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Cornalba e Rossi (Pd): La Regione approvi subito il Bonus Piemonte!

"E’ UN AIUTO CONCRETO PER LE ATTIVITA’ IN DIFFICOLTA’, MA RISCHIA DI ARRIVARE TARDI E DI LASCIARE MOLTE CATEGORIE ESCLUSE"
Ilaria Cornalba

Novara - Intervento di Ilaria Cornalba - segretario provinciale Pd e Domenico Rossi - consigliere regionale Pd: "E’ in discussione in questi giorni il Disegno di Legge “Riparti Piemonte”, un piano di 808 milioni di euro di cui il “Bonus Piemonte”, pari a circa 88 milioni di euro,  è la parte dedicata ad artigianato e commercio finanziata con la liquidità di Finpiemonte.  L’urgenza del Bonus Piemonte e delle misure dedicate a fragilità sociale e fondi per gli operatori sanitari è massima e per questa ragione il gruppo regionale del Partito Democratico ha chiesto uno stralcio dal ddl complessivo per una discussione e un’approvazione immediata. Come in tutta la regione, anche le attività del territorio novarese stanno soffrendo enormemente per il fermo imposto durante il periodo dell’emergenza e occorre oggi ripartire con la fase 2 con il massimo slancio, per garantire che i fondi della regione Piemonte arrivino al più presto a destinazione, evitando lo stallo dell’erogazione della Cassa Integrazione in Deroga, non ancora ricevuta da molti cittadini piemontesi. Lo stralcio richiesto dai nostri consiglieri regionali si rende, quindi, più che mai opportuno; le altre misure del ddl potranno essere valutate in un secondo momento in Consiglio regionale con i necessari approfondimenti. Ci sembra utile sottolineare che da questa misura di sostegno  indirizzata a ristorazione, bar, gelaterie e pasticcerie, centri estetici e benessere, sale da ballo e discoteche, taxi e attività di noleggio con conducente, sono rimaste escluse tantissime categorie altrettanto penalizzate dall’emergenza e i liberi professionisti: è necessario che la Regione da un lato riveda l’elenco dei beneficiari e lo allarghi quanto possibile alle numerose categorie escluse, in coordinamento con le misure di sostegno già messe in campo in ambito nazionale, e dall'altro garantisca tempi di erogazione celeri, a differenza di quanto avvenuto sulla cassa integrazione in deroga".