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CITTA’ DELLA SALUTE DI NOVARA, ARRIVATO IL FINANZIAMENTO DEL MINISTERO

I commenti di Icardi, Minola, Rossi, Perugini, Lanzo e Canelli

Novara - E’ stato firmato oggi dalla Direzione della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute e trasmesso all’assessore alla sanità Luigi Genesio Icardi il decreto di finanziamento per la realizzazione dell'intervento denominato "Citta della Salute e della Scienza di Novara", con un importo a carico della Stato di  95.375.350 euro, al netto della quota a carico della Regione Piemonte. La Regione Piemonte assicura che l'aggiudicazione dei lavori inerenti il progetto avverrà entro i termini previsti dall'art.1, comma 310, della Legge n. 266 del 2005. «Esprimo grande soddisfazione – dice l’assessore Icardi - per il risultato ottenuto, dopo un intenso e travagliato lavoro, irto di ostacoli, che ora finalmente ci consente di completare la progettazione e dare avvio alle procedure previste per realizzare l’opera. Un risultato di notevole importanza per il territorio novarese e la sanità piemontese, che attendeva da anni questa svolta decisiva. Anche la revisione del piano economico finanziario operata dall’Assessorato, a parità d’intervento, ha permesso di risparmiare circa 90 milioni. Daremo immediata disposizione all’Azienda ospedaliera universitaria di Novara di avviare subito la predisposizione dei documenti per le procedure di gara».

Così il direttore generale dell’Aou, il dott. Mario Minola, commenta la notizia dell’avvenuta firma da parte dalla Direzione della programmazione sanitaria del Ministero della Salute del decreto di finanziamento per la realizzazione della Città della salute e della scienza di Novara: "Come festeggiare meglio il mio compleanno? Penso però che sia un meritato regalo per i novaresi e tutto il Piemonte orientale perché si potrà avviare il percorso che porterà finalmente a Novara una struttura ospedaliera adeguata al ruolo dell’Aou, la cui mission è l’integrazione tra assistenza, didattica e ricerca. Se ce ne fosse bisogno, un’altra dimostrazione della necessità di avere un nuovo ospedale è stata l’attuale crisi determinata dall’emergenza Covid19. Novara deve poter superare l’attuale situazione di disagio strutturale dal punto di vista sanitario: edifici sorti nel 1643 (dopo una famosa pestilenza), ampliati nell’Ottocento e modificati nel XX secolo non sono più in grado di fornire risposte adeguate a quelle che sono le esigenze della popolazione nel XXI secolo. Bisogna però fare in fretta: la lezione l’abbiamo imparata sulla nostra pelle in queste ultime settimane, operatori sanitari e pazienti. La Città della salute e della scienza di Novara è stata progettata proprio come un ospedale modulare per intensità di cure e con la peculiarità della prevalenza di camere singole, dotato di grande flessibilità spaziale proprio per poter adeguare continuamente e tempestivamente la struttura alle esigenze che possono presentarsi  anche secondo modelli sconosciuti e di grande impatto sulla salute della popolazione. Devo ringraziare tutti quanti si sono adoperati per il raggiungimento di questo risultato, frutto di un grande lavoro di squadra: gli operatori dell’Aou con l’Università del Piemonte orientale, la Regione, il Comune di Novara e tutti quanti che con il loro impegno in questi anni hanno sostenuto il progetto della Città della salute e della scienza di Novara".

