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Nicola Fonzo su De Pagave, Campo Tav e Centro sociale

Intanto il sindaco Canelli e il presidente della Regione Cirio ribattono alle dichiarazioni del candidato sindaco del centrosinistra
Nicola Fonzo

Novara - Dichiarazione di Nicola Fonzo, candidato sindaco per il centro sinistra su tre temi di stretta attualità a Novara: De Pagave, ex area Tav e centro sociale viale Giulio Cesare.

"Il De Pagave è la Casa di riposo dei novaresi e deve restare pubblica! Siamo contrari alle ipotesi di privatizzazione avanzate dalla Giunta Canelli. La struttura va rilanciata e potenziata e deve continuare a garantire prestazioni a prezzi calmierati. Non possiamo abbandonare i nostri anziani e gli operatori sanitari che hanno stretto i denti durante i lockdown. Serve un vero piano di rilancio vero. E serve subito, perchè la situazione finanziaria è drammatica! Inoltre il vecchio edificio del De Pagave è fatiscente e va completamente riqualificato, proseguendo l'opera iniziata dall'amministrazione precdente che aveva ristrutturato alcuni miniappartamenti dedicati agli ospiti".

"La notizia che il Governo abbia finanziato il "progetto" per la riqualificazione dell'ex Villaggio Tav e la realizzazione di un nuovo quartiere è una buona notizia. Per noi è indispensabile che il progetto abbia alcune caratteristiche: non sia un ghetto, gli edifici di edilizia popolare siano di qualità, il nuovo quartiere sia armonicamente integrato con il contesto urbano, non ci siano nuovi supermercati/centri commerciali, ma attività di prossimità e servizi per i residenti, i progetti di riqualificazione sia discussi con le associazioni attive nella struttura. L’area è una delle delle realtà sociali più complesse della città. Voluta nel 2010 dell’amministrazione Giordano, cresciuta a dismisura per alcuni anni con oltre cinquecento persone rimaste senza casa, attualmente è occupato da un’ottantina di persone, circa venti nuclei familiari con quaranta minori; la maggior parte sono stranieri. A loro si aggiungono una cinquantina di persone ospitate nel dormitorio. Il fatto che il Comune di Novara abbia "portato a casa" un solo progetto di questo tipo nell'ambito del Recovery plan, invece, è un risultato modesto: Canelli aveva proposto ben 38 idee progettuali, ne è stata finanziata solo una; gli altri capoluoghi del Piemonte, eccetto Biella maglia nera con un solo progetto, hanno almeno 3 maxi progetti finanziati".

Infine, "Il Centro sociale di viale Giulio Cesare sia una "casa" del cinema, dello sport e della cultura, non il pretesto per realizzare nuovi supermercati. La Giunta comunale ha approvato la "dichiarazione di pubblico interesse" che annuncia la presentazione di un progetto che prevede supermercati e zone commerciali, un albergo, impianti sportivi, una residenza universitaria e una nuova strada interna all'area attualmente abbandonata. Sia un supermercato sia un albergo sono già presenti a pochi metri: la necessità di recuperare l'area - su cui tutti siamo d'accordo - non sia il pretesto per portare in città l'ennesimo supermercato. Serve ridare ai novaresi spazi di socialità e di cultura, questo spazio è adatto ad esempio a ospitare un cinema, di cui la città è davvero carente".

Sempre a tale riguardo, ecco un'altra dichiarazione di Fonzo: "Nei giorni scorsi il Sindaco e l’Assessore Franzoni hanno annunciato, come se fosse cosa già fatta, la riqualificazione dell’ex Centro Sociale di Viale Giulio Cesare. In sostanza un privato ha dichiarato pubblicamente e formalmente  di essere interessato a realizzarvi: un supermercato (l’ennesimo), 4 campi da tennis/paddle,una piscina, un albergo, una residenza universitaria e delle aree verdi. Ora il Consiglio comunale deve decidere se questo progetto privato è di interesse pubblico e se lo fosse l’Amministrazione dovrà metterlo a bando. In sostanza, dovranno essere resi noti tutti i particolari dell’iniziativa per consentire a dei potenziali investitori di avanzare una proposta migliore. Il 21 luglio si sono riunite- in seduta pubblica- la II, III e la V Commissione per esaminare la proposta. Oggi pomeriggio la II e la V Commissione avrebbero dovuto proseguire l’esame. La riunione odierna però, su decisione del Presidente della II Commissione, non poteva andare in diretta streaming perché durante l’esame avrebbero potuto emergere dei particolari di “proprietà intellettuale” (secondo il Sindaco, prontamente chiamato in soccorso come accade ogni qualvolta i consiglieri di maggioranza non sanno che pesci pigliare di fronte alle nostre osservazioni ) o degli elementi che potrebbero avvantaggiare i potenziali concorrenti del privato che ha presentato l’offerta. Abbiamo chiesto conto di questa contraddizione: perché il 21 luglio si poteva discutere liberamente e il 26 luglio si può fare solo a porte chiuse? La discutibile gestione dei lavori da parte della vice-presidente Nieddu ha spazzato il campo da ogni polemica: l’Assessore ha avuto tanta pazienza perché per un’ora ha ascoltato i consiglieri del Partito Democratico. Ci mancherebbe altro: fa parte dell’incarico di Assessore quello di ascoltare e rispondere alle richieste dei consiglieri comunali che vengono tutti eletti (maggioranza e minoranza) per indirizzare e controllare l’operato della Giunta. Considerato che in Commissione non ci è stata data la possibilità di esercitare queste funzioni, lo faremo in Consiglio comunale mercoledì. Di certo la mancanza di trasparenza per un’operazione di simili ambizioni non è un buon inizio anche per una Giunta a fine mandato".

Sulle dichiarazioni di Fonzo riguardo all'ex area Tav ecco la risposta del sindaco Canelli: "Fonzo non perde occasione per fare brutte figure. Invece di essere soddisfatto che Novara sia riuscita su un tema importante e necessario - come la riqualificazione di un’area che sarà destinata ad edilizia residenziale pubblica - ad ottenere risorse consistenti, definisce un “risultato modesto” l’essere riusciti ad intercettare immediatamente i finanziamenti, ben 38,5 milioni di euro, per uno dei progetti strategici della città. Il risultato ottenuto oggi dimostra che la qualità delle proposte progettuali messe in campo dall’amministrazione per ottenere ulteriori risorse del PNRR è sicuramente adeguata a questa sfida. Questo è soltanto l’inizio: ora siamo ancora più fiduciosi del fatto che altri progetti, nel momento in cui saranno rese note le modalità di individuazione delle risorse, per ora ancora in discussione a livello di Governo, potranno ottenere il risultato sperato. Fuorviare i cittadini, come fa Fonzo, peraltro ex amministratore nonché vicesindaco di questo Comune all’epoca di Ballaré, facendo credere che la partita sia finita qui significa non avere ancora capito come funziona il Recovery Plan nonostante le numerose spiegazioni fornitegli durante le commissioni. Come se fosse uno studente impreparato, perché non voglio certo pensare che sia in malafede. I Novaresi meritano informazioni corrette, trasparenti e soprattutto attendibili”. “Attraverso le risorse del Recovery Plan al Piemonte possono arrivare circa 10 miliardi di euro, una cifra mai vista prima sul nostro territorio – aggiunge il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio - I 246 milioni di euro del bando Pinqua sono solo il primo risultato di una progettazione seria e approfondita maturata da uno stretto confronto e dialogo con le varie amministrazioni. Novara ha dimostrato di essere ancora una volta tra le realtà più virtuose aggiudicandosi le risorse per ben tre progetti sui 20 che ha finanziato il Piemonte”.