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IODICE: UN PROGETTO PER FAVORIRE LA PRESENZA CIVICA

Sant'Agabio Resiliente

Novara - “Sant’Agabio resiliente - come spiega l’assessore alle Politiche sociali Emilio Iodice - è un progetto avviato da chi ci ha preceduto insieme con l’associazione “Mille città del sole”, al quale compartecipano diversi soggetti. Un progetto che l’Amministrazione attualmente in carica ha “sposato” per dare continuità all’obiettivo di integrazione e di più diretta presenza civica da parte dei residenti che si intende perseguire all’interno e a favore del quartiere di Sant’Agabio. Il Comune ha messo a disposizione per l’attuazione di “Sant’Agabio resiliente” il proprio personale e la sede dell’ex-Comitato di Quartiere come sede operativa, con un contributo di circa 11.500 euro a copertura delle spese indirette".

Progetto SantìAgabio Resiliente - Insieme si può fare - I cambiamenti del clima, il passaggio dalle fonti di energia non rinnovabili (fossili e nucleari) a quelle rinnovabili (sole, acqua, vento), provocheranno conseguenze ancora da capire, ma certamente importanti e stressanti per le popolazioni che dovranno affrontarle, ancor più in un quartiere che già deve gestire molti altri problemi, come Sant’Agabio. La Fondazione Cariplo ha pubblicato (gen. 2016) un bando che proponeva il finanziamento di progetti per aumentare la resilienza delle popolazioni delle province lombarde + Novara e VCO, seguendo l’esempio del movimento delle “Città della Transizione” (“Transition Town”). Per una popolazione, la resilienza è la sua capacità di gestire gli stress del cambiamento operando su tre fronti: 1. prevenire il danno; 2. mitigare le conseguenze nel caso la prima strada non abbia successo; 3. sfruttare le nuove opportunità che i cambiamenti comportano (il “diritto” della medaglia). Su invito del Comune di Novara, alcune associazioni ed enti hanno partecipato alla costruzione del progetto S. Agabio Resiliente, che Fondazione Cariplo ha accettato e finanziato con 114.000 euro. 80.000 euro sono il contributo dei partner del progetto, altri 30.000 euro circa sono in corso di raccolta fra enti ed imprese novaresi che decidono di appoggiarlo.

Il progetto si articola su tre aree di intervento: - insieme produciamo: che prevede la realizzazione di un grande (alcune migliaia di metri quadri) orto comune in via Poletti e di una decina di laboratori per l’autoproduzione alimentare, a cominciare dal pane e finendo con le marmellate; - insieme curiamo: che si rivolge alle strade del quartiere, puntando al miglioramento dell’arredo urbano, alla auto responsabilizzazione nella gestione dei beni comuni (dalle panchine ai cestini per la spazzatura, dalla casa dell’acqua all’illuminazione pubblica, ecc.) e, soprattutto, della raccolta dei rifiuti (miglior differenziazione, minor abbandoni); - insieme proteggiamo: rivolto al parco del Terdoppio, un’area verde importante e non abbastanza valorizzata, attraversata, oltre che dal Terdoppio, da cui prende il nome, dal «Cavo dell’ospedale», un canale spesso purtroppo utilizzato come discarica; qui il tema dei beni comuni si coniuga con la possibilità che il Terdoppio lo allaghi, con conseguenze che possono essere mitigate dal comportamento dei suoi fruitori.

Il progetto prevede anche altre due articolazioni: - insieme impariamo: ai tre assi di intervento corrispondono altrettante tipologie di iniziative rivolte alle scuole da quella dell’infanzia alla secondaria di secondo grado, grazie alla collaborazione dell’Istituto Comprensivo Bellini e della scuola Filos - insieme progettiamo: che raggruppa le attività di costruzione e governo del progetto e quelle di coinvolgimento della popolazione anche al di fuori delle associazioni aderenti, con alcune date chiave: 22 gennaio 2017, presentazione del progetto; 25-26 marzo 2017, festa di primavera; 8 luglio 2017, festa d’estate; 24 settembre 2017, festa dei popoli (un evento già organizzato negli anni passati); 22 gennaio 2018, convegno finale del progetto.

Una caratteristica specifica del progetto è l’impiego di “facilitatori”, che, con l’esempio e la formazione, agevolano i comportamenti corretti da parte della popolazione: - per «insieme produciamo», avremo l’aiuto di alcuni amici agronomi e ci alcuni soci di Coldiretti Novara - per «insieme curiamo», utilizzeremo dei giovani immigrati che, dopo una adeguata formazione da parte di Assa e del Dastu (Dipartimento Studi Urbani del Politecnico di Milano), possano proporre le corrette pratiche con la possibilità di spiegarle anche in lingue straniere (arabo, inglese) - per «insieme proteggiamo», saranno alcuni genitori dei ragazzi che più spesso utilizzano il parco come opportunità di stare all’aperto, che, con l’aiuto di Assa, degli uffici comunali preposti ai parchi, del Dastu e di U.V.E.R.P. Onlus (Unità Volontaria Emergenza Regionale Piemontese), assumeranno il ruolo di facilitatori delle buone pratiche per la conservazione e lo sviluppo del Parco del Terdoppio.

La sede del progetto è in via Bonzanini 17, in un negozio fornito da ATC. Il progetto ha anche un sito: www.santagabio.it, un telefono: 0321 1696 871 e può essere raggiunto con una mail a: progetto@santagabio.it.

Domenica 22 gennaio prossimo presenteremo S. Agabio Resiliente – Insieme si può fare! Sulla piazza della chiesa parrocchiale di S. Agabio (piazza Mons. Brustia), dalle 9:30 alle 13:00 e presso Casa Bossi, sul baluardo Quintino Sella dalle 10 alle 18. Sarà possibile i) parlare con le associazioni organizzatrici, ii) rispondere ad un questionario sulla resilienza (rivolto tanto a chi è già interessato, quanto a chi non sa nemmeno cosa sia), iii) iscriversi alle diverse iniziative previste. Capofila del progetto è l’associazione Mille Città del Sole , coordinatore è il dott. Franco Bontadini.