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Fonzo (Pd): Il rispetto delle istituzioni viene prima di tutto!

Nicola Fonzo

Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Nicola Fonzo, capogruppo Pd in Consiglio comunale e già candidato sindaco alle ultime Amministrative: "Nella conferenza dei capigruppo, svoltasi il 3 novembre, il gruppo consiliare del PD ha chiesto di conoscere gli sviluppi della vicenda dell’incompatibilità del consigliere Michele Ragno, neo capogruppo di Fratelli d’Italia. Nella sua prima seduta il 22 ottobre scorso, il Consiglio Comunale ha votato all'unanimità una delibera con la quale si contesta al consigliere Ragno l'incompatibilità del suo doppio ruolo.  Il decreto legislativo 39/2013 stabilisce chiaramente che "gli incarichi di presidente e amministratore delegato di ente di diritto privato in controllo pubblico di livello locale sono incompatibili con l'assunzione, nel corso dell'incarico, della carica di componente della giunta o del consiglio di una provincia o di un comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti o di una forma associativa tra comuni avente la medesima popolazione della medesima regione". In parole semplici, se rimarrà Presidente della Fondazione Novara Sviluppo - percependo per questo incarico un compenso di 1000 euro mensili - Ragno non potrà ricoprire contemporaneamente il ruolo di Consigliere comunale. Insomma, la legge è chiarissima. È sempre la legge a stabilire che il consigliere Ragno, dopo la prima delibera del Consiglio , ha tempo dieci giorni per rispondere nel merito della contestata incompatibilità.  Poiché i dieci giorni sono trascorsi, ieri abbiamo chiesto che venisse inserito all'ordine del giorno della seduta dell'11 novembre proprio la seconda delibera prevista dalla legge. Pertanto il Consiglio comunale giovedì prossimo dovrà stabilire se considera valide le motivazioni del capogruppo di Fratelli d'Italia oppure se conferma la sussistenza dell’incompatibilità e conseguentemente entro dieci giorni Ragno dovrà scegliere quale delle due cariche mantenere. Alla nostra richiesta il presidente del Consiglio era in evidente imbarazzo, mentre gli altri capigruppo di maggioranza hanno taciuto. Solo Ragno ha inappropriatamente preso la parola per dubitare che i termini fissati dalla legge (10 giorni)  fossero obbligatori. È stato molto facile per noi replicare che la decadenza da Sindaco di Massimo Giordano nel 2010, divenuto incompatibile perché eletto nel frattempo consigliere regionale, seguì esattamente questa tempistica e il medesimo iter. Non poteva esserci precedente migliore: stessa città, medesima maggioranza politica! Abbiamo ottenuto che la seconda delibera l’11 novembre sia discussa e conseguentemente votata. Non accetteremo tattiche dilatorie, perché il rispetto delle istituzioni viene prima di qualunque altra necessità personali o di tattica politica interna alla maggioranza. Soprattutto la massima assemblea del Comune non può attendere l’indecisione di Ragno".