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Fonzo su riapertura cupola, biglietto unico musei e Faraggiana museo geografia

Nicola Fonzo

Novara - "La riapertura della cupola con la possibilità di salire fino a centro metri di altezza - afferma Nicola Fonzo, candidato sindaco per il centrosinistra - il miglioramento dell’esperienza e l’ampliamento dei giorni e degli orari di apertura al pubblico è una buona notizia per il turismo novarese. La cupola tuttavia non può essere l’unica proposta della città: i turisti chiedono un’esperienza completa e semplice da fruire: per questo ritengo prioritario che Novara si doti di un biglietto unico per musei e monumenti principali. L’apertura della cupola ha fatto passare in secondo piano il grave ritardo nell’allestimento del museo archeologico al Castello e il riallestimento della Galleria Giannoni, dove non è nemmeno stato riparato il danno conseguente ad una infiltrazione d’acqua dei mesi scorsi. Il Museo comunale di storia naturale Faraggiana-Ferrandi, nonostante sia gratuito, sta diventano progressivamente meno attrattivo: una idea potrebbe essere quella di creare una sezione dedicata alla geografia e all’esplorazione, anche per non perdere il patrimonio legato all’Istituto geografico De Agostani, che fa parte della storia della nostra città. Un museo della geografia e dell’esplorazione, con mappe e atlanti e con un percorso multimediale, rappresenterebbe un unicum in Italia e renderebbe la nostra città certamente più attrattiva. Ci sono poi spazi museali gestiti da altri soggetti e da associazioni (i Musei diocesani, Expo Risorgimento, il Museo Rossini, ecc): questi musei devono essere supportati dal Comune e devono essere inseriti in un percorso coordinato, che ne favorisca l’apertura più ampia possibile. Per incentivare il turismo (e i pernottamenti) servono poi agevolazioni sui posteggi, facilità nell’organizzazione di visite guidate dedicate avvalendosi di guide professionali e un programma anticipato delle manifestazioni e degli eventi, che consenta all’ATL di lavorare con anticipo su questo tipo di turismo, che per la città rappresenta un indotto importante ma non sufficientemente percepito. Anche i commercianti, poi, devono fare la propria parte: mi farebbe piacere trovare nei menù una maggiore proposta di piatti, vini e birre del territorio. Se in pochi ristoranti si può assaggiare la paniscia, quasi da nessuna parte si trova il tapulone, il pesce di lago o il pane di San Gaudenzio".