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Registro testamento biologico: mozione del Pd novarese

Milù Allegra

Novara - A pochi giorni​ dall'entrata in vigore della legge sul Testamento Biologico, il gruppo consiliare del Partito Democratico ha presentato, a prima firma Milù Allegra, una mozione per l'istituzione del registro delle disposizioni anticipate di trattamento presso il Comune di Novara. "Già nel 2009 - spiegano dal Pd novarese - venne presentata una duplice mozione, di iniziativa popolare e di iniziativa consiliare, per istituire il registro, ma la maggioranza leghista guidata dal Sindaco Giordano la respinse con l'accusa di essere "troppo avanti", troppo moderna, di voler fare un passo più lungo della gamba. All'epoca non esisteva una legge nazionale e, benchè 80 comuni italiani avessero già istituito il registro, l'Amministrazione decise di ignorare le richieste dei centinaia di novaresi che avevano sottoscritto la proposta. A distanza di nove anni, e per merito di questa legislatura, l'Italia ha finalmente una legge sul testamento biologico che permette, a chi lo ritiene, di sottoscrivere le proprie dichiarazioni anticipate di trattamento ed è la legge stessa a prevedere chiaramente che siano i Comuni, insieme alle Asl, a predisporre presso i propri uffici l'apposito registro. Nelle ultime settimane sono stati molti i novaresi che si sono rivolti a noi per sapere come fare a registrare le proprie Dat, abbiamo quindi ritenuto necessario e urgente presentare una nuova mozione per dare completa applicazione ad una legge che l'Italia, e gli italiani, aspettavano da più di 30 anni ma che rischia di essere fortemente in pericolo se le prossime elezioni vedranno la vittoria centro destra: è di pochi giorni fa la minaccia leghista di voler cancellare le leggi sui diritti, quella sulle unioni civili e testamento biologico in primis. Di fronte a questo  atteggiamento sconsiderato, temiamo che l'applicazione della legge, e la mozione depositata, possano finire in fondo all'agenda politica della maggioranza leghista. Ma noi vigileremo instancabilmente affinchè la discussione venga affrontata con urgenza cosicché i diritti di tutti possano essere esercitati ed applicati".