“Una notizia che attendevamo da mesi e che arriva in un momento in cui la sanità del nostro territorio ha sempre più bisogno di innovazione, ricerca e strutture all’avanguardia” il vicepresidente della Commissione Sanità, Domenico Rossi, commenta così la notizia dell’ufficializzazione del finanziamento ministeriale per la Città della Salute e della scienza di Novara.  “Si chiude un lungo percorso cominciato nella scorsa legislatura con la Giunta Chiamparino e concluso con la presente che ha coinvolto Università del Piemonte Orientale e Azienda Ospedaliera cui ora passa il testimone per avviare la gara necessaria a individuare il partner privato che realizzerà la Città della Salute e della Scienza” aggiunge il consigliere Dem. “Ora occorre lavorare sodo per fare presto e bene. La Città della Salute e della Scienza migliorerà l’offerta sanitaria piemontese, e sarà anche un’opportunità di natura economica, trattandosi di una delle iniziative pubbliche più importanti degli ultimi anni.  Ma gli ostacoli non sono certo terminati e dobbiamo tenere gli occhi ben aperti. Lo scorso 11 febbraio, in occasione dell’approvazione della legge regionale richiesta dal Ministero necessaria a sbloccare il finanziamento - ricorda Rossi - ho presentato un ordine del giorno con l’obiettivo di favorire la predisposizione di iniziative utili alla prevenzione dei fenomeni corruttivi e delle infiltrazioni della criminalità organizzata. Richiamo oggi quella proposta di introdurre dei “patti di integrità” (uno strumento previsto dalla legge, dall’ANAC e dalla Commissione europea che garantisce la trasparenza e la correttezza delle gare d’appalto, contribuisce alla realizzazione di progetti di successo e permette di risparmiare denaro pubblico), l’estensione del protocollo ANAC già siglato per Torino all’opera Novarese e la stipula di un apposito protocollo con prefettura e forze dell’ordine per un controllo puntuale e costante dei cantieri, sulla scorta del protocollo cave”.  La consapevolezza che il ciclo del contratto pubblico è luogo privilegiato per mafie e corruzione, ma anche che si apre una nuova sfida per la città di Novara. “Fin da ora occorre interrogarsi sul futuro dell’attuale area che ospita l’Ospedale Maggiore in un percorso condiviso sulla rigenerazione urbana e il riuso degli spazi che interessa anche l’ospedale San Rocco di Galliate. Non possiamo permetterci di avere aree abbandonate e degradate nel cuore della città” spiega Rossi.

Il consigliere regionale Federico Perugini (Lega): La Citta' della Salute di Novara ha ottenuto l’ok definitivo da Roma. Finalmente un risultato concreto, arrivato dopo l’approvazione da parte del Consiglio Regionale, l’11 febbraio scorso, della legge utile a garantire e riaffermare in modo definitivo la sostenibilità economica, così come richiesto dal Ministero, peraltro con una revisione che ha portato un ulteriore risparmio di circa 90 milioni sulle previsioni iniziali. Un grazie particolare all’Assessore Icardi che con serietà ha accompagnato il provvedimento nel suo iter. Tutti noi novaresi impegnati in Regione con il nostro voto abbiamo fatto la nostra parte, con coerenza rispetto al mandato ed alla fiducia ricevuti dal nostro territorio; insomma un’unica squadra insieme al Sindaco di Novara, alla sua giunta ed ai consiglieri comunali che di volta in volta ne hanno sostenuto l’azione, con il Direttore Generale dell’ Ospedale Maggiore ed il Rettore dell’Università oltre a tutti gli amministratori che negli anni si sono succeduti per un obiettivo divenuto irrinunciabile. Una Città della Salute tanto attesa quanto necessaria. Personalmente credo che in un momento di emergenza per la sanità piemontese, posta sotto stress, sia giusto dedicare questo risultato a tutto il personale del sistema sanitario ed ai volontari che continuano ad operare nel silenzio con abnegazione e grande sacrificio. Sarà occasione importante di sviluppo ed occupazione per il tessuto novarese, ora si proceda con gli atti conseguenti".

Infine: "Abbiamo avuto conferma dall’Assessore Icardi della firma sul decreto del Ministero della Salute che da il via libera definitivo alla nuova Città della Scienza e Della Salute di Novara, era un provvedimento atteso da più di 20 anni, che ha subito nell’ultimo anno ingiustificati ritardi, figlia di pregiudizi su un’opera che invece è fondamentale per lo sviluppo socio-sanitario del Piemonte nord-orientale. Adesso finalmente i lavori potranno cominciare". Così in una nota il sindaco di Novara Alessandro Canelli ed il vice-presidente del gruppo regionale della Lega Riccardo Lanzo.