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Novara città pulita? Le proposte di Azione e Italia Viva

Novara - Riceviamo e pubblichiamo dalla sezione provinciale di Italia Viva e Azione: "La gestione dei rifiuti è da sempre un argomento “sensibile” in tutte le città italiane, e Novara non fa eccezione. Le numerose segnalazioni che provengono dai cittadini novaresi sono lì a testimoniare da una parte che il lavoro da fare in termini educativi e culturali per promuove il rispetto dell’ambiente è considerevole, dall’altra evidenzia l’incapacità di questa amministrazione di far funzionare efficacemente il servizio. Ci sono alcune vie della città dove l’abbandono di rifiuti è pressoché costante e l’azienda che si occupa del recupero, cioè l’ASSA, non sempre riesce ad intervenire prontamente. Inoltre i disagi creati da cestini stracolmi sono ben evidenti alla maggior parte della cittadinanza.  Ma quali rimedi si possono adottare nell’immediato e quali soluzioni possono essere intraprese nel medio e lungo periodo? Premesso che è importantissimo mettere in campo azioni volte ad educare, informare e sensibilizzare i cittadini adulti ma che è altrettanto fondamentale intervenire sulle nuove generazioni creando momenti di educazione ambientale direttamente nelle istituzioni scolastiche (va dato atto che queste attività sono svolte da Assa), occorrono, a nostro avviso, due importanti interventi. Il primo è di carattere sanzionatorio. Bisogna aumentare il controllo attraverso le foto trappole. A luglio dello scorso anno sono state acquistate 5 foto trappole date in gestione ai Vigili da utilizzare per il contrasto all’abbandono di rifiuti. Sarebbe interessante conoscere se sono effettivamente in funzione e quali sono i dati numerici della loro “attività lavorativa” contro il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. Quanti sono stati “beccati” ad abbandonare rifiuti? Che sanzioni hanno generato?  Noi crediamo che l’installazione di foto trappole fisse, ammesso che siano in funzione, non sono sufficienti. Servirebbe dotare il comando di polizia municipale di foto trappole mobili, ossia dispositivi mobili ad alta risoluzione e con zoom ottico, che di volta in volta vengono posizionati in corrispondenza di “discariche abusive” di volta in volta individuate. Il secondo intervento è di tipo “smart”. Occorre in via preliminare fare una rigorosa mappatura della dislocazione dei cestini e dopo provare a redistribuirli meglio: in alcuni tratti ce ne sono molti in altri c’è il deserto per centinaia di metri. Successivamente sarebbe utile installare “cestini intelligenti”, alimentati ad energia solare, capaci di ridurre il volume dei rifiuti introdotti al suo interno e comunicare con i centri di raccolta, allo scopo di ottimizzare i percorsi di raccolta e di svuotamento abbattendo così i costi di gestione. Oppure si può più semplicemente ed in modo più economico, installare delle “cupole” sopra i cestini per evitare che ci si infilino sacchi di rifiuti. È vero che ci sono cittadini incivili, infatti basta guardare le strade piene di fazzoletti, mascherine ecc., ma è altrettanto vero che l’amministrazione a fronte di inciviltà diffusa deve adottare contromisure adeguate. Sei i cestini rimangono traboccanti per giorni e giorni non sono solo i cittadini il problema. Inoltre se la città è sporca tenderà ad essere più sporca: si chiama “teoria delle finestre rotte”. Il degrado chiama degrado. Sono soluzioni pratiche che potrebbero portare realmente dei vantaggi per la lotta all’abbandono dei rifiuti e tenere costantemente pulita la città. È però importante che i cittadini novaresi sappiamo che nessun miglioramento potrà essere realizzato se il Comune non modificherà il rapporto contrattuale con la partecipata ASSA, prevedendo nuovi servizi e far corrispondere l'adeguata remunerazione".