annunciata la norma regionale che attendevamo dallo scorso mese di maggio e che due mesi fa il Presidente Cirio assicurava come imminente proprio qui a Novara”, aggiunge Rossi. Proprio il vice presidente della Commissione Sanità sottolinea: “Qui non ci sono tifosi del PPP. Qualora avessimo avuto la possibilità di scegliere la strada dell’indebitamento diretto o il Governo avesse deciso di finanziare interamente l’opera noi saremmo stati d’accordo. Ma non ci sono alternative e non possiamo permetterci di perdere questa opportunità perché si rischia di demolire l’offerta di servizi sanitari del nostro quadrante con il conseguente aumento della mobilità passiva verso la vicina Lombardia, alla quale abbiamo pagato 211 milioni solo nel 2018”. Affermazione rafforzata da Mauro Salizzoni che disegna un quadro chiaro sui possibili scenari. “Senza la Città della Salute e della Scienza di Novara il quadrante nord est del Piemonte è destinato a rivolgersi alla vicina Lombardia: basta guardare a Rho dove, a soli venti minuti da Novara, sta nascendo lo Human Tecnopole e il nuovo Galeazzi. Con la realizzazione dell’hub novarese e il Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione di Torino, invece, il Piemonte si pone come interlocutore credibile e realtà all’avanguardia per costituire, proprio con il sistema lombardo, un distretto della scienza della vita di livello internazionale”. “E’ un bene - commenta Domenico Ravetti - che almeno sulla norma regionale la Giunta si sia decisa. Ora è importante che l’iter di approvazione in commissione e consiglio regionale venga al più presto programmato perché al momento non è stato calendarizzato dalla maggioranza. I tempi sono fondamentali perché sulla base della legge la Regione potrà chiedere il decreto di finanziamento al Ministero che dovrà erogarlo. E’ finito il tempo degli annunci e delle rassicurazioni, bisogna rimboccarsi le maniche e dimostrare che le cose si possono fare, come abbiamo fatto noi con l’emendamento al bilancio”. Proprio la discussione sull’assestamento potrebbe ritardare di circa un mese l’approdo in Commissione del documento. “Per questo chiediamo a Icardi se intende ritagliare uno spazio mentre discutiamo dell’assestamento oppure verrà inserita dopo l’approvazione dell’assestamento” aggiunge Rossi che avanza un’ulteriore proposta: l’inserimento del patto di integrità nella gara di appalto. “Si tratta di uno strumento previsto dalla legge, dall’ANAC e dalla Commissione europea - spiega il consigliere Dem - che favorisce la trasparenza e la correttezza delle gare d’appalto, contribuisce alla realizzazione di progetti al riparo da pratiche corruttive e garantisce il coinvolgimento dei cittadini. Un contratto che viene sottoscritto dalla stazione appaltante, dagli operatori economici e da un organismo di controllo indipendente - no profit qualificato ed indipendente - con lo specifico intento di prevenire condotte illecite”.