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Pd e Benvenuti in Italia sul crollo dell'intonaco al Nervi

Dichiarazioni di Cornalba, Allegra e Galuppini. Intervento molto critico anche di Cgil Novara

Novara - "Il crollo dell’intonaco dal soffitto dell’Istituto Nervi di ieri mattina in una classe dove erano presenti uno studente e un insegnante ci preoccupa e ci spinge a chiedere maggiore attenzione nella messa in sicurezza degli edifici scolastici. Per fortuna oggi in quella classe gli studenti erano in Didattica a Distanza, ma hanno rischiato di rimanere coinvolti l’insegnante e lo studente presenti, a cui va tutta la nostra solidarietà. Non può, però, essere la fortuna a determinare la sicurezza degli studenti e il personale docente che tornano a scuola dopo un anno difficile: “il diritto allo studio non è solo il diritto di accedere all’insegnamento pubblico, ma anche quello di frequentare la scuola in sicurezza, all’interno di strutture adeguate” dice la Segretaria Provinciale Pd Ilaria Cornalba. “Il  fatto di oggi è gravissimo, ci è andata bene ma poteva essere un caso come quello del Liceo Darwin di Rivoli dove, per un episodio analogo, nel 2008 perse la vita il diciassettenne Vito Scafidi e un altro giovane studente rimase paralizzato - dice la Consigliera provinciale Milù Allegra - La Provincia ha predisposto una verifica della sicurezza su tutto il plesso scolastico, ma ci sembra necessario ribadire, come hanno già fatto più volte i Consiglieri provinciali Pd, che è indispensabile un piano straordinario di monitoraggio e di intervento su tutti gli Istituti scolastici della provincia. In questi ultimi due anni sono notevolmente aumentate le risorse che il Governo ha stanziato per la messa in sicurezza degli edifici scolastici a, sempre a questo scopo, le molte risorse che verranno messe a disposizione dal Next Generation EU possono essere un’opportunità irripetibile per intervenire  sugli edifici ammalorati e garantire luoghi idonei allo svolgimento dell’attività didattica. La scuola è una priorità perchè è luogo di crescita culturale, umana e sociale".

"Nel 2021 - prosegue Luca Galuppini della Fondazione Benvenuti in Italia - Circolo di Novara - non è accettabile sentire che la fortuna ha avuto un ruolo nell’evitare una potenziale tragedia. Il distacco di un pezzo di intonaco dal soffitto di una delle aule dell’Istituto Nervi è l’ennesimo caso di insicurezza scolastica che deve farci aprire, ancora una volta, gli occhi su un fenomeno reale ma non normale. Da tanti anni, dopo la tragedia del liceo "Darwin" di Rivoli dove perse la vita Vito Scafidi, insieme all'associazione Sermais ci battiamo per portare all’attenzione pubblica questi temi e anche PAS Novara ha voluto unirsi al nostro grido di allarme. Il tema della sicurezza scolastica non può essere lasciato nel dimenticatoio: entrare a scuola senza la paura che da un momento all’altro ci crolli addosso deve essere una priorità per tutti, soprattutto per le istituzioni, anche con la pandemia. Siamo convinti che la scuola deve essere un luogo che non rinneghi la fondamentale relazione tra percorsi educativi e di crescita e l’ambiente in cui essi vengono svolti. Continueremo ad essere “antenne della sicurezza”, a non abbassare la voce di fronte a scuole fatiscenti, a non rassegnarci a smettere di credere che la scuola debba essere un luogo sicuro e la principale palestra di democrazia a disposizione di ogni persona, dove si possano trasmettere l’attenzione critica verso la società, la condivisione di idee, la tolleranza verso il pensiero altrui, la crescita condivisa. Speriamo che le istituzioni non si limitino a rasserenarsi perché “stavolta è andata bene”, ma chiediamo che la sicurezza scolastica sia inserita a pieno titolo nel progetto di ripartenza del Paese. Senza un ragionamento serio sulla scuola avremo sprecato un’occasione e potremmo doverci trovare di fronte a crolli dalle conseguenze ben più gravi".

Molto critica anche la posizione di Cgil Novara che in una nota commenta: "I quotidiani hanno riportato in giornata di ieri la notizia di una ennesima tragedia sfiorata in una scuola italiana, l’istituto Nervi di Novara. Intorno alle 9 un grosso pezzo d’intonaco si è staccato dal soffitto di un’aula schiantandosi sulla cattedra e investendo con i frammenti diversi banchi, con un professore mancato per un soffio e per fortuna non rimasto ferito, al pari dell’unico studente presente in aula in quel momento. Purtroppo occorre ancora una volta denunciare che il distacco dell’intonaco del Nervi si aggiunge a tanti altri fatti dello stesso tipo accaduti di recente in altre parti d’Italia. Nel periodo agosto 2019/novembre 2020, sono state registrati 50 episodi tra crolli, distacchi di intonaco, caduta di finestre, muri di recinzione e alberi in prossimità delle scuole, e dal 2013 ci sono stati 326 episodi simili e in questo anno scolastico, siamo già oltre la decina di casi. Per la FLC CGIL, per la CGIL, per la FP di Novara/Vco, la pandemia non può far passare in secondo piano i problemi annosi della scuola, tra cui quello dell’edilizia scolastica ed occorre intervenire a tappeto con le indagini diagnostiche di soffitti e solai e relativi interventi, stanziando risorse per scongiurare tragedie e danni provocati dai troppi ed incontrollabili episodi di crollo, ed è per questo che si richiede alla Provincia di Novara di intervenire con urgenza e di usare le risorse a disposizione per avviare una campagna di controllo sugli immobili destinati a sedi di scuole secondarie superiori, anche al fine di salvaguardare la sicurezza di alunni e del personale delle scuole. La FLC CGIL nelle sue proposte per “Cambiare il Paese, investire in istruzione e formazione” ha stimato che è necessaria una cifra, tra i 20 e i 30 miliardi di euro, per interventi sull’edilizia scolastica, compreso l’ammodernamento degli edifici scolastici., e che occorre un investimento significativo e di lungo periodo per una scuola di qualità, altamente tecnologica e in presenza. Con il covid e con la necessità di stilare protocolli di sicurezza per l’attività didattica è venuto ancora drammaticamente alla luce la grave situazione dell’edilizia scolastica in Italia: dei più di 40.000 edifici scolastici, più della metà sono stati costruiti prima del 1975, quindi prima della normativa tecnica relativa alle costruzioni edilizie dedicate all’istruzione scolastica, per cui oggi, secondo una previsione della FLC CGIL Nazionale, è necessario intervenire sulla parte strutturale degli edifici scolastici, sull’efficientamento energetico e sulla loro sicurezza antisismica (su cui servirebbero 3 anni e 8 miliardi di euro), e costruire 3500 nuovi edifici scolastici per la sostituzione di strutture vetuste ( su cui servirebbero 5 anni e 7 miliardi di euro)".