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NUOVA CITTA' DELLA SALUTE DI NOVARA: ALCUNE REAZIONI

Novara - Ecco altre reazioni dal mondo politico (e non solo) sull'approvazione del finanziamento da parte del Governo per la realizzazione della Città della Salute di Novara.

“Il decreto di finanziamento per la realizzazione della Città della Salute e della Scienza di Novara, firmato ieri, è un’ottima notizia”: Alberto Preioni, capogruppo della Lega in Consiglio regionale, esprime così la propria soddisfazione sui fondi stanziati dal Ministero della Salute per la struttura ospedaliera di Novara. “Un risultato raggiunto dalla Regione con dedizione e non senza difficoltà. Grazie al lavoro attento e costante dell’assessore Icardi - sottolinea Preioni -, è stato compiuto un primo fondamentale passo che porterà a trasformare in realtà ciò che il novarese aspetta da anni. Siamo certi che, ora, si potrà procedere in modo spedito. Novara - conclude il capogruppo leghista - avrà finalmente una struttura ospedaliera all’altezza delle esigenze del territorio”.

"Per la realizzazione del nuovo ospedale di Novara serve un commissario ad hoc. Bene la notizia della firma del decreto da parte del Ministero della Salute, ma arrivati a questo punto non possiamo permettere che le solite pastoie burocratiche all'italiana ingessino la realizzazione di un'opera di cui si parla ormai da 20 anni". Così l'on Diego Sozzani, vicecoordinatore regionale di Forza Italia che, accogliendo l'appello lanciato da Confartigianato meno di un mese fa, aveva ricordato il travagliato iter dell'opera. "Già 17 anni fa, da assessore all'urbanistica del Comune di Novara - ricorda Sozzani - assieme al sindaco Giordano avevamo tracciato quella che ritenevamo la strada maestra per arrivare velocemente alla realizzazione del nuovo ospedale. In questi anni ho portato la questione sui banchi di Provincia e Regione, ma i governatori di centrosinistra hanno sempre privilegiato il progetto della Città della Salute di Torino"."Purtroppo ci attendono anni di burocrazia inutile - conclude Sozzani - per quanto mi riguarda, continuerò a monitorare la situazione, ma al governo chiederò espressamente di velocizzare i tempi nominando subito un commissario sulla scorta del 'modello Genova', al quale ho dato il mio personale contributo in Commissione Trasporti assieme all'on. Rospi e che in poco tempo ha dato i risultati che tutti conosciamo. Si potrebbe pensare, ad esempio, ad assegnare pieni poteri al sindaco di Novara, come è stato fatto a Genova per il sindaco Bucci. Di certo, il nuovo ospedale è più che mai necessario: l'emergenza sanitaria in corso insegna. Novara e l’intero Piemonte non possono permettersi di attendere oltre!".

Ilaria Cornalba, segretario provinciale del Partito Democratico: "Una splendida notizia per Novara e per tutto il Piemonte orientale che da anni attendevano l’ok per la nuova Città della Salute e della Scienza. Il 12 maggio, giorno in cui il Ministero della Salute ha firmato il decreto per lo stanziamento delle risorse che permetteranno di avviare la gara d’appalto, è da annotare sul calendario. Ora però occorre procedere in fretta e bene per recuperare parte del tempo perduto e dare alla città una “casa” che sia in grado di coniugare assistenza, didattica e ricerca. La nuova struttura potrebbe essere conclusa in cinque anni, ora si proceda per integrarla armonicamente al tessuto urbano: il nuovo ospedale rappresenterà una delle direttrici principali su cui sarà costruito lo sviluppo della città e di tutto il territorio circostante nei prossimi anni. Sarà l’occasione per dare lavoro alle imprese del territorio, offrire occupazione qualificata e generare un grande indotto perché l’ospedale nei numeri rappresenta la più grande impresa cittadina. Con la città della salute Novara probabilmente invertirà anche la tendenza demografica, tornando ad essere attrattiva anche per nuovi residenti. Le Amministrazioni si sono succedute, ma il Partito Democratico ha da sempre creduto in quest’opera tanto strategica quanto necessaria, spendendosi senza riserve a tutti i livelli istituzionali per vedere la sua realizzazione. Sono stati, a questo proposito, decisivi i passi compiuti dalla giunta Chiamparino, a cui gli Assessori Antonio Saitta e Augusto Ferrari hanno contribuito per individuare il percorso più adatto per accelerare i tempi dell’opera, e l’impostazione della giunta Ballarè, tesa a preparare la città per il suo inserimento nel tessuto urbano fino ad oggi, in cui il nostro Consigliere Domenico Rossi assieme a tutto il gruppo consiliare PD in Piemonte ha contribuito a tenere il punto sulla strategicità della Città della Salute e sull’urgenza della sua realizzazione".

Luce verde per il finanziamento statale per la Città della salute e della scienza di Novara. Il decreto è stato infatti firmato oggi – 12 maggio -  e autorizza il finanziamento a carico dello Stato per oltre 95 milioni di euro. “Apprendiamo la notizia con grande favore” spiegano il presidente Michele Giovanardi e  il direttore di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, Amleto Impaloni “la futura Città della Salute e della Scienza sarà una realizzazione a vantaggio non solo di Novara ma di tutta la regione e oltre e contribuirà a rilanciare in modo determinante investimenti, indotto e qualità della vita. Come Confartigianato abbiamo sempre spinto per la realizzazione del nuovo ospedale e anche recentemente, proprio alla luce della drammatica epidemia da Coronavirus, ne abbiamo sollecitato l’approvazione chiedendo ai politici, agli uomini delle istituzioni e alle persone di buona volontà che si impegnassero per questo. Ora siamo molto contenti di questo risultato e auspichiamo che sia occasione di lavoro per le imprese del territorio”. “Mentre il nuovo Ospedale è dunque avviato, si apre ora il tema del riutilizzo dello spazio dell’attuale nosocomio: un intervento di grande valenza e di ampio impatto che dovrà essere attentamente valutato e progettato. Novara è dunque alla vigilia di una svolta epocale che segnerà il suo futuro” concludono Impaloni e Giovanardi.

Infine Biagio Diana (Articolo Uno): "La Direzione della programmazione sanitaria  Ministero della salute ha trasmesso all’assessore alla sanità piemontese Icardi il decreto di finanziamento per la realizzazione della città della salute e della scienza a Novara. L’ importo a carco dello Stato è di 95.375.350 al netto della quota a carico della Regione. Sembra essere la svolta decisiva per dare avvio alle procedure previste per realizzare un’opera che il territorio novarese attende da moltissimi anni irti di ostacoli e di incertezze. Il procedimento scelto, anche se molte osservazioni contrarie sono state espresse negli ultimi tempi, è quello del Partenariato Pubblico Privato che comporta il 30 per cento a carico dello Stato e Regione mentre il resto a carico del privato. Per questa ragione, visto la misura del  canone che scaturirà a carico dell’Azienda ospedaliera, in molte occasioni sono state espresse perplessità da parte di cittadini, convinti che il tempo e il modo per arrivare a soluzioni diverse ci sarebbe stato se da parte degli Enti preposti era forte la volontà di considerare totalmente pubblico l’investimento smarcandosi dalla nefasta tendenza di mettere nelle mani del privato la pubblica sanità.  Purtroppo le cose non sono andate così, da una parte non si può che essere realisticamente più tranquilli rispetto alla possibilità che l’opera non venisse eseguita, ma rimangono tutti quei dubbi dovuti agli impegni che l’Azienda novarese dovrà fare fronte per concretizzare quanto di sua competenza. Di fronte a questa situazione non resta che promuovere una vera e propria alleanza tra gli operatori della sanità del territorio e la società civile  sulla situazione che si metterà in moto una volta passati alla fattibilità del piano. Un controllo fattivo e puntuale sull’andamento e la correttezza delle procedure per la realizzazione del nuovo ospedale. Senza dimenticare un concetto fondamentale: l’ospedale non è tutto, anzi è poca cosa se non affiancato da tutta una serie di presidi capaci di dare risposte rapide e di prevenzione alla popolazione. L’esperienza Covid ha messo in evidenza l’estrema necessità di andare in tale direzione e nessuno meglio di chi ha combattuto e  ancora combatte questa battaglia può dare i migliori suggerimenti